Non sbaglia, in questo monday night della 23esima giornata della Premier League, il Manchester United. Risultato finale di 3-0 a Old Trafford in favore dei padroni di casa, vincenti anche oggi ai danni dello Stoke City, in una gara in discussione solo per pochi minuti del primo tempo, quando già però un primo siluro di Valencia aveva aperto i conti; in seguito, con le reti di Martial e Lukaku, i Red Devils hanno messo in ghiaccio una sfida che li porta al secondo posto solitario, a tre punti dal Chelsea terzo, ma a ben dodici dai concittadini del City, capolisti. Restano terzultimi i Potters.
Per quanto riguarda le formazioni, José Mourinho opta per il solito 4-2-3-1 all'inizio della sfida. In porta c'è De Gea, i terzini sono Valencia e Shaw con Jones e Smalling centrali. Pogba fa coppia con Matic in mediana, Mata, Lingard e Martial supportano il rientrante Lukaku in attacco. La risposta di Eddie Niedzwiecki è schierata con lo stesso modulo e Butland fra i pali. In difesa spazio a Bauer, Zouma, Martins Indi e Tymon, Allen e Fletcher stanno nel mezzo. Shaqiri, Ireland e Choupo-Moting occupano la trequarti, Crouch fa la torre avanzata.
I padroni di casa assumono, nei primi minuti, il tipico atteggiamento molto paziente e con un ritmo piuttosto basso, in attesa di trovare lo spunto giusto; attendista, chiaramente, è invece la strategia dei Potters. La giocata attesa dal pubblico locale non si fa attendere: apre d'esterno Pogba vicino alla lunetta, pallone per Antonio Valencia che, appena entrato in area sulla destra, si sposta il pallone sul mancino e calcia a giro verso il palo lontano, trovando una traiettoria fantastica che non lascia scampo a Butland: è già 1-0 al nono di gioco ed un gran rientro in campo per il sudamericano. Gli ospiti hanno anche un accenno di reazione, ma mostrano degli evidenti limiti nel costruire dei seri pericoli: una rovesciata di Shaqiri, conclusioni di Ireland e Choupo-Moting, ma nessun pericolo serio per De Gea, come al solito sicuro. Più incoraggiante l'azione che porta al tiro all'altezza del dischetto ancora Ireland, che di poco non inquadra il bersaglio nell'occasione, quando il cronometro segna 21'.
Le sliding doors della gara probabilmente arrivano poco dopo, nel momento migliore della partita della compagine in trasferta, che piano piano stava acquistando fiducia e, con un cross da fermo dalla trequarti, è andata più che mai vicina al pari. Dopo una deviazione iniziale, infatti, per Choupo-Moting sarebbe stato facilissimo, da due passi, trovare una marcatura pesantissima: il condizionale è però d'obbligo perchè un gran blocco di Jones salva i suoi. Digerito il brivido, i Devils tornano all'offensiva: sempre con un'azione manovrata, sempre con Paul Pogba a dirigere. Al 38esimo il francese cerca il suo connazionale Anthony Martial sulla lunetta dopo una finta sul centro-destra, e l'ex Monaco da lì non se lo fa chiedere due volte: tiro a giro col piede buono e via le ragnatele anche dall'incrocio alla sinistra di Butland. 2-0, di fatto quando Taylor fischia due volte il confronto sembra già finito.
Non sembra in bilico la sfida in un avvio di ripresa che vede i ragazzi dello Staffordshire piuttosto abbattuti psicologicamente ed anche indietro fisicamente rispetto agli oppositori, che a questo punto possono mettere in moto la giostra per provare ad allungare il vantaggio. Dopo due gioielli nella prima porzione di gara, ai rossi manca però un po' di cinismo: Martial, con un rimpallo, quasi trova un gol di sfondamento ma viene fermato da Butland dopo un gioco di gambe in posizione favorevolissima; Lukaku, dopo qualche sportellata coi centrali avversari, calcia di potenza ma trova ancora il portiere avversario; Mata, dopo l'apertura di Lingard, ha lo spazio per piazzarla col mancino verso il palo lontano ma apre un po' troppo il piede. Meglio chiuderle, le gare, nel campionato d'Oltremanica: la storia lo insegna.
Il terzo gol rimane nell'aria, con dei Potters così passivi, ad un certo punto arriva, ma viene annullato per palese posizione di fuorigioco di Mata. E chi allora meglio di Romelu Lukaku per ultimare anche questo piccolissimo dettaglio: sale lui in cattedra al 72esimo minuto, su un pallone dei suoi in area. Lui difende la sfera in mezzo a due avversari, se la sposta sul sinistro, calcia potente sul primo palo: classico per il belga, che trova la prima gioia personale dell'anno nuovo e ritorna al meglio dall'infortunio, così come Valencia. L'ex Everton sfiorerà anche la doppietta a poco più di 10' dal termine, colpendo un palo su un cross dalla sinistra, ma l'arbitro fermerà comunque l'azione per un off-side a dire il vero inesistente. Dalla panchina, i subentrati Rashford e Diouf andranno anche loro vicini alla rete ma non riusciranno ad incidere: il verdetto finale, in ogni caso, non cambia. 3-0 ad Old Trafford.