Nell'andata dei playoff di Europa League, Roberto Mancini ed il suo Zenit incappano in una pesante sconfitta. L'Utrecht ha infatti la meglio dei russi per 1-0, dominando sul proprio campo un match in cui gli ospiti sono parsi senza idee e con poca gamba, oltre che mai davvero convinti. Il gol decisivo è a firma da Labyad a un quarto d'ora dal termine e pone gli olandesi in un'ottima condizione in vista del ritorno a San Pietroburgo.
Le scelte - Mancini si affida ad un 4-3-3 mutabile in 5-3-2 in fase difensiva, modulo orfano di Giuliano e senza Shatov - il primo ceduto al Fenerbahce, il secondo acciaccato. In attacco gli esclusi sono Poloz e Dzyuba, con Driussi ad affiancare Kokorin, mentre in mezzo spazio a Erokhin come interno di destra. Tra i pali conferma per Lunev. I padroni di casa rispondono col tipico 4-3-3 oranje, con le assenze per infortunio di Makienok e Kali, mentre in difesa ten Hag deve fare i conti con le squalifiche di Janssen e Leeuwin. Spazio per l'ex Milan Emanuelson in mezzo al campo e per l'ex Lazio Braafheid al centro della retroguardia.
L'ottimo fraseggio rapido dell'Utrecht, ben orchestrato da Ayoub, crea già dalle prime battute qualche grattacapo ai russi, poco convinti e un po' in sofferenza, tanto che dopo tre minuti Lunev deve uscire per intervenire su Kerk, mentre qualche giro di lancette dopo viene colto da un brivido causa un destro di Klaiber che termina largo, non di molto. Interscambiabilità in avanti per ten Hag, i movimenti delle punte non danno riferimenti alla difesa di Mancini, che dopo i 10 minuti si salva su un errore di misura di Labyad dal limite dell'area. Kokorin ed Ivanovic provano a suonare la sveglia, ma il tentativo dell'attaccante da fuori col sinistro è preda a terra di Jensen, mentre l'incornata dell'ex Chelsea sorvola il montante.
Lo Zenit riesce col passare dei minuti ad abbassare i ritmi imposti dalle frecce olandesi, ma la difesa manifesta qualche lacuna e alla mezz'ora si affida alle mani di Lunev per salvare due volte su Dessers: innescato da destra, l'attaccante arriva a rimorchio e batte centralmente, trovando la respinta, sulla quale lo stesso si avventa con di nuovo l'opposizione di piede dell'estremo russo.
Il doppio intervento di Lunev su Dessers.
A ridosso dell'intervallo ci riprova la squadra di Mancini affidandosi di nuovo a un colpo di testa di Ivanovic da corner, a lato.
Al rientro degli spogliatoi i sovietici provano ad aumentare il ritmo del giro-palla nella metà campo avversaria, ma i primi tentativi sono di nuovo dell'Utrecht con Labyad e Ayoub, botte centrali che Lunev controlla, così come fa - ma con lo sguardo - Jensen dall'altra parte su un'iniziativa di Kokorin. Mancini cerca accelerazioni dalla panchina inserendo Poloz, ma i ritmi si mantengono piatti almeno fino al 76', quando un errore di posizionamento di Zhirkov permette a Kerk di prendere il fondo a destra e crossare per Dessers: il suo colpo di testa viene respinto da Lunev, ma sulla palla vagante arriva prima di tutti Labyad, che incorna il meritato vantaggio dell'Utrecht.
Dopo la rete, la reazione dello Zenit non arriva ed è anzi la squadra olandese a premere per trovare il gol, vedendo almeno tre conclusioni ribattute dalla difesa ospite. Manca anche il mordente, nonostante gli innesti di Dzyuba e Kuzyaev, ai russi. Non succede nulla nel finale, festeggia l'Utrecht: lo Zenit dovrà rifarsi in casa, tra otto giorni.