Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta. Specialmente quando hai davanti un avversario indescrivibile come il Manchester City. Josè Mourinho sa bene quanto sia di valore ottenere i tre punti in una partita di campionato, soprattutto se si viene da una cocente sconfitta contro quegli acerrimi rivali dei cugini. L'astio tra City e United si è ripresentato anche ieri sera nella partita contro il West Bromwich Albion. Le scintille tra De Gea e Barry - ex centrocampista Citizen - hanno illuminato nelle menti dei tifosi le immagini di un derby che, quest'anno, non è andato proprio come si sperava. La squadra di Guardiola è la macchina da sconfiggere, quasi come quando ci troviamo in un livello finale di un videogioco e incontriamo l'ultimo boss, battibile solo dopo un lungo percorso. 

Ieri i Red Devils hanno gestito la partita - sebbene abbiano corso qualche rischio alla fine - con una prestazione, almeno nel primo tempo, ai livelli di una grande squadra. La sfida non era sicuramente facile. Il West Bromwich non ha avuto una delle sue più brillanti partenze in Premier, anzi, ma con l'arrivo di Pardew le Baggies hanno iniziato a meditare sull'atteggiamento da attuare in campo. Il primo tempo però non ha convinto più di tanto i tifosi biancoblu che hanno visto la propria squadra entrare in partita con un atteggiamento quasi menefreghista. Lo United ovviamente ne ha approfittato. Le azioni della squadra di Mourinho non erano sicuramente le più veloci e sbalorditive del campionato ,tuttavia si sono contraddistinte per la loro semplicità e soprattutto per la propria funzionalità.

Nel primo goal Rashford gioca la palla con una tranquillità assurda per la sua età. Il traversone creato - che verrà in seguito messo in rete da un fantastico Lukaku - è preciso e attuato al momento giusto. Nella seconda rete di Lingard il talentuoso attaccante del vivaio dei Red Devils è sì fortunoso nella deviazione di Hegazi ma era comunque nel posto giusto al momento giusto. I ritmi dettati dal Manchester United non erano eccessivamente alti, ma giusti al fine di creare una ragionata manovra offensiva. Nel secondo tempo poi il "relax" fuori programma della formazione di Mourinho ha concesso al West Brom di trovare la giusta mentalità per continuare ad affrontare la gara, e la dea bendata (più un grande De Gea) hanno evitato la sconfitta allo United.

Ora il tecnico portoghese è a meno 9 da Guardiola che ha plasmato a suo piacere il Manchester City cambiando totalmente mentalità sia in fase di possesso palla sia in quella di non possesso. La grinta e l'intelligenza tattica è una qualità che nei citizens è presente dal primo all'ultimo giocatore, anche da chi negli anni passati ha sempre avuto una figura di calciatore anarchico. Mai dire mai dunque e chissà se il Manchester United riuscirà a battere anche questo forte e grande boss chiamato Manchester City.