Un Manchester United molto Young, ma non solo. Il terzino ex Aston Villa ha messo oggi la sua firma nella rocambolesca vittoria per 2-4 sul Watford, ma solo nel primo tempo con una splendida doppietta, che Martial aveva arrotondato per il parziale 0-3. Nella ripresa, però, le Hornets avevano confermato la propria pericolosità, iniziando nel finale una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso sfruttando il poco cinismo dei Devils nel calare il poker: arrivato il momento più bello, una cavalcata di Lingard ha di fatto decretato la conclusione del match, per il risultato definitivo. Per i Rossi questo successo significa accorciare, per una notte, a -5 dall'imbattibile Manchester City, a sole due settimane dall'attesissimo derby. Di seguito il racconto del match.
Marco Silva opta per un 3-4-3 all'inizio della gara. Heurelho Gomes difende i pali, Mariappa, Kabasele e Prodl formano invece la linea difensiva; Kiko e Zeegelaar sono i tornanti, Doucouré fa coppia con Cleverley nel mezzo. In attacco Hughes, Gray e Richarlison. Risposta con modulo speculare per Mourinho, che sceglie De Gea in porta; davanti a lui Lindelof, Smalling e Rojo; Valencia, Pogba, Matic e Young stanno a centrocampo, mentre Lingard e Martial supportano Romelu Lukaku in attacco.
Le scelte conservative del tecnico ospite portano la gara su un piano molto chiaro: il palleggio lineare e pulito proposto come al solito delle Hornets viene disinnescato dalla solida difesa posizionale avversaria, con un'ottima prestazione individuale di tutti i giocatori del reparto. La compagine di trasferta fatica però a proporre in avanti: dopo il quarto d'ora, questa situazione si sblocca. Il lavoro in area di Lukaku lascia un po' di spazio a Lingard in zona pericolosa, il cui appoggio è sporco fuori area per Ashley Young: l'inglese, dopo aver schiacciato il pallone a terra con la suola, dal centro-sinistra del limite dell'area tira di controbalzo col destro sul primo palo, con una traiettoria rasoterra illeggibile per Gomes. E' 0-1 e secondo gol consecutivo per l'ex Aston Villa, che non ha ancora finito: dai 25 metri, stavolta direttamente da calcio di punizione, al 25esimo realizza la propria doppietta personale, con una conclusione perfetta sul palo lontano.
Il doppio svantaggio risulta una botta pesante da digerire per i gialloneri, che ovviamente perdono tranquillità nell'esecuzione dei loro schemi e iniziano a commettere molti errori, soprattutto sotto l'aspetto tecnico. Al contempo, i Red Devils, iniziano a fare ciò che preferiscono, ovvero limitarsi alla ripartenza. E' proprio in contropiede che Anthony Martial, poco oltre la mezz'ora, fa 0-3: l'assistman è Lukaku e il francese, tutto solo sulla parte mancina dell'area, tiene il pallone basso e si iscrive al tabellino. Nel finale di primo tempo ancora Lukaku e soprattutto Lingard sbaglieranno le chances per il possibile 0-4, aprendo così, nel pieno del recupero, ad un minimo rischio. Arriva infatti un pallone abbastanza casuale in area e così Richarlison può svettare sul secondo palo, dove colpisce la traversa piena con una zuccata non indifferente. Termina così la parte iniziale della sfida.
Le situazioni favorevoli per il Manchester United rimangono tante anche nella ripresa, in cui c'è però da segnalare un ritorno in gara dei Golden Boys, i quali cominciano quantomeno a dare un'impressione di pericolosità. I contropiedi sprecati in 20 minuti dai Rossi sono davvero molteplici: i più pericolosi arrivano solo oltre il 70esimo, quando Pogba di testa sbaglia a finalizzare colpendo sul cross da destra, ma non riuscendo a schiacciare la sfera, spedendola così alta. L'occasione più clamorosa è quella che capita a Lukaku che, a tu-per-tu con Gomes, può rientrare sul piede buono da dentro l'area, saltando il brasiliano, ma poi facendosi respingere il pallone all'altezza della linea. Gol sbagliato, gol subito: un'ingenuità di Rojo sulla serie di dribbling del neo-entrato Pereyra si traduce in un calcio di rigore al 77esimo, ed un altro subentrato - Troy Deeney - realizza poi il penalty spiazzando De Gea.
Nel finale, spinti da Vicarage Road, i calciatori locali iniziano a credere in una clamorosa rimonta. Anche Mourinho inizia a sembrare preoccupato, così come Silva contemporaneamente incita i suoi e li invita al massimo della concentrazione. Sarà decisivo, nel tentare di iniziare questa clamorosa rimonta, ancora una delle sostituzioni effettuate dal secondo dei due tecnici appena menzionati: stiamo parlando di André Carrillo, che dalla destra serve un assist a rimorchio per l'inserimento coi tempi giusti di Doucouré, bravo ad anticipare la conclusione con la punta mirando sul primo palo con traiettoria verso l'esterno; un bel gol che significa 2-3 e fa scoppiare lo stadio. Adesso è tutto possibile, ma il sogno dura solo pochi secondi: in una delle azioni immediatamente successive, Jesse Lingard parte da solo e fa 60 metri palla al piede per poi puntare tutti gli avversari, sterzare sul destro, arrivato a 20 metri di distanza dal bersaglio, e realizzare, incrociando la conclusione. E' il momento che conclude 20 minuti fantastici di match: il gol del 2-4 significa match concluso.