La Premier League, quella vera, è tornata. Lo possiamo dire ufficialmente, dalle ore 20:45 di stasera, ma anche a livello calcistico, perchè anche se siamo ad agosto abbiamo assistito a tutto quello a cui potevamo assistere: la partita fra Arsenal e Leicester è terminata sul risultato di 4-3, ma solo all'83esimo vedeva gli ospiti in vantaggio per 2-3. Poco prima, però, il maestro Wenger aveva fatto due cambi: dentro Ramsey e Giroud, che hanno siglato i due gol decisivi su doppio assist di un superbo Granit Xhaka, proprio lui che era stato colpevole nell'occasione del terzo gol avversario. Il titolo è ancora lontano, ma all'inizio possiamo dire certamente che i Gunners, con l'ausilio delle Foxes, ci hanno fatto divertire.
Wenger conferma il suo 3-4-2-1. Cech fra i pali è difeso da una linea alternativa di Holding, Monreal e Kolasinac. Bellerin e Oxlade-Chamberlain si muovono da tornanti, in mezzo ci sono Elneny e Xhaka. Ozil e Welbeck supportano la star Alexandre Lacazette in avanti. L'ultimo acquisto della controparte, Iheanacho, parte invece dalla panchina: nel 4-4-2 di Shakespeare è Okazaki a fare coppia con Vardy. Mahrez, James, Ndidi e Albrighton formano la linea mediana. Davanti a Schmeichel troviamo invece Simpson, Morgan, Maguire e Fuchs.
Nemmeno il tempo di mettersi comodi sul divano e Lacazette si presenta al pubblico di casa: Elneny conferma con uno splendido assist dalla destra il suo grande momento di forma e dal centro dell'area il francese timbra la sua prima marcatura ufficiale a Londra. La gioia dura però poco, perchè siamo al quinto minuto di gioco e, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la sponda di Maguire vale il pareggio di Shinji Okazaki anche in questo caso con il portiere incolpevole. Nonostante la botta, i Gunners prevalgono a livello di gioco: Welbeck, in particolare, viene trovato con un po' di spazio in area dopo una manovra avvolgente ma il suo tiro viene fermato da Maguire, che fa praticamente il portiere nell'occasione. L'inglese, dopo un paio di rimpalli vinti, si trova defilato alla destra dell'area ma con solo Schmeichel davanti a sè: il suo passaggio è ancora per Lacazette, che però viene anticipato a porta sguarnita.
OKAZAKI EQUALISES!
— Leicester City (@LCFC) 11 agosto 2017
Maguire heads it back across goal and there's Okazaki to outjump Xhaka and head home. Yasss!#ArsLei pic.twitter.com/XqWYXUpmpG
All'improvviso, poi, le Foxes si svegliano e colpiscono. Un errore in regia di Xhaka lascia lo spazio al contropiede ospite che si concretizza con Albrighton libero sulla corsia mancina a mettere un cross perfetto col mancino a mezza altezza sul secondo palo, dove un intervento in rtiardo di Cech lascia spazio al tap-in vincente di Vardy. Siamo poco oltre la mezz'ora e pare che i londinesi abbiano perso serenità: Holding perde un altro pallone velenosissimo e questa volta Albrighton, dall'half-space della sua corsia, trova un traversone per l'inserimento di Okazaki che dal dischetto del rigore colpisce bene di testa ma allarga un po' troppo la mira, col pallone che sfila di poco sulla sinistra di Cech. Ne segue un brutto finale di primo tempo dei padroni di casa, che turbati dal risultato non riescono più ad apparire brillanti come nei primi 20', quando anche il pubblico era fiammeggiante. Però nel finale di recupero, all'improvviso, un break di Kolasinac spacca in due la difesa avversaria dopo un triangolo con Lacazette e il bosniaco lascia a Welbeck semplicemente l'onere di siglare il 2-2 con cui termina un primo tempo straordinario.
Breathless stuff - and a second-half improvement required#AFCvLCFC pic.twitter.com/uiDlQWya4u
— Arsenal FC (@Arsenal) 11 agosto 2017
La fragilità difensiva è ciò che rischia di punire gli uomini di Wenger, che sono anche in questo senso "giustificati" dalle assenze di Koscielny, Mustafi e Mertesacker. Basta un calcio d'angolo battuto bene da Mahrez, al 56esimo, perchè sul primo palo in solitaria Vardy firmi la propria doppietta personale. E' un momento critico per gli ospitanti, che sbagliano anche l'occasione di pareggiare di nuovo con Bellerin dopo un paio di giri d'orologio, che messo davanti alla porta da Welbeck con un assist da trequartista calcia addosso a Schmeichel. Il tecnico transalpino, con due cambi ultra-offensivi in una squadra già a trazione anteriore, predispone l'assedio finale: dentro Ramsey e Giroud, e il primo dei due di testa sfiora pure lui il 3-3 ma non lo raggiunge sul pallone dentro messo dalla sinistra.
Ma il contributo dei due subentrati non finisce qui. Perchè mancano 7 minuti al termine quando, dopo una palla scodellata in mezzo proprio da Xhaka col contagiri, Ramsey trova con un controllo a seguire e un tiro di punta un gol da centravanti che però vale un pesantissimo 3-3. Le energie degli 11 in trasferta sono finite: un altro assist di Xhaka, sugli sviluppi di un corner, concede ad Olivier Giroud l'occasione di trovare l'incornata decisiva, all'85esimo, che mette la parola fine ad una partita tanto lunga quanto bella.