Il Manchester City di Pep Guardiola, finalmente, può dirsi vincitore di qualcosa. Il tecnico catalano è riuscito a vincere la Carabao Cup, battendo l'Arsenal in finale per 3-0: lo ha fatto rifacendosi alle reti dei giocatori chiave dello spogliatoio, giocatori di livello mondiale. Sergio Aguero, Vincent Kompany e David Silva i marcatori con Wenger sconfitto in maniera assolutamente giusta. Dopo una grande chance in avvio, la sua squadra è stata nulla, complice anche la strabordante forza del proprio avversario.
Per ciò che riguarda gli schieramenti delle due squadre, la scelta iniziale di Arsène Wenger è un 3-4-2-1 con Ospina fra i pali e Chambers, Mustafi e Koscielny davanti a lui. Bellerin e Kolasinac fanno i tornanti, con Ramsey e Xhaka mediani. Ozil e Wilshere dietro ad Aubameyang in attacco. La risposta di Guardiola è schierata con un 4-3-3 che vede Walker, Kompany, Otamendi e Danilo in difesa, con Bravo portiere. C'è il solito Fernandinho in cabina di regia, Gundogan e David Silva fanno le mezzali. Il tridente offensivo è invece formato da De Bruyne, Aguero e Sané.
L'avvio di gara vede subito un chiaro copione, che verrà rispettato nel corso di tutti i novanta minuti: semplicemente l'atteggiamento dei londinesi è reattivo, con l'idea di rimanere bassi e compatti dietro per poi fare male negli spazi. In questo modo la controparte può dunque sviluppare le trame con la sua arma preferita, il possesso palla. Ci vogliono otto minuti per le prime sliding doors del match, quelle che vedono Bravo protagonista: intervento decisivo del cileno sul tocco da due passi di Aubameyang dopo l'assist di Ozil (praticamente l'unica giocata utile del tedesco in 90') dalla destra dell'area, dosato perfettamente. La grande chance è però un'azione estemporanea: la reazione dello Shark Team è immediata e consiste, semplicemente, nel prendersi il dominio della scena e del rettangolo verde.
Il gol è soltanto una conseguenza, ed arriva dopo diciotto minuti di gioco. Rinvio lunghissimo del portiere, Sergio Aguero preferisce non affrontare il duello aereo e sbilancia in maniera regolare Mustafi, lanciandosi a tutta velocità all'uno-contro-uno con Ospina, battuto con uno splendido pallonetto per l'1-0. Di fatto è un dominio, la reazione dei Gunners è minima e per poco il raddoppio non arriva prima del duplice fischio. Altro pallonetto del Kun, stavolta da posizione defilata sulla sinistra, salvato sulla linea da Koscielny: sulla respinta, De Bruyne prova a colpire dopo un rimpallo, ma spedisce il pallone sull'esterno della rete. All'intervallo l'1-0 è un risultato tutto sommato giusto, viste alcune imprecisioni della fazione in vantaggio.
Ma a dilagare i Citizens ci metteranno davvero poco. Un po' lo fa l'atteggiamento sbagliatissimo degli avversari, che non provano nemmeno a costruire qualcosa per cercare di cambiare il risultato, ma si rintanano semplicemente in difesa dando una sensazione di incredibile scoramento. Si fa male Fernandinho, esce, ma non è un problema: sugli sviluppi delle palle inattive, le distrazioni dei capitolini anno il resto. Vincent Kompany firma il raddoppio dopo un corner. Il belga, che poco prima con un rimpallo quasi non si era scritto al tabellino in una situazione simile, sfrutta uno schema che aveva portato Gundogan al tiro-cross ad incrociare dal limite, deviando la sfera all'altezza del dischetto del rigore con un istinto da centravanti quale, tra l'altro, non è e sigla in questo modo il 2-0.
La seconda marcatura è quella che spezza definitivamente il duello, che di fatto dopo l'ora di gioco si può reputare concluso. Il tiki-taka raggiunge il suo massimo livello di qualità mentre i rossi finiscono per abbandonare definitivamente la finale, disunendosi anzichè cercare di compattarsi. Il tris arriva al 65esimo, lo firma David Silva, servito in posizione favorevole sulla sinistra dell'area da Danilo e autore di una realizzazione perfetta, rasoterra, nell'angolo più lontano. Con quasi mezz'ora d'anticipo, il tutto si è già concluso: gli olé dei tifosi scandiscono ciò che resta della partita, con gli Sky Blues in pieno controllo, al netto di qualche minimo rischio estemporaneo. Tutto calcolato: il risultato finale è di 0-3, la Carabao Cup è per i celesti.