Non solo Liverpool e Arsenal, il martedì di Premier offre anche un interessante incrocio di metà classifica. Il West Ham di Moyes ospita il Palace di Hodgson. Un punto divide le due compagini all'alba del confronto, una vittoria può cancellare ogni dubbio. Se infatti l'Europa è oggi lontana, occorre mettere un cuscinetto di sicurezza rispetto alla zona calda. Il West Ham approda al match con qualche certezza in più, è infatti imbattuto in campionato dal 26 dicembre. Nelle ultime cinque apparizioni, tre pareggi e due vittorie - 1-1 con il Bournemouth nel turno in archivio. A spezzare il filone positivo, il tonfo in FA Cup, sconfitta 2-0 con il Wigan e addio alla competizione. 

Discorso diverso per il Palace, triturato dall'Arsenal dopo i successi con Southampton e Burnley. Tredicesima piazza per Hodgson, sorpasso possibile in caso di intera posta questa sera al London Stadium. Una settimana, qualcosa in più, per preparare la partita, per affrontare al meglio l'impegno. Attenzione quindi alla freschezza degli ospiti, possibile chiave del duello. 

Le assenze sono molteplici da ambo le parti e rischiano di contaminare lo spettacolo. Nel West Ham, fuori causa Obiang, Arnautovic, Lanzini, Fernandes, Carroll e Reid. Masuaku non è della partita causa squalifica. Hodgson deve rinunciare a Wickham, Dann, Puncheon, Schlupp e Loftus Cheek. Padroni di casa con il 3-5-1-1. Il Chicharito Hernandez si muove da unica punta, alle sue spalle Ayew. Spazio anche per Joao Mario - colpo in prestito del mercato invernale. Si muove da mezzala di destra in un comparto a cinque. Noble è il perno, Kouyaté la mezzala sinistra. Corsie presidiate da Zabaleta e Cresswell. Adrian in porta, Ogbonna dirige Rice e Collins dietro.   

Il Palace si presenta con uno scolastico 4-4-2. Zaha e Benteke gli avanti, mentre Cabaye è l'uomo di pensiero a centrocampo. Milivojevic rifinisce il pacchetto di mezzo, all'esterno McArthur e Townsend. Tompkins e Sakho oscurano Speroni, i terzini sono Kelly e Aanholt.