In Bundesliga il Bayern Monaco non perdeva da quasi quattro mesi, prima che settimana scorsa non si presentasse alla Red Bull Arena, trasformatasi in teatro della prima sconfitta della gestione Heynckes dopo il suo ritorno sulla panchina bavarese. Merito del Lipsia, autore di una prestazione sensazionale nell'ultima sfida, dopo un periodo di appannamento che a dire il vero andava avanti da un po'. I motivi sono noti ai più: difesa bucata, rosa un po' corta, migliori giocatori sotto le aspettative. All'improvviso, domenica i Roten Bullen hanno dato una prova di forza, dominando un avversario sulla carta anche superiore senza snaturare più di tanto la loro elettrica idea di calcio. Picco estemporaneo o una base su cui verrà costruito un gran finale di stagione?
A guardare il ritmo tenuto finora dai biancorossi nell'annata corrente, verrebbe da pensare che la risposta sia più la prima che la seconda. Poche volte Hasenhuttl è riuscito a garantire alla sua squadra quella continuità prestazionale che ora come non mai, nelle ultime sette giornate, servirebbe per ottenere una qualificazione in Champions League, al momento a distanza di due punti e due posizioni in classifica. La corsa è serrata ed il tecnico dovrà ridurre al minimo gli svarioni che sono costati alla fazione biancorossa già fin troppi punti: lavorare sui propri limiti è stato tuttavia complicato, ad oggi, anche perchè quanto richiesto dal sistema di gioco non è poco. Potrebbe bastare però un'iniezione di fiducia a ribaltare questa situazione, e non è detto che un'iniezione di fiducia non sia arrivata proprio battendo i campioni di Germania.
Basti pensare alla situazione di Naby Keita. Abbiamo imparato col tempo che al massimo delle sue potenzialità il guineano sa cambiare il volto della propria squadra. Ne è stata una prova l'ultima partita, in cui con un gol ed un assist il futuro giocatore del Liverpool è tornato per una volta ai livelli della scorsa annata, e con lui tutti gli altri: ecco dunque che questa sua grande giornata potrebbe diventare una rampa di lancio per un altrettanto grande finale di stagione, dopo alcuni mesi fra luci ed ombre. La crescita dei singoli porta alla crescita del collettivo: l'altro uomo-chiave in tal senso sarà Timo Werner, uno che però non ha deluso le aspettative per ora e, con un Mondiale sempre più vicino, viene difficile pensare che renderà meno nei mesi in cui potrebbe giocarsi la convocazione (ammesso che venga messa in dubbio).
In parallelo, l'accesso alla massima competizione per club europei potrebbe essere garantito da una vittoria finale in Europa League. Qui il Lipsia ha avuto un percorso importante sulla corsa finora, in cui però alcune sue debolezze sono state messe a nudo da Napoli e Zenit. L'Olympique Marsiglia, avversario nei quarti di finale che inizieranno settimana prossima, rappresenterà uno snodo importante per capire i veri limiti dei Roten Bullen: già nelle transizioni difensive in sé qualche problema c'è, e l'abilità avversaria negli spazi potrebbe diventare fatale. Dovesse arrivare il passaggio del turno ai danni dei francesi, in una doppia sfida che resta comunque molto ostica da inquadrare, la squadra targata Red Bull aumenterebbe non di poco le proprie quotazioni per una possibile vittoria finale.