Pomeriggio nero per il Manchester United. Attesi nella nona giornata di Premier League in una gara difficile contro l'Huddersfield Town, i Red Devils sono completamente crollati: una gara nervosa, proprio come i Terriers volevano, nel primo tempo ha favorito i padroni di casa, che sono stati poi estremamente cinici nel sfruttare le loro occasioni in contropiede e hanno chiuso sul parziale di 2-0. Nessuna reazione nella ripresa per gli ospiti, che hanno trovato solo con una grande giocata di Lukaku e Rashford l'azione del 2-1: una speranza che si è spenta col passare dei minuti. Il risultato finale è stato dunque il crollo degli uomini di Mourinho, ora a -5 dai concittadini del Manchester City, in contemporanea vincenti sul Burnley; i ragazzi di Wagner si allontanano invece dalla zona retrocessione ottenendo tre punti pesantissimi. Di seguito la cronaca del match.
David Wagner sceglie un 4-2-3-1 all'inizio della gara. Lossl difende i pali con Smith, Jorgensen, Schindler e Lowe a proteggerlo. A centrocampo, Hogg fa coppia con Williams, mentre Ince, Mooy e Kachunga agiscono sulla trequarti. In attacco c'è Depoitre al posto dell'infortunato - anche se a disposizione - Mounié. La risposta di Mourinho, schierata col solito 4-2-3-1, vede De Gea completare il reparto difensivo con Valencia, Smalling, Jones e Young. Ander Herrera e Matic stanno in mediana, in attacco la punta Lukaku è supportata da Lingard, Mata e Martial.
La sfida è particolarmente tesa e dura sin dai primi minuti. Questa condizione non può che favorire la squadra dal minor tasso tecnico, vale a dire quella di casa, che dopo essersi presa un rischio su un movimento di Lukaku in area - con conclusione facilmente bloccata da Lossl - inizia a prevalere e creare un paio di situazioni favorevoli. Più nervosi gli ospiti, che addirittura su un calcio da fermo con cross di Mooy quasi non subiscono il gol dell'1-0, se non fosse per una chiusura proprio del centravanti belga ex Everton. Il passare dei minuti vede però i Devils guadagnare metri in campo ed iniziare a proporre qualche iniziativa non troppo concreta: l'unico episodio ulteriore è l'infortunio del povero Phil Jones, che al 23esimo lascia il posto a Lindelof. La gara risulta piuttosto povera tecnicamente ed a livello di ritmo, perciò, nella prima parte del primo tempo.
All'improvviso, un errore di Mata a centrocampo apre al contropiede dei Terriers, guidato da Mooy che intercetta prontamente: l'australiano serve Ince il quale dal centro-sinistra dell'interno dell'area, dopo un paio di finte, calcia col mancino. Dopo la respinta di De Gea, centralmente è abbastanza facile segnare un rigore in movimento sempre per Aaron Mooy, che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. E' una botta psicologica tremenda per i rossi, che non hanno una grande reazione e subiscono addirittura il 2-0: un lancio lungo a prima vista comodo per Lindelof vede lo svedese commettere un'ingenuità clamorosa, facendo sfilare il pallone alle sue spalle dove Laurent Depoitre fa il centravanti, andando via in scatto per poi saltare De Gea e depositare, col mancino, in rete. Due distrazioni, due gol di svantaggio all'intervallo: niente da fare nemmeno per il sinistro di Matic, da fuori, in pieno recupero.
Nella ripresa non cambia più di tanto la falsariga della gara, che vede Mourinho giocarsi sia il secondo che il terzo cambio a disposizione - sostituendo il peggiore in campo Martial e Mata al posto di Rashford e Mkhitaryan - ma non riuscire comunque a cambiare la sostanza del match: la squadra occupa la metà campo avversaria, ma il blocco difensivo di Wagner continua a dare la sensazione di star avendo la meglio. Nemmeno le azioni personali, come quella di Young che si conclude addirittura in posizione di ala destra dal limite, riescono a risolvere la situazione: il diagonale rasoterra dell'ex Aston Villa termina largo di poco. Questa situazione, fra l'altro, non cancella i traballamenti difensivi della squadra del patròn Glazer, che in diverse situazioni rischia molto di più di quanto dovrebbe.
In questo buio abbastanza totale, serve che siano i singoli ad accendere la luce: sale in cattedra, allora, Romelu Lukaku, che riesce a perfezionare un grandissimo assist quasi dalla bandierina col sinistro per Marcus Rashford al 78esimo; l'inglese, di testa, rimane poi freddo e realizza il gol del parziale 2-1 dal secondo palo tirando dritto-per-dritto per un finale che, perlomeno nelle premesse, dovrebbe vedere una crescita dei Red Devils nella produzione offensiva. E in effetti questo passaggio c'è, ma non è abbastanza efficace: solo qualche altra iniziativa dei due attaccanti che hanno già collezionato il gol, ma nulla di serio contro il blocco di quelli dello Yorkshire, che diventa effettivamente ad 11 uomini. Il match va dunque spegnendosi e termina sul risultato di 2-1, con un salvataggio clamoroso di Zanka Jorgensen sul tiro a botta sicura di Smalling dalla sinistra dell'area al 94esimo.