Il Bayern Monaco compie un passo falso nel pomeriggio della ventiquattresima giornata di Bundesliga: i campioni di Germania pareggiano a reti bianche davanti al pubblico dell'Allianz Arena contro un buon Hertha Berlino. I bavaresi si sono mostrati particolarmente svogliati nel corso dei novanta minuti, complice il calendario fitto di impegni. Gli uomini di Pal Dardai si difendono bene quando gli avversari attaccano, ma sono poco incisivi in fase offensiva. Lo 0-0 è stato un risultato giusto, che però fa meno comodo ai capitolini ai fini della classifica.
Il Bayern deve fare a meno di James Rodriguez, assente per infortunio e scende in campo col 4-2-3-1. Ulreich difende la porta ed ha Hummels e Sule davanti a lui per impedire che gli avversari violino lo specchio; Rafinha ed Alaba, invece, ricoprono le corsie laterali. Javi Martinez e Thiago Alcantara si mettono sulla mediana a fare da vertici bassi a centrocampo, mentre Robben, Muller e Ribery sostengono la punta centrale Lewandowski.
Stesso modulo per l'Hertha che Jarstein tra i pali, Torunarigha e Stark al centro della difesa e Plattenhardt e Pekarik come esterni bassi. Centrocampo formato da Lustenberger e Darida in posizione più arretrata, mentre Kalou, Lazaro e Leckie vengono schierati sulla trequarti, dietro la punta Selke.
I padroni di casa si riversano subito nell'area di rigore dei berlinesi, mettendoli sotto assedio durante i primi minuti di gioco. I campioni di Germania costruiscono numerose azioni d'attacco ma non sono particolarmente pungenti. La retroguardia dell'Hertha si allarma solamente in un'occasione: al 13' quando, su corner battuto da Robben dalla destra, Torunarigha salva sulla linea un pallone vagante in area di rigore. Nei minuti successivi la morsa del Bayern si allenta ed i giocatori ospiti riescono finalmente ad uscire dalla propria metà campo.
La squadra capitolina inizia a mostrarsi più propositiva intensificando la fase offensiva. Il Bayern, da parte sua, si dispone nella propria metà campo cercando di contenere le offensive degli avversari per poi alzare il baricentro nel momento in cui la retroguardia berlinese risulta più vulnerabile. E' ciò che accade al 35' quando, su azione di contropiede, Robben si accentra in area e serve Ribery che calcia di fretta e sbaglia la mira. La prima frazione di gioco scorre via in maniera abbastanza lineare ed in campo si nota un certo equilibrio: conseguenza di ciò è il parziale di 0-0 con cui le squadre vanno negli spogliatoi.
Finito l'intervallo, la formazione padrona di casa ritorna ad attaccare facendo ricorso soprattutto alle incursioni di Robben e Ribery. Tra le fila dell'Hertha si sta mettendo in gran mostra il difensore centrale Torunarigha, che più volte ha negato il vantaggio ai bavaresi. Al 49', poi, Jarstein effettua una gran parata su calcio di punizione battuto da Muller. Il secondo tempo sembra ancora meno spettacolare del primo, con le due compagini che rallentano i ritmi di gioco col passare del tempo. L'Hertha comincia ad accusare un po' di stanchezza ed i giocatori perdono la lucidità necessaria a completare la manovra. Intanto Heynckes vuole dare più freschezza al reparto offensivo, inserendo Kingsley Coman (68') e Sandro Wagner (71') al posto di Ribery e Muller; a centrocampo, invece, Thiago Alcantara viene sostituito da Arturo Vidal, che entra al 75'. Anche Dardai effettua la stessa mossa, inserendo Alexander Esswein (71') e Ondrej Duda (80') al posto di Selke e Kalou.
Attraverso i cambi, Heynckes ha ridisegnato la sua formazione, passando dal 4-2-3-1 iniziale ad una specie di 4-4-2 col tandem d'attacco formato da Wagner e Lewandowski; Vidal diventa il punto di raccordo tra centrocampo e attacco, mentre Robben e Coman allargano il gioco sulle fasce. I cambiamenti tattici fruttano i risultati sperati e la partita si infiamma sul finale di gara: soprattutto il Bayern accelera la manovra il più possibile al fine di segnare un gol. Tuttavia il risultato non si sblocca e le due formazioni vanno di nuovo negli spogliatoi portando a casa un nulla di fatto.