Il Friburgo, una neo-promossa che si candidava alla retrocessione semi-immediata, è in Europa League - sebbene sia stata eliminata già al primo turno. Ne parlano in pochissimi, ancor meno conoscono questa squadra, tanti forse soltanto per i trasferimenti di Philipp e Grifo ai due Borussia. In effetti il Lipsia e l’Hoffenheim si sono presi le seconde pagine dei giornali sportivi tedeschi (in prima ci va comunque il Bayern), relegando la squadra di Streich ad un ruolo un po’ più marginale di quanto effettivamente meriterebbe. Il settimo posto della scorsa stagione rappresenta un piazzamento comunque di prestigio elevatissimo, specie per il roster a disposizione, almeno sulla carta.
Tanto impensabile quanto la qualificazione in Europa era l’idea di mantenere intatta la rosa dello scorso anno. Sono finora state due le partenze di primissimo piano, quelle dei due sopracitati Philipp e Grifo. Il primo, ala poi passato seconda punta, è stato pagato 20 milioni di Euro dal Borussia Dortmund, mentre il secondo, interprete ideale del ruolo di “tredicesimo” dalla panchina, ha scelto il Gladbach per proseguire la propria carriera ed affermarsi. Al momento non sono arrivati dei veri e propri sostituti, se si esclude Kapustka in prestito, giocatore ancora tutto da scoprire dopo le zero presenze in Premier League con il Leicester. Da monitorare Terrazzino, che dovrà cercare spazio ma, alla distanza, dire la sua.
Saranno verosimilmente promossi dal primo minuto due elementi che l’anno scorso sono stati di vitale importanza, primo su tutti Nils Petersen, che l’anno scorso è partito dalla panchina per 26 volte in 33 presenze e ha realizzato qualcosa come 10 gol, di cui 9 da subentrato. Probabile che sarà invece Stenzel ad occupare la fascia destra di centrocampo, con Bulut uomo da inserire in corsa. Attesa anche per la difesa, dove Kempf è atteso al salto di qualità dopo l’infortunio che l’ha messo fuori gioco per la prima metà abbondante della stagione scorsa.
Tra gli uomini chiamati a confermarsi, annoveriamo Schwolow tra i pali, l’interessantissimo centrale classe 1996 Soyuncu, oltre ad Haberer e soprattutto al quadratissimo 4-4-2 con cui i Breisgau-Brasilianer si schierano abitualmente. Probabile che il mercato, dopo l'eliminazione all'ultimo turno preliminare, sia chiuso e Streich non richieda altre forze, soprattutto non dovendo reggere le due competizioni. L’obiettivo primario rimarrà in ogni caso la permanenza nella massima divisione tedesca, per nulla scontata in un campionato a dir poco imprevedibile.