Quando si parla di Wembley non ci sono latitudini che tengano; anche in Nuova Zelanda è considerato il "tempio del calcio" per antonomasia, quello dove fin da bambino sogni di giocare, correre e magari, se sei un ragazzo particolarmente ambizioso, segnare. Chris Wood nato ad Auckland nel lontano 1991, ha fatto propria una citazione di Michel de Montaigne che diceva "L'ambizione non è un vizio da gentucola" e non può essere altrimenti se all'esordio con la maglia del Burnley, al secondo minuto di recupero, segni uno dei Goal più importanti nella storia dei"Clarets", bloccando il Tottenham sul pari.

Wood viene da 2 stagioni al Leeds United, dove è riuscito a stabilirsi e guadagnarsi il posto da titolare dopo anni di prestiti in giro per l'inghilterra passando per Milwall, Leicester, Birmingham, Bristol. Esperienze che hanno il comun denominatore dei gol e del mancato riscatto, con il ragazzo che ha sempre dato l'impressione di poter "esplodere" definitivamente da un momento all'altro senza però mai riuscirci. Grazie all'ex allenatore dello Swansea, Gary Monk, è riuscito a trovare una sua dimensione dentro e fuori l'area di rigore concludendo la stagione 2016-2017 con 30 gol in 48 partite, venendo premiato con il titolo di giocatore dell'anno per il Leeds ed entrando di diritto nel "PFA Championship Team of the Year".

In estate è stato più volte ad un passo dal Burnley: il 18 agosto il Leeds ha rifiutato un'offerta da 12 milioni per il ragazzo Neozelandese che ha reagito tagliandosi fuori dalla trasferta di Sunderland del 19 agosto e rifiutando il contratto da 3 anni offertogli dal club di Massimo Cellino, che non ha potuto fare altro che lasciarlo partire qualche settimana dopo per 15 milioni. Nel destro di Wembley ci sono tante polemiche che hanno accompagnato la sua estate, tante critiche anche ingiuste nei confronti di un ragazzo che in campo, nonostante il fisico non proprio minuto e leggero, corre e lotta per due. Nel Lancashire avrà  il compito non facilissimo di non far rimpiangere Andre Gray, dovrà battere la concorrenza di Sam Vokes e far capire ai suoi nuovi tifosi che è l'acquisto più costoso della storia del Burnley non per caso. L'ambizione che lo accompagna dai primi calci dati nel Cambridge FC sarà dalla sua.