Nella nuova stagione l’obiettivo del Lipsia era quello di confermare l’ottimo lavoro fatto lo scorso anno. La squadra avrebbe dovuto dimostrare di non essere il classico fuoco di paglia tedesco, ma una vera e propria big del campionato. Invece, lo stato di forma del Lipsia nel girone di andata si è dimostrato altalenante. Quali sono i motivi di questa situazione? Andiamo a scoprirli.
Nella stagione 2017/18 la squadra della Sassonia ha partecipato per la prima volta alla Champions League. Quasi tutti i calciatori del Lipsia prima di quest’anno non avevano mai partecipato alla competizione europea, solo Kampl e Bruma. Sabitzer e Forsberg prima d'ora avevano qualche presenza da titolari tra qualificazioni agli Europei ed Europei stessi. L’approdo agli ottavi non è stato centrato per la poca esperienza della squadra di Hasenhuttl, ma non solo. Il Lipsia, anche in campionato, ha perso quelle certezze dell'anno scorso; fin da subito ha dimostrato di non avere solidità difensiva e ad alcuni giocatori mancano le motivazioni dello scorso anno, ad esempio Keita già sicuro partente in direzione Liverpool. Inoltre ci troviamo davanti ad una delle Bundesliga più equilibrate degli ultimi anni, Bayern escluso. In più, si sono messi in mezzo gli infortuni.
In seguito agli infortuni dei due trequartisti Sabitzer e Forsberg, i titolari sono diventati Kampl e Bruma. Il centrocampista sloveno non sta avendo problemi a sostituire il calciatore austriaco, siccome ha giocato in passato come centrale di centrocampo riesce ad interpretare il doppio ruolo come previsto negli schemi di Hasenhuttl, a volte anche meglio di Sabitzer. Bruma, invece, non ha le stesse caratteristiche di Forsberg: lo svedese si accentra per cercare l’inserimento di uno dei suoi compagni, l'olandese preferisce crossare dall’esterno, perciò per il tipo di gioco del Lipsia diventa un peso, diventando il doppione di Halstenberg. Inoltre, Forsberg, grazie alla sua qualità, si può permettere anche di dribblare gli avversari, cosa che Bruma non può fare.
IL DILEMMA KEITA
Nella passata stagione si parlava di Naby Keita come uno dei centrocampisti più promettenti al mondo. Grazie alla sua tecnica sopraffina dalla prossima stagione giocherà nei Reds di Jurgen Klopp. Si è fatto notare per il modo in cui protegge la palla dal pressing avversario, per come aggredisce le difese e per i tempi di inserimento nell’area di rigore dei rivali. Keita è un centrocampista con il vizio del gol: l’anno scorso ha segnato ben 8 gol tra Bundesliga e DFB Pokal, un buon bottino per un centrocampista. Nella stagione in corso, però, si vede un Keita che fatica parecchio negli schemi di Hasenhuttl. Parte dei gol subiti dal Lipsia arrivano da errori del calciatore guineano, un esempio è l’azione che porta al gol di Bailey nella dodicesima giornata di campionato. Il Naby Keita che si sta vedendo nella stagione 2017-18 è molto distante da quello della passata stagione.
LA DIFESA TRABALLANTE
La difesa del Lipsia non è una tra le più solide in Germania. Statistiche alla mano notiamo che la squadra di Hasenhuttl con 25 gol subiti ha subito più reti rispetto al Werder Brema (20) situato in zona spareggio e gli stessi gol dell’Amburgo, in piena zona retrocessione. I tori rossi si trovano in dodicesima posizione per gol subiti. Non è una bella statistica considerando che la maggior parte delle volte i campionati si vincono con il pacchetto arretrato. Analizzando il motivo per cui i RotenBullen subiscono cosi tanti gol, si evince come sia un problema di posizione. Infatti, in un campionato basato sul gegenpressing, non si può giocare con una difesa alta, a meno che tu non abbia Hummels e Boateng centrali. Orban e Upamecano sono due centrali che nell’1vs1 hanno superiorità fisica, ma in velocità vengono superati con facilità, in più quando si forma il 352 è presente un Demme difensivamente molto discutibile. I limiti difensivi della squadra di Hasenhuttl si sono visti in particolare nella partita con l’Hoffenheim, in cui più di una volta Upamecano, ultimo uomo, si è visto il proprio avversario volare via in velocità. Il problema in questo caso è dei giocatori, nel 2015/16 l’Ingolstadt, allenato dall'austriaco, è stata una delle squadre meno perforate della Bundesliga. Per porre rimedio, nel mercato di gennaio, Rangnick dovrà portare un centrale fisico e veloce al Lipsia.
Nella seconda parte di stagione ci aspettiamo quindi un Lipsia più cinico che si dovrà ritrovare e colmare quelle lacune del girone d'andata. Lo dovrà fare a partire dal mercato, perché con questa squadra non riuscirà a gestire il doppio impegno tra Bundesliga ed Europa League.