L'Arsenal rialza la testa e torna ad assaporare il gusto della vittoria: all'Emirates Stadium, nella quarta giornata di Premier League, i londinesi battono senza problemi il Bournemouth, ancora fanalino di coda a zero punti. Gara subito in discesa, controllata e dominata per tutta la propria durata, decisa da un gol di Lacazette e una doppietta di Welbeck, uomo copertina.

Fonte immagine: Twitter @Arsenal
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L'inglese trova campo da titolare a spese di Sanchez, che va ad accomodarsi in panchina insieme a Giroud. Avanza Kolasinac largo a sinistra, dietro rientra Mustafi con Koscielny e Monreal. Si mette a specchio Howe, che rinuncia a Surman e aggiunge un difensore come Mings tra i tre dietro. Scivola in panchina anche Pugh, davanti King e Fraser si muovono ai lati di Defoe.

L’ottimo avvio dei Gunners conduce anche all’immediato gol del vantaggio, che arriva dopo soli sette minuti. La firma è di Danny Welbeck, che insacca di testa, anche con un pizzico di fortuna, un bel traversone di Kolasinac dalla corsia mancina. Dai piedi del bosniaco passano quasi tutte le azioni offensive dei padroni di casa, compreso un tiro di prima intenzione di Xhaka dal limite che Begovic spinge in corner. L’estremo ex Chelsea è chiamato in causa anche al quarto d’ora da un altro sinistro, stavolta di Ozil su punizione: volo stupendo per deviare la palla sul palo. In campo c’è una squadra sola, il Bournemouth si schiaccia e non riesce a uscire, ma concede anche la profondità e non è perfetto sui tagli. Da un’incursione di Ozil nasce un altro tentativo di Xhaka da fuori che non va lontano dall’incrocio.

Il raddoppio è nell’aria e prende forma al 27’: Ozil scende a centrocampo e lancia per Lacazette, che triangola nello stretto di prima con Welbeck – con un rimpallo fortunato – e riceve sul destro al limite, piazzando poi all’incrocio la rete del 2-0. Lo stesso attaccante francese ha sul piede il pallone del terzo gol, in un’azione quasi surreale. Il pressing di Welbeck mette in difficoltà Begovic che gli rinvia addosso, la palla arriva in zona ex Lione che calcia a botta sicura, ma il portiere bosniaco compie un miracolo bucando anche la palla, che si sgonfia improvvisamente. Howe soffre e perde anche Fraser per infortunio – dentro Ibe – mentre Wenger vede i suoi disegnare calcio: Bellerin pennella per il collega di fascia opposta Kolasinac che va col sinistro di potenza, smorzato e messo in corner da Smith.

Fonte immagine: Twitter @Arsenal
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Il Bournemouth rientra in campo con Francis al posto di Mings, ma la difesa continua a traballare. Meglio invece l’attacco, tanto che Defoe va a un soffio dal 2-1 con un colpo di testa in tuffo che si stampa sul palo. Un minuto dopo il rischio, l’Arsenal la mette in cassaforte: Ramsey recupera palla a centrocampo e innesca Welbeck, chirurgico col sinistro in diagonale a gelare Begovic e fare 3-0 con la doppietta personale. Ozil va vicino al quarto su suggerimento di Bellerin, poi è lui stesso a offrire un cioccolatino per il taglio di Ramsey, che liscia in area. Lo show è però di Welbeck, ancora vicino al gol all’ora di gioco con un delizioso tocco sotto, fuori di un niente.

Provano a scuotersi gli ospiti nei minuti successivi, premendo senza mai mettere davvero in difficoltà Cech; l'Arsenal si accontenta di giocare di rimessa e mostra un ottimo palleggio e controllo. A un quarto d'ora dalla fine Wenger cambia gli avanti inserendo Giroud e Sanchez per Lacazette e Welbeck, i due nuovi innesti confezionano un paio di occasioni sventata da Begovic con buona reattività. Nel finale succede poco, giusto un intervento di Cech su Mousset. la gara va in calando fino al triplice fischio finale, al quale festeggia l'Arsenal: i Gunners salgono a quota 6 punti e iniziano settembre con il piede giusto. Sempre in fondo, a zero punti, le Cherries

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]