Quando ci sono due top player in procinto di lasciare la propria squadra, è normale che le notizie si susseguano in maniera quasi ossessiva, soprattutto se il loro contratto è in scadenza e non c’è alcuna intenzione di rinnovare. Per chi ha bisogno di inserire nella propria rosa calciatori di classe ed esperienza internazionale è l’occasione di ingaggiare degli elementi importanti ed a basso costo, puntando magari su un lauto stipendio per farsi preferire rispetto alla concorrenza. Un caso come questo è stato senza dubbio il tormentone della scorsa sessione di mercato estiva: Alexis Sanchez e Mesut Ozil, dove finiranno? Il cileno in particolar modo è stato accostato a diversi top club europei come Bayern Monaco, Manchester City, Paris Saint-Germain e Juventus, ma c’è sempre stata una voce a fare da contraltare ai rumors di mercato, quella di Arsene Wenger.

Il manager dell’Arsenal si è sempre dichiarato sicurissimo di avere entrambi i calciatori a disposizione per tutta la stagione ed effettivamente sia l’ex Udinese che il tedesco sono rimasti all’Emirates Stadium in maglia Gunner. Ora che si riavvicina la sessione di mercato, quella di riparazione, ovviamente ricomincia il chiacchiericcio: Sanchez continua a trattare con il City, Ozil prepara il suo approdo al Manchester United. Ancora una volta però è il francese ad intervenire, nella conferenza stampa di vigilia del match infrasettimanale contro l’Huddersfield: “Non penso a questa questione tutti i giorni. Finché sono qui, daranno il massimo per l’Arsenal, nella mia testa resteranno fino alla fine della stagione. Questa è la decisione che ho preso in estate ed a meno che non succeda qualcosa di impensabile non c’è motivo per cui Sanchez ed Ozil debbano andare via”.

Wenger poi prosegue, sempre restando in tema: “Nelle conferenze mi devo sempre confrontare con le speculazioni. Escludo una loro partenza a gennaio, per me resteranno fino alla fine”, per poi concludere però così: “Saranno ancora qui anche l’anno prossimo? Questo non lo so, è impossibile rispondere oggi”.