I migliori giocatori, i migliori condottieri vengono fuori nel momento in cui tutti si aggrappano a quella speranza. Questa notte abbiamo assistito a qualcosa del genere con Messi che con una tripletta permette all'Argentina di battere l'Ecuador 1-3 e di volare al Mondiale. Successo in rimonta per la Nazionale di Sampaoli che va sotto, dopo quarantacinque secondi, per mano di Ibarra ma poi, in otto minuti, si scatena il numero 10 che prima pareggia e poi ribalta tutto con un sinistri potente. Nella ripresa arriva anche la tripletta con un pallonetto meraviglioso che porta l'Argentina al Mondiale.
Per quanto concerne il capitolo formazioni 4-2-3-1 per l'Ecuador con i due Ibarra e Cevallos a supporto di Ordonez, mentre l'Argentina risponde con un 3-4-2-1 con Di Maria e Messi a supporto di Benedetto.
Pronti via e dopo quarantacinque secondi l'Ecuador è già in vantaggio con Ordonez che serve di testa Ibarra il quale, da due passi, batte Romero col mancino per il vantaggio, 1-0. L'Argentina, però, non si scompone e al 12' trova il pareggio con Messi che scambia con Di Maria, il Fideo rimette al centro di nuovo per il numero dieci che batte Banguera in uscita, 1-1. Passano pochi minuti e al 20' l'Albiceleste ribalta la situazione con Messi che vince un rimpallo con Aimar, si invola verso la porta e con un potente mancino insacca, 1-2. La partita è molto via con i padroni di casa che pressano altissimo mentre gli ospiti provano a creare dal basso.
Al 31' Argentina ad un passo dal terzo gol con Messi che trova un corridoio splendido per Di Maria che si ritrova davanti a Banguera ma l'estremo di casa esce e gli nega la gioia del gol. La prima frazione di gioco si chiude con un cambio per l'Ecuador con Celico che manda in campo Enner Valencia al posto di Cevallos.
Nella ripresa ritmi più bassi ma al 63', alla prima occasione del secondo tempo, l'Argentina cala il tris ancora con Messi che prende palla al limite, salta due avversari e con un delizioso pallonetto batte l'estremo di casa, 1-3. Celico prova a cambiare qualcosa ed inserisce Estrada e Uchuari al posto di uno spento Ordonez e di Intriago, mentre Sampaoli manda in campo Icardi per Benedetto. L'Ecuador prova a giocare molto sulle fasce con i suoi esterni che spingono molto ma l'Argentina fa buona guardia, rischia poco e al 93' va ad un passo dal quarto gol, con Icardi che conclude da due passi ma viene murato da Banguera. E' l'ultima emozione del match: l'Argentina vince 1-3 e vola in Russia con un super Messi che si è letteralmente preso in mano la squadra.