Buona la prima per il ritorno europeo del Milan, che nella gara del gremitissimo Stadionul Municipal, casa del Craiova, riesce a spuntarla per 1-0. Decisiva la rete di Rodriguez su punizione allo scadere del primo tempo, onore ai rumeni, mai domi e volenterosi fino alla fine di trovare il pareggio. Comunque, buona la tenuta del campo dei rossoneri, al netto dei carichi di lavoro. In particolare, positive le prestazioni di Rodriguez, Musacchio, Kessie e Cutrone, male subentrando André Silva. Andiamo a rivivere il match insieme.

Prima sfida ufficiale per il nuovo Milan di Honghong Li, Fassone, Mirabelli ma soprattutto di Vincenzo Montella, che scende in campo in trasferta, più precisamente a Drobeta-Turnu Siberin, in Romania, per affrontare il Clubul Sportiv Universitatea Craiova allenato da Devis Mangia, in occasione dell’andata del terzo turno preliminare di Europa League.

4-3-3 scelto da Montella, che schiera Donnarumma tra i pali e davanti a lui la coppia Musacchio-Zapata, con Abate e Rodriguez sulle fasce. Montolivo in cabina di regia, accanto a lui i muscoli di Kessie e la tecnica di Bonaventura, mentre davanti sono Borini e Niang a supportare il giovane Cutrone. Dall’altra parte, è 4-1-4-1 con il talento di Fausto Rossi e Mitrita in mezzo al campo e quello di Baluta davanti.

Inizio partita a ritmi piuttosto blandi, con le squadre che sembrano gravate dai carichi di preparazione: il Craiova vuole blindare la propria porta e difende molto basso, mentre il Milan fraseggia molto ma fatica a farlo in velocità o nello stretto. Dopo qualche piazzato poco pericoloso, però, al ventesimo arriva il primo brivido: ottima azione costruita sulla trequarti dei rossoneri, prima Borini non trova il tempo per la conclusione dalla sinistra, poi Niang riconquista palla e si accentra per calciare col mancino. Attento Calancea, ma la partita si accende e poco dopo arriva una clamorosa occasione per i padroni di casa: un rimpallo tra Zapata e Montolivo lancia un po’ fortunosamente l’ex-Pescara Mitrita, tutto solo davanti a Donnarumma. Destro incorciato, ma il portierone rossonero si stende alla sua destra, ci mette le mani e strozza l’urlo in gola ai diciottomila dello Stadionul Municipal.

Pronti via, il Milan risponde al ventiseiesimo: la linea difensiva rumena salta totalmente e permette a Borini di imbucare il mancino verso Cutrone, lanciato verso la porta in una sorta di replay del secondo gol di Inzaghi nella finale di Champions League 2007. Il 63 rossonero sceglie il primo palo, batte Calancea (che sfiora) col rasoterra, ma vede la sua gioia negata dal palo interno, con la palla che scorre sulla linea ed esce dallo specchio.

Il match procede a ritmo più sostenuto della prima fase e Montella adotta i primi aggiustamenti tattici, come l’inversione di Niang e Borini sulle due fasce. Il Milan si rende pericoloso però ancora da piazzato: corner battuto proprio dal francese nel cuore dell’area, stacca ancora Cutrone che incoccia saltando leggermente all’indietro e di conseguenza non riesce a dare forza al pallone. Conclusione alta, nulla di fatto. Nel finale c’è tempo anche per il protagonista che non ti aspetti: Ricardo Rodriguez si lancia nello spazio liberato da Cutrone, raccoglie il tocco di Kessie per entrare in area in corsa ma, dopo aver saltato il portiere, vede la sua strada sbarrata da Kelic. Comunque, è solo questione di tempo per sbloccare la partita: il protagonista è ancora l’ex-Wolfsburg che calcia col mancino una punizione pericolosa, conquistata sulla destra da Borini. Palla tesa, forte, verso il centro: traiettoria pericolosissima su cui si tuffano in tanti ma che non tocca nessuno. Tanto basta, però, per far posare la palla all’angolino, ingannando un incolpevole Calancea: Milan che va negli spogliatoi avanti 1-0 dopo un discreto primo tempo.

Ad inizio secondo tempo si innesca ancora l’asse Bonaventura-Niang: il francese prima calcia alto, poi scarica il mancino sul primo palo e costringe il portiere a smanacciare in angolo. Milan che sembra in controllo, quasi in gestione, e che non mette le marce alte: Bonaventura e Borini ci provano dalla distanza senza fortuna alle porte dell’ora di gioco, ma i rumeni si fanno ancora vivi con Mitrita, che prova il gol della domenica scavalcano Donnarumma dopo un’uscita sbagliata. Palla che per la fortuna del portiere campano termina a lato, mentre appena un minuto dopo è Baluta a muovere benissimo la palla tra due avversari per poi provare il destro dai trenta metri: palla alta.

La partita però è definitivamente esplosa, il pubblico entra prepotentemente nella contesa e la palla si muove molto più rapidamente. Una sorta di ping-pong di occasioni da una parte all’altra, che vede i rossoneri rischiare dietro ma pericolosi anche dalla bandierina: ancora Cutrone di testa, ancora palla larga. Montella sfrutta il primo cambio al 65’, mettendo in campo André Silva per Borini ed adattando quindi il modulo ad una sorta di 3-4-1-2 con Bonaventura sulla trequarti e Niang largo a sinistra, mentre Mangia sceglie Barbut per Mitrita. Il Craiova continua a provarci (per nulla male) dalla distanza, ma Donnarumma non è costretto a particolari interventi se non per sventare un retropassaggio suicida di Rodriguez. Il neo-entrato portoghese ha tre occasioni per destreggiarsi in ripartenza, ma non riesce mai ad essere incisivo: dall’altra parte arrivano le conclusioni di Baluta e Gustavo, ancora senza fortuna. Nel finale è forcing assoluto dei rumeni, con i rossoneri in apnea ed il neo-entrato Roman a creare scompiglio sulle palle alte, ma il Milan riesce a portare a casa una vittoria preziosissima in vista del ritorno a San Siro.