E' ancora Arsenal! Dopo la conquista dell'FA Cup, i Gunners si aggiudicano anche il Community Shield contro il Chelsea di Antonio Conte. I biancorossi vincono ai rigori una partita conclusa sull'1-1 al 90' dopo che Kolašinac aveva riacciuffato la rete di Moses. La lotteria dei penalties è stata fatale per i blues, alla settima sconfitta in questa competizione. Gli errori di Courtois e Morata mandano in paradiso l'Arsenal che così conquista il suo quindicesimo trofeo. Amareggiato Conte, forzerà ancora di più la mano in sede di mercato dopo lo sfogo nella conferenza di vigilia. 

La gioia di Kolasinic al goal del pareggio | Foto: @Arsenal
La gioia di Kolasinic al goal del pareggio | Foto: @Arsenal

Le scelte di formazione 

Arsenal

Wenger apre la nuova stagione come aveva chiuso la precedente, cioè con la proposta della linea difensiva a tre. L'estate turbolenta ha portato in dote due acquisti: Kolašinac e Lacazette. Il primo siede in panchina mentre il francese parte subito titolare nel trio d'attacco con Welbeck e Iwobi. Non ci sono le due stelle della squadra Alexis Sánchez e Özil, esclusi presumibilmente perché non intenti a rinnovare il contratto in scadenza l'anno prossimo. Nel 3-4-3 dei Gunners spazio a Xhaka ed Elneny in mezzo al campo con Bellerin-Chamberlain sulle rispettive corsie esterne. In difesa, davanti all'ex Cech, Holding-Mertesacker-Monreal.  

(3-4-3): Cech; Holding, Mertesacker (c), Monreal; Bellerin, Xhaka, Elneny, Oxlade-Chamberlain; Welbeck, Lacazette, Iwobi. All. Wenger A. 

Subs: Ospina, Kolašinac, Maitland-Niles, Nelson, Willock, Walcott, Giroud.

Chelsea

Conte si affida al rodato 3-4-3 che ha svoltato la scorsa stagione portando la squadra alla vittoria finale in campionato. Il tecnico salentino manda in campo un undici senza particolari novità e volti nuovi. Morata e Rudiger partono dalla panchina mentre Bakayoko è ancora indisponibile. Dopo l'eccellente pre-season Batshuayi è confermato al centro dell'attacco con il supporto di Willian e Pedro ai suoi lati. Moses-Alonso sono gli esterni di centrocampo, Kanté e Fabregas i due a metà campo. Davanti a Courtois, terzetto classico con l'inamovibile Azpilicueta a destra, David Luiz e capitan Cahill. 

(3-4-3): Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill (c); Moses, Kanté, Fabregas, Marcos Alonso; Willian, Batshuayi, Pedro. All. Conte A.

Subs: Caballero, Rudiger, Christensen, Scott, Boga, Musonda, Morata.

Pedro contro Xhaka | Foto: @chelseafc
Pedro contro Xhaka | Foto: @chelseafc

La cronaca 

Il Wembley Stadium si colora nuovamente di blu e di rosso a distanza di tre mesi dalla finale di FA Cup, portata a casa dai Gunners per 2-1. Voglia di confermarsi da un lato e sete di vendetta dall'altro si mescolano nel magnifico impianto londinese sotto un cielo tipicamente inglese. L'inno nazionale, il minuto di silenzio per le vittime della Grenfell Tower, le strette di mano e poi si parte. Le maglie blu del Chelsea muovono il primo pallone e attaccano da sinistra verso destra. Ad attaccare con una certa veemenza e costanza sono gli avversari, in palla fisicamente dai primi minuti con una certa libertà nella circolazione del pallone da una zona all'altra del campo. 

Un paio di occasioni abbastanza importanti per l'Arsenal nei primi dieci minuti di gioco: l'incursione in area dalla sinistra di Iwobi con cross allegato non trova sfortunatamente compagni; il colpo di testa in torsione a centro area di Welbeck è lento e centrale. I blues sono in difficoltà, sono passivi, soffrono l'organizzazione e il pressing della controparte e rischiano. Al 22' il palo alla sinistra di Courtois trema dopo la bordata di Lacazette. Evento che probabilmente suona da sveglia verso il Chelsea, che qualche istante successivo all'infortunio di Mertesacker reagisce con il tiro-cross di Moses e la sassata sul primo palo di Pedro: bravo Cech in entrambe le circostanze. 

Mertesacker, colpito da una gomitata, è costretto ad uscire: entra l'acquisto estivo Kolašinac e cambia anche la disposizione tattica con il ritorno alla difesa a quattro. Il finale di tempo è ancora di marca Arsenal con ripetuti cross dall'esterno e una conclusione in girata di Iwobi che non impensierisce Courtois. Dopo 3 minuti di recupero, il direttore di gara Madley fischia il duplice fischia e manda le squadre negli spogliatoi: 0-0 il parziale. 

L'esultanza di Moses al goal del vantaggio | Foto: @squawka
L'esultanza di Moses al goal del vantaggio | Foto: @squawka

Nella ripresa bastano appena due minuti di orologio per assistere al primo goal dell'incontro. E' il Chelsea a sbloccare il risultato con Moses. Il nigeriano si avventa, alle spalle della difesa dei Gunners, su una sponda aerea di Cahill, controlla e fulmina Cech sul primo palo. L'Arsenal cerca subito di rispondere in contrattacco veloce, Elneny calcia dal limite ma non trova lo specchio di porta. Il giocatore egiziano sale in cattedra e crea qualche grattacapo dalle parti di Courtois, soprattutto con un cross stranissimo ad effetto che impegna il portiere belga. 

Al 65' Wenger si gioca il tutto per tutto con altri due cambi di giornata: dentro Giroud e Walcott per Lacazette e Iwobi. L'Arsenal pigia sull'acceleratore anche se fatica a creare occasioni da rete. Xhaka, a un quarto d'ora dal termine, prova a togliere le ragnatele dalla porta del Chelsea ma Courtois è strepitoso con un salvataggio da felino. Entrano Morata e Rudiger nel Chelsea per amministrare il vantaggio ma a far saltare il banco ci pensa Pedro. Lo spagnolo si fa cacciare e sulla punizione nasce la rete del pareggio firmata da Kolašinac. Il bosniaco prende il tempo sul cross di Xhaka e incorna sul secondo palo per l'1-1. Il finale regala qualche brivido con Walcott e Morata che vanno vicini al goal. Si va ai rigori nella nuova formula del torneo che mancava dal 2009. 

Lo schema dei rigori è ABBA: il primo è Cahill che non sbaglia, poi Walcott e Monreal che azzeccano. Courtois e Morata non centrano lo specchio di porta e Chamberlain-Giroud mandano Wenger in paradiso. L'Arsenal conquista il Community Shield e batte nuovamente Antonio Conte.

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