Una stagione intensa, ricolma di colpi di scena, di sorprese tra la seconda e la sedicesima posizione. L'edizione 2016/17 di Bundesliga non può non lasciare un ricordo indelebile, per le centinaia di fotografie che ci ha regalato. E' la fine, è tempo di bilanci, è tempo di pagelle.

Il secondo appuntamento riguarda chi non si è particolarmente distinto, causa un rendimento altalenante, in alcuni casi spezzato a metà tra girone di andata e di ritorno. Dalla zona Champions alla salvezza, con un picco verso l'Europa League.

Premessa: il giudizio è tarato anche sulle aspettative della squadra ai nastri di partenza della stagione.

Borussia Dortmund, 6 - 18 punti in meno di un Bayern Monaco tutto sommato umano sono un divario non tollerabile per chi si presentava ai nastri di partenza con la reputazione di "prima e unica concorrente". Una fase difensiva al limite dell'indecenza, salvata da un attacco brillante, capace di creare occasioni su occasioni. La qualificazione diretta in Champions era però l'obiettivo minimo, e da qui la sufficienza, e nulla più. La gioventù (e conseguente inesperienza) della rosa è una scusante che non regge, perché a Lipsia una squadra ancora meno esperta ha duellato per un girone con i Re di Germania. Si poteva fare meglio.

Fonte immagine: Eurosport
Fonte immagine: Eurosport

Hertha Berlino, 6 - I capitolini avevano tutte le carte in regola per poter dare del tu alla corsa Champions, ma una disastrosa serie di nove sconfitte di fila in trasferta nel girone di ritorno ne ha demolito le speranze, rimaste vive solo per metà stagione. La sensazione è che l'anno solare 2017 abbia mandato in frantumi quando di buono costruito fino a dicembre: 30 punti nelle prima 16 gare, 19 nelle restanti 18. Gli infortuni han detto la loro, ma il crollo mentale rispecchiato dal 2-6 interno col Leverkusen dell'ultima giornata lascia rimpianti non indifferenti. Se l'Eintracht dovesse vincere la Dfb-Pokal, la stagione dei biancorossi inizierebbe a fine luglio. In Europa, quantomeno.

Werder Brema, 7 - Alzi la mano chi ci ha capito qualcosa. Il Werder Brema è passato dall'essere Gnabry-dipendente a poter fare tranquillamente a meno del talento ex Arsenal. Merito di un Max Kruse salito vertiginosamente di colpi col passare dei giorni, ma anche delle scelte di Alexander Nouri, un debuttante in Bundesliga. Con una straordinaria corsa di 29 punti in 11 gare nel girone di ritorno, ha sfiorato l'Europa. Peccato per l'inizio sotto la gestione Skripnik, a dir poco imbarazzante. Forse con una difesa più solida (64 gol subiti, la peggiore) si sarebbe potuto fare ancora meglio. L'Europa è rimandata, ma le basi per il progetto biancoverde si sono fatte solide.

Fonte immagine: Iran Sport Press
Fonte immagine: Iran Sport Press

Schalke 04, 5.5 - Delusa, ma con qualche giustificazione che non la rende del tutto flop. Innanzitutto l'inizio choc causato dai troppi cambiamenti (necessari) ha influito non poco nella mente dei giocatori: Weinzierl ha cambiato spesso, sia per sperimentare che per necessità; ha dovuto fare i conti con gli infortuni e non è mai riuscito a dare continuità ad un undici. La rosa era però nuova a metà, ha affrontato una stagione di transizione, programmata. Certo, magari almeno la qualificazione in Europa League sarebbe stata da centrare, per questo non può essere considerata un'annata sufficiente, ma il futuro in quel di Gelsenkirchen è roseo. Almeno fino a quando non arriveranno offerte faraoniche... 

Eintracht Francoforte, 6.5 - Un'altra stagione dai due volti. Fino alla giornata 19, Kovac aveva conquistato 35 punti e di fatto messo in cassaforte la salvezza. Poi, però, ne sono arrivati solamente 6 nelle successive 15, un po' poco. Ciò che in campo ha spesso contraddistinto il gioco dei rossoneri, ovvero l'equilibrio, è totalmente mancato dal punto di vista della classifica. Nonostante gli innumerevoli infortuni occorsi e lo scotto della gioventù, alla fine il bottino è stato più che sufficiente per salvarsi, e soprattutto il bello deve ancora venire: c'è una finale di Dfb-Pokal alle porte da disputare.

Fonte immagine: T-Online
Fonte immagine: T-Online

Augsburg, 6 - Stagione che si potrebbe definire borderline, piuttosto tribolata causa l'esonero (sospetto) di Dirk Schuster a dicembre. Il reale problema è stato voltare pagina dopo gli straordinari quattro anni con Weinzierl, tra i quali si annoverano un ottavo e un quinto posto, con giocatori piuttosto modesti. Alla fine è arrivata la salvezza, ovvero l'obiettivo, nonostante qualche sofferenza. Difficile andare oltre la sufficienza, altrettanto andare sotto.

Il primo episodio - Le squadre top

Il terzo episodio - Le squadre flop