Il derby di Londra a Stamford Bridge si chiude a reti inviolate: sul proprio campo, il Chelsea, nella quinta giornata Premier League, non va oltre lo 0-0 contro l'Arsenal dopo novanta minuti di altissima tensione ed equilibrio, con occasioni nitide da ambo le parti. Un punto che sta meglio agli ospiti, i quali hanno mandato buoni segnali dopo i cinque gol subiti ad Anfield con il Liverpool. Sette i punti per i Gunners, dieci per i Blues.

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Le scelte - Parte dalla panchina Hazard, ancora non al meglio della condizione. Conte sceglie ancora Willian alle spalle di Morata insieme a Pedro, mentre a centrocampo Fabregas è preferito a Bakayoko per affiancare Kanté. Rientra Cahill dalla squalifica e si riprende il posto in difesa. Diverse assenze invece per Wenger, che punta su Iwobi sulla trequarti al posto dell'infortunato Ozil. Panchina anche per Sanchez, c'è Welbeck a supportare Lacazette col nigeriano. Nessuna novità tra difesa e centrocampo, con Kolasinac largo a sinistra e Monreal basso tra i tre.

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Subito ritmi infernali imposti dal Chelsea, Pedro vede spazio dopo 160 secondi e chiama Cech alla prima parata; l'Arsenal è un po' in confusione in avanti nei primi minuti, mentre i Blues giocano a memoria e sono pericolosi con i movimenti di Morata. Al quarto d'ora gli ospiti si risvegliano di prepotenza, andando ad un passo dal vantaggio con un colpo di testa di Welbeck, servito da Bellerin. Nemmeno sessanta secondi dopo ancora lo spagnolo a destra vola, stavolta il destinatario è Lacazette che gira di destro tra le braccia di Courtois, lucido a tenerla in due tempi; l'estremo belga è impegnato anche da Kolasinac pochi minuti dopo, in cinque minuti negativi per i campioni d'Inghilterra in carica. A scuoterli è Pedro: lanciato da Fabregas solo davanti a Cech attende troppo e si fa ipnotizzare dall'estremo ceco, bravo a rimanere in piedi fino all'ultimo.

Dopo la sfuriata torna il sereno in campo e la partita vive una fase di stallo con ritmi più bassi, smuove la situazione Xhaka con un siluro dai trenta metri che sfiora il palo alla sinistra di Courtois. Il Chelsea sembra pigro e meno vivace, anche se si difende bene non lasciando spazio agli avanti dell'Arsenal, soprattutto con un ottimo David Luiz, che anticipa spesso e volentieri Lacazette. Ci provano allora i centrocampisti in rosso, in particolare è Ramsey che sfonda sul centro-sinistra e rientra sul destro con cui calcia in qualche modo, ma sul palo. Sulla respinta Lacazette è poco coordinato e si mangia il vantaggio col sinistro a porta vuota. Si torna negli spogliatoi sullo 0-0.

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Al rientro in campo non c'è Pedro, acciaccato dopo uno scontro nel primo tempo: problema al ginocchio, dentro Bakayoko e Fabregas più avanti. Chelsea comunque propositivo, Willian di potenza trova le mani sicure di Cech. La gara si riequilibra presto, dopo uno spavento per Koscielny, che si prende un calcio in faccia da David Luiz: il francese non solo torna in campo, ma è anche decisivo per murare un destro di Alonso, innescato da uno strappo di Bakayoko in mezzo. Risponde con un buon fraseggio la squadra di Wenger, manovra elaborata e non adeguatamente rifinita in zona gol. Prova anche la soluzione individuale Kolasinac all'ora di gioco, Azpilicueta in area lo tiene a bada. 

Metà ripresa e si alzano i pezzi grossi dalla panchina, da una parte Sanchez per Lacazette, risposta con Hazard per Willian. Obbligata invece la sostituzione di Welbeck, che si infortuna all'adduttore e lascia campo a Giroud, cambiando volto all'attacco. Cambiano gli attaccanti, ma a far spaventare Stamford Bridge al quarto d'ora dal termine è Mustafi, che incorna in porta una deliziosa punizione di Xhaka: esulta il tedesco, ma l'assistente segnala il fuorigioco. Risponde Hazard con un lampo dei suoi, rientra sul destro chiamando Cech all'intervento in presa. Non preciso invece Fabregas, sul fondo il suo tentativo da lontano.

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Il Chelsea prova nuovamente l'assedio nei minuti finali, riuscendo a pressare senza però calciare verso la porta. Gli ultimi tre minuti i Blues li passano anche in dieci uomini per un'entrataccia di David Luiz su Kolasinac, sullo stinco col piede a martello: rosso diretto per il brasiliano, che era anche già ammonito. Nel recupero l'intensità si mantiene altissima, ma non cambia il parziale. 0-0 dopo quattro di recupero, un giusto punto a testa dopo una partita di fuoco.