Tanti match salvezza in questo sabato di Premier League, un solo incontro tra big: Tottenham-Everton attira su di sè gli occhi di tutti gli appassionati del calcio d'oltremanica. Gli Spurs sono in una forma invidiabile, una solo sconfitta - contro il City - nelle ultime dieci partite ed un pareggio nel derby con il West Ham che grida vendetta. Situazione in parte opposta quella dei Toffees, ritrovati con l'approdo di Allardyce in panchina, ma reduci da una striscia di quattro partite senza vittorie in cui spicca, in maniera negativa, la sconfitta contro il Bournemouth. Momenti opposti dunque, ma stessa voglia di vincere: chi per restare in corsa Champions, chi per non tornare nelle zone pericolose della graduatoria.
La squadra di Pochettino arriva al ventitreesimo impegno di Premier League con due assenze pesanti: Danny Rose e Toby Alderweireld. I due difensori lasceranno quindi spazio ai colleghi di reparto, Vertonghen e Davies, affiancati da Davinson Sanchez al centro della retroguardia ed Aurier sulla destra. In mezzo al campo, l'unico certo della maglia da titolare è Eric Dier, mentre vicino a lui sono in tre per un posto: Dembelé, Sissoko e Wanyama. Il favorito sembra essere il primo. Reparto offensivo, ovviamente, confermatissimo: Kane prima punta, alle sue spalle il terzetto composto da Eriksen, Alli e Son. Una filastrocca. Sono loro quattro a segnare il destino degli Spurs e sono loro quattro a dover trascinare la squadra del Nord di Londra alla qualificazione in Champions League.
Più dubbi per quanto riguarda la formazione dell'Everton. Big Sam ha già fatto vedere di non aver paura a schierare un undici offensivo, vedasi derby di coppa con il Liverpool, ed è probabile che anche a Wembley vada in scena il 4-1-4-1. Di certo c'è che davanti ci sarà l'esordio dell'ultimo arrivato sulla sponda blu della città dei Beatles: Cenk Tosun. L'attaccante classe '91 prenderà il posto di Calvert-Lewin alla guida del reparto offensivo, potendo contare alle sue spalle sull'appoggio di Wayne Rooney e Morgan Schneiderlin; a presidiare le fasce, invece, Gylfi Sigurdsson, eroe a metà nel derby contro i Reds, e Yannick Bolasie, che deve mettere da parte l'egoismo e giocare più per la squadra.