Dopo anni di crisi finanziarie, il Bournemouth si è rialzato trovando due anni fa il ritorno nella massima serie inglese. Le Cherries non hanno sicuramente uno squadrone, anzi, il tasso tecnico non è dei migliori, ma il gioco che imprime il giovane allenatore Eddie Howe fa sì che i rossoneri, molto spesso, riescano a mettere in difficoltà alcune big della Premier League. In questi anni il Bournemouth ha sempre raggiunto la zona salvezza in classifica, sotto gli occhi maldicenti di tutti. E sicuramente non è un caso.
Nella scorsa stagione le Cherries non hanno stupito più di tanto. E' stato un anno altisonante solo in parte, che ha portato la squadra rossonera a posizionarsi al nono posto, con 46 punti e dietro al Southampton. La squadra costruita da Howe ha risentito di molti infortuni tra cui quelli continui del bomber Callum Wilson, ma ha trovato in Joshua King il nuovo goleador della squadra. L'approdo di Ibe è stato al di sotto delle aspettative - acquistato per ben 18 milioni di euro non ha impreziosito il suo arrivo con alcun goal nè tantomeno assist. Rendimento negativo che ha portato il tecnico inglese a sostituirlo, durante la stagione, dall'11 titolare. Dopo che Ritchie, eroe della promozione, è passato al Newcastle, l'ala destra ex Liverpool aveva sulle spalle un grosso peso che non è riuscito a gestire, ma con la fiducia di Howe il giovane esterno offensivo potrebbe sicuramente migliorare.
La dirigenza del Bournemouth ha apportato alcune modifiche sul mercato, specialmente sulla fascia destra. L'arrivo del giovane esterno Connor Mahoney dal Blackburn ha aggiunto opzioni al tecnico inglese che avrà numerose ali a sua disposizione. Sul fronte offensivo, dove il tasso tecnico migliora, il legamento di Wilson non è di certo una garanzia, giustificato dall'arrivo (e ritorno) di Jermain Defoe, che nella prossima stagione avrà sicuramente maggiori stimoli per fare del suo meglio. Anche il reparto difensivo può godere di un nuovo innesto, che è quello di Akè dal Chelsea, che affiancato da un veterano come Cook ha ottimi margini di miglioramento. Tra i pali sarà duello tra Begovic, arrivato dal Chelsea, e Boruc.
La formazione di Howe rimane invariata, solito 4-4-2 che sfrutta il gioco aggressivo e offensivo del tecnico inglese, che calza a pennello per questa squadra. Avere un'ottimo giocatore come King che può tranquillamente fare staffetta con Defoe è positivo al fine di far rifiatare il reparto offensivo. Il centrocampo vanta uno dei giocatori che è sicuramente da seguire: Harry Arter ha disputato una stagione che è stata molto positiva e le sue doti sono fondamentali per la manovra offensiva del Bournemouth. La tecnica non è di certo delle migliori ma la sua abilità nel recuperare palloni all'interno del centrocampo lo rende un perno della squadra insieme a Surman; il duo rossonero non è sicuramente paragonabile ad alcune coppie del calcio internazionale, ma entrambi fanno il proprio dovere senza troppe sbavature. Nella parte sinistra del campo ballottaggio tra Pugh e Gradel, quest'ultimo una delle stelle delle Cherries. A destra occhi su una giovane promessa del calcio scozzese, Ryan Fraser che dopo l'ottima stagione è sicuramente da tenere d'occhio, con la concorrenza di Ibe alle spalle.
L'aspettativa per l'anno prossimo è ovviamente quella di arrivare in zona salvezza, ma Howe è pronto a stupirci e la Premier League lo attende.