Everton - Bournemouth 2-1
49' King (B), 77' e 82' Niasse (E)
Everton (4-2-3-1) - Pickford; Martina (76' Kenny), Holgate, Williams, Baines; Gueye, Schneiderlin; Calvert-Lewin, Klaassen (55' Davies), Sigurdsson; Rooney (55' Niasse). All. Koeman
Bournemouth (4-2-3-1) - Begovic; Smith, Francis, Aké (83' Mousset), Daniels; Gosling, Surman; Ibe, King (79' S. Cook), Stanislas; Defoe (75' Afobe). All. Howe
Dopo tre sconfitte consecutive, l'Everton trova tre punti pesantissimi vincendo 2-1 in casa contro il Bournemouth grazie alla doppietta del subentrato Niasse.
Emergenza in difesa per Koeman, che stringe Holgate al posto degli acciaccati Keane e Jagielka e insiste con il 4-2-3-1, con Rooney riferimento. Howe offre una grande chance ad Ibe dopo la prestazione di venerdì col Brighton, in panchina anche capitan Cook.
Ottimo avvio delle Cherries, ma nel giro di pochi minuti escono i padroni di casa, più volte pericolosi con Calvert-Lewin e Sigurdsson. Si gioca molto sulle corsie, c'è anche spazio per qualche recriminazione di Rooney per un rigore negato causa gomitata di Francis (testimoniata dal sangue sul volto del simbolo Toffee), l'arbitro lascia andare. La gara esplode nella ripresa, visto che dopo 4 minuti passano in vantaggio gli ospiti con King, magistrale nell'incrociare col destro centrando l'angolino. Defoe si mangia il colpo del k.o. calciando su Pickford in uno contro uno, ma l'Everton non ne approfitta, richiedendo un altro rigore dubbio e vedendo Surman salvare sulla linea il possibile 1-1 di Holgate. Ci pensa Niasse ad entrare e capovolgere la sfida, prima piazzando nel sette un assist splendido in verticale di Davies - anche lui subentrato - e poi di testa ribadendo in rete un tiro ancora del classe 1998 inglese.
Calvert-Lewin si mangia il gol della sicurezza a ridosso del triplice fischio, ma non c'è assedio degli ospiti: finisce 2-1, i Toffees possono sorridere, salgono a 7 punti, mentre rimane fermo a tre il Bournemouth, penultimo.
Swansea - Watford 1-2
13' Gray (W), 56' Abraham (S), 90' Richarlison (W).
Swansea (3-5-2) - Fabianski; van der Hoorn (46' Abraham), Fernandez, Mawson; Naughton, Fer, Clucas (46' Roque Mesa), Carroll, Olsson; Ayew, Bony (85' Sanches). All. Clement
Watford (4-2-3-1) - Gomes; Femenia, Mariappa, Kabasele, Holebas; Capoue (74' Wague), Doucoure; Carrillo (74' Pereyra), Cleverley, Richarlison; Gray (90' Deeney). All. Silva
Non smette di stupire il Watford, che si esalta in trasferta: terza vittoria su tre, stavolta è lo Swansea a farne le spese nella sesta giornata. 1-2 al Liberty Stadium, gara decisa in extremis.
Clement conferma la difesa a tre ed esclude Renato Sanches a centrocampo, lanciando invece Bony in avanti con Ayew. Risponde Silva con la solita emergenza difensiva, mentre in avanti Carrillo e Richarlison agiscono larghi a supporto di Gray.
Proprio l'ex Burnley, al primo tiro in porta del match - dopo aver creato una buona occasione in avvio - capitalizza il dominio assoluto ospite chiudendo una triangolazione con Carrillo eludendo due avversari e gelando Fabianski. Non c'è reazione per i cigni, incapaci di portare pericolo dalle parti di un Gomes che dorme sonni tranquilli. L'ex Burnley ha un altro paio di occasioni sventate, mentre Richarlison con un tocco in fuorigioco toglie di fatto un gol a Carrillo. Fischi all'intervallo per i gallesi, mai convincenti se non in un paio di sporadiche occasioni. Clement ricorre a Roque Mesa ed Abraham per cambiare la partita, ottenendo discreti risultati. Proprio l'ex Chelsea fa 1-1, tap-in vincente dopo una parata di Gomes sul tentativo di Bony. Mariappa gli nega la doppietta con un intervento decisivo, un salvataggio che vale tantissimo, perché la gara nel finale sembra spegnersi, ma Richarlison la riaccende improvvisamente segnando il gol del finale 1-2: Roque Mesa perde palla sul pressing di Deeney, palla per il brasiliano che salta Mawson e spara col destro all'incrocio.
Il gol permette ai londinesi di issarsi incredibilmente a 11 punti, alla pari con il Tottenham al quinto posto, mentre i gallesi rimangono fermi a cinque punti e perdono la terza gara su tre in casa.
Burnley - Huddersfield 0-0
Burnley (4-3-2-1) - Pope; Lowton, Tarkowski, Mee, Ward; Cork, Hendrick (74' Barnes), Defour; Arfield (77' Gudmundsson), Brady; Wood. All. Dyche
Huddersfield (4-2-3-1) - Lossl; Smith, Zanka, Schindler, Lowe; Hogg (80' Billing), Mooy; Kachunga (89' Hadergjonaj), Sabiri (63' van La Parra), Ince; Depoitre. All. Wagner
Pari senza reti tra Huddersfield e Burnley, che si accontentano e continuano la propria corsa salendo a 9 punti in 6 partite, media comunque sorprendente.
Dyche deve fare i conti con l'assenza di Heaton tra i pali, spazio ancora per Pope. Out anche Walters e Wells, Vokes in panchina con Wood unico riferimento. Defezioni anche per Wagner: fuori Mounié e Palmer, Sabiri supporta l'unica punta Depoitre.
Gara estremamente fisica e fondata sui lanci lunghi alla ricerca delle due punte, il centrocampo è più zona di battaglia che di impostazione, tanto che la prima occasione arriva intorno al giro di boa del primo tempo, con Wood che di testa non inquadra lo specchio da ottima posizione. Il neozelandese è il maggior pericolo dei Clarets, ma la porta di Lossl rimane ancora inviolata e il portiere non deve nemmeno sporcarsi i guanti. Nella ripresa si fanno vedere anche i Terriers che vanno vicini al gol soprattutto con Ince, un mancino che non va lontano dai pali difesi da Pope.
Nemmeno nel finale la gara decolla, continuano soltanto le botte, nessuno la sblocca: lo 0-0 è la naturale conclusione della gara. Punto che va bene ad entrambe, per ora.