Il mercato in entrata del Manchester City continua senza sosta e con astronomiche cifre spese. Secondo il Mirror Sport, i Citizens avrebbero raggiunto l’accordo con il Southampton per il difensore olandese Virgil Van Dijk per una costo del cartellino che si aggira intorno ai 60 milioni di sterline, mentre per il giocatore lo stipendio sarà di 200 mila sterline a settimana, circa un milione di euro al mese; battuta quindi la concorrenza di Liverpool e Chelsea.
Van Dijk diventerà così il difensore più pagato della storia, superando il precedente record stabilito sempre dal City per l’acquisto di John Stones dall’Everton l’estate scorsa per 50 milioni di sterline. Cresciuto fra il Willems II ed il Groningen, Van Dijk si trasferisce al Celtic nel 2013, per poi passare in Premier League, al Southampton, 2 anni dopo per circa 12 milioni di sterline: ora per i Saints si prospetta un’altra grossa plusvalenza – tolto il 10% da corrispondere agli scozzesi pattuito al momento dell’acquisto.
Per il Manchester City, dopo gli ingaggi di Bernardo Silva dal Monaco per 80 milioni ed Ederson dal Benfica per 40, arriva un’altra spesa notevole per il trasferimento di un centrale che andrà a rinforzare la difesa, vero punto debole della stagione scorsa per Pep Guardiola. Non è finita di certo qui per quanto riguarda il mercato in entrata: ora si punta forte su Benjamin Mendy, terzino sinistro del Monaco, già molto vicino agli Sky Blue per una cifra superiore ai 40 milioni di euro, e su Fabinho, sempre in forza ai monegaschi, per quanto concerne il reparto di centrocampo, che ha visto anche il rinnovo per un altro anno di Yaya Tourè.
In attacco, Iheanacho è in partenza – il City però vuole inserire nella trattativa una clausola di recomprada– mentre in entrata, in attesa di capire cosa succederà con Aguero, Guardiola vuole partecipare all’asta per un altro gioiello dei neo campioni di Francia, Kylian Mbappè, per costruire una corazzata in grado di vincere tutto l’anno prossimo dopo essere rimasto a bocca asciutta nella sua prima annata all’Etihad.