Quello fra Lipsia e Bayern Monaco era il confronto più atteso di questa 27esima giornata di Bundesliga. Il risultato è stata una prima storica vittoria dei padroni di casa della Red Bull Arena ai danni dei bavaresi, con le reti di Keita e Werner a ribaltare il gol inziiale di Wagner. Gli undici titolari scelti da Heynckes avevano lasciato d'altronde molti dubbi; un po' "fortunato" invece Hasenhuttl a dover far entrare il proprio attaccante titolare, poi decisivo, al decimo di gioco a causa di un infortunio di Sabitzer. Tre punti importanti per i biancorossi nella corsa alla Champions, mentre l'altra fazione non vede allontanarsi per nulla nonostante una brutta prestazione il titolo. Di seguito la cronaca della sfida.
All'inizio del match, Jupp Heynckes opta per un 4-3-3 molto fluido. Davanti al portiere Ulreich spazio a Kimmich, Sule, Hummels e Bernat. Vidal, Rudy ed James Rodriguez formano invece la linea di centrocampo, mentre Muller e Bernat supportano Wagner in attacco. La risposta di Ralph Hasenhuttl è schierata con un 4-4-2 e Gulacsi alla base. Laimer e Ilsanker fanno i terzini, Konaté-Upamecano la coppia centrale. Kampl e Bruma sono le ali, con Demme e Keita mezzali. Sabitzer supporta invece il centravanti Poulsen nel reparto offensivo.
È un avvio molto aggressivo quello attuato dai padroni di casa, che con una serie molto organizzata di scalate mettono in difficoltà in un paio di occasione i bavaresi. Dopo qualche minuto un'ingenuità di Kimmich, ad esempio, manda in porta Poulsen, ma un'uscita reattiva di Ulreich impedisce al danese di colpire. Il piano-gara dei calciatori locali è destinato però a variare a causa dell'immediato infortunio di Sabitzer, costretto a fare spazio a Werner al decimo di gioco. Nemmeno il tempo di riorgannizzarsi ed una situazione di contropiede dei Roten sblocca il match: James Rodriguez arriva al vertice destro dell'area, dove col manino pennella d'esterno piede per l'inserimento di Sandro Wagner alle spalle di Konaté. Di testa, il tedesco come al solito non sbaglia, incrociando la traiettoria alla sinistra di Gulacsi.
Nonostante il grande lampo avversario, i Roten Bullen continuano a macinare chilometri e gioco nei minuti seguenti. Subito dopo lo 0-1, Poulsen è lanciato a tu-per-tu col portiere avversario, ma il suo tentativo di pallonetto viene fermato in due tempi. Sven Ulreich è decisivo anche in seguito, sulla conclusione dai venti metri di Bruma, direttamente da calcio di punizione; anche Werner ha una possibilità sugli sviluppi di un corner, ma la sua conclusione da posizione defilata dalla destra, sporca, viene fermata sulla linea da Sule. Il meritatissimo pareggio arriva al 37esimo: Laimer imbuca Naby Keita, il quale prima cerca un passaggio per il tap-in di Werner dal centro-destra dell'area, ma trova un rimpallo e dunque conclude sul primo palo di sinistro, pescando l'incrocio. Al duplice fischio il risultato di 1-1 sta in ogni caso stretto alla fazione in casa.
Non cambia più di tanto il copione: a mancare a dire il vero è principalmente il classico gioco palla a terra dell'FCB, che fa troppa fatica a venir fuori dalla costante pressione avversaria. In questa circostanza sono tante le potenziali chances non sfruttate a dovere dalla controparte, che poi però all'improvviso trova il 2-1: movimento a mezzaluna perfetto di Timo Werner, che viene lanciato in profondità da Keita e da dentro l'area realizza l'azione incrociando, rasoterra, di destro. Lo stesso attaccante tedesco, in una situazione di quattro-contro-tre, sprecherà poi il colpo del KO cercando una soluzione personale di mancino anzichè lo scarico per un compagno al centro dell'area. E quasi non colpisce, in questo caso, la regola del gol sbagliato-gol subito: Hummels, in una posizione inedita, si gira in controllo e calcia come un vero attaccante, trovando l'attenta risposta di Gulacsi sul suo palo, in calcio d'angolo.
La fazione targata Red Bull non rinuncia, in ogni caso, al proprio dominio sul piano del gioco. Nemmeno l'ingresso in campo di Ribery mischia un po' le carte: anzi, poco dopo, arriva un'occasione colossale per il 3-1. Un colossale Naby Keita manda in porta, cadendo dopo un ottimo disimpegno, Laimer che si stava inserendo dall'altro lato: l'austriaco perde il tempo per concludere e cerca poi un goffo assist per Werner sull'uscita di Ulreich, finendo per sprecare l'azione. Nel finale la qualità dei Tori cala parecchio, finendo per essere quasi costatemente schiacciati, ma il loro blocco difensivo resta solidissimo e non regala chances colossali agli avversari, tranne una sprecata di testa da Vidal. In ogni caso, quanto proposto dai campioni di Germania è troppo poco: il risultato finale è di 2-1.