Siamo giunti oramai all'ultima parte della stagione ed è arrivato il momento di raccogliere ciò che è stato seminato. Per il Bayern Monaco, infatti, è tutto aperto: in piena corsa in tutte le competizioni. Diciamo che per i bavaresi un trofeo su tre verrà sicuramente portato a casa poiché da settimane è stato ipotecato il primo posto in Bundesliga. Nella coppa nazionale, invece, la squadra di Jupp Heynckes è giunta alle semifinali - alle porte una dura battaglia contro i rivali di sempre del Borussia Dortmund - nella competizione europea è imminente la doppia sfida col Siviglia valida per i quarti di finale.
Proprio quest'ultima costituisce il tarlo alla testa del club bavarese oltre al primo obiettivo stagionale. Per una squadra blasonata come il Bayern alzare la "coppa dalle grandi orecchie" è un traguardo di primaria importanza, tanto da scavalcare persino la vittoria finale in campionato, come è doveroso che sia per tutti i migliori club europei. Solitamente, quando parte la Champions League, si è soliti collocare i tedeschi nel novero delle favorite insieme ai due colossi spagnoli chiamati Real Madrid e Barcellona, per cui tutte le squadre partecipanti al torneo sono sempre spaventate da un possibile incrocio con queste formazioni. Eppure quest'anno sembra che non tutti gli appassionati di calcio siano unanimi nel confermare il Bayern Monaco come favorito per la conquista della Champions League. Alcuni degli addetti ai lavori stanno vedendo un andamento sottotono della squadra di Heynckes, nonostante sia prima in Bundesliga, non riconoscendole la cattiveria che l'ha sempre caratterizzata.
Tuttavia i risultati sembrano smentire in parte gli scettici: secondo posto nel girone B con quindici punti (gli stessi del Paris Saint-Germain) ed una sola sconfitta patita nella gara d'andata dello scontro diretto con i parigini. Ottavi di finale superati in scioltezza, con un Besiktas sconfitto 5-0 all'andata e 3-1 al ritorno. Dunque un cammino lineare, da Bayern. Tuttavia gli scetticismi possono scaturire da un altro punto di vista, quello delle prestazioni, dove il Bayern di quest'anno appare più brutto da vedere e più pragmatico al tempo stesso. Se qualcuno ha visto almeno una partita dei bavaresi in questa stagione si può notare proprio un calo dal punto di vista del gioco: una squadra dove risaltano maggiormente le prestazioni dei singoli piuttosto che vere e proprie azioni corali. Per di più, si notano anche maggiori disattenzioni da parte del reparto difensivo, che quest'anno risulta avere qualche lacuna in più rispetto alle annate passate.
L'impressione è la seguente: probabilmente i campioni di Germania stanno risentendo dell'addio di Pep Guardiola che, durante la sua permanenza a Monaco di Baviera, aveva conferito alla squadra un gran bel gioco nonostante non siano arrivati grandi risultati in campo internazionale. Però, bisogna fare anche un'altra considerazione: il fatto che il Bayern non faccia più il tiki-taken guardiolesco e giochi in maniera più sporca non sta a significare nessuna crisi, né tantomeno la fine di un ciclo. La stagione dei bavaresi è iniziata in sordina, con l'esonero di Carlo Ancelotti, ma comunque non si può considerare negativa poiché i ragazzi di Heynckes non hanno perso di vista nessuno degli obiettivi stagionali.
Non si può pensare che lì in Baviera si sia rotto qualcosa, che si stia attraversando una crisi, perché non è così: il Bayern è sempre il Bayern ed è sempre lì desideroso di macinare trofei. Anche quest'anno, almeno in Germania, vedremo trionfare i biancorossi ancora una volta. In Europa, invece, le probabilità diminuiscono considerando l'alto livello di competitività con squadre molto agguerrite come le solite Real e Barça, ma bisogna tenere conto anche di Juventus e Manchester City che negli ultimi anni sono cresciute molto in campo internazionale. Tuttavia, esaminando gli organici delle otto superstiti, il Bayern rimane una delle formazioni più solide e per questo tra le prime candidate a vincere. Del resto, avvenne proprio con Heynckes l'ultimo trionfo in Champions League...