La vittoria più larga della stagione del Manchester City di Pep Guardiola in Premier League - eguagliato lo 0-5 di Bucarest contro la Steaua nell'andata del preliminare di Champions League - arriva nel mese in cui si decide tutto ed il risultato ampio è importante non solo per il morale, ma anche – e soprattutto – per rimpinguare il bottino delle reti realizzate e migliorare la differenza reti, primo discriminante nel caso di arrivo a pari punti.

Il Manchester City sommerge il Crystal Palace per 5-0 all’Etihad Stadium e con tre partite ancora da disputare aggancia il Liverpool al terzo posto ma con una forbice più ampia fra le reti realizzate e quelle subite. Il primo tempo della gara col Palace non è stato eccezionale: il goal di David Silva è arrivato dopo meno di due minuti, poi i Citizens si sono accontentati di un possesso palla sterile, senza creare grossi grattacapi a Hennessey – sempre attento quando chiamato in causa – ed anzi rischiando nel finale, salvati da un miracolo di Caballero su Benteke. Nella ripresa la musica cambia: gli uomini di Guardiola rientrano in campo molto più convinti e dilagano – grazie anche all’atteggiamento abbastanza remissivo delle Eagles – con Kompany, apparso di nuovo affidabile dal punto di vista fisico – per la prima volta in stagione gioca tutti i 90 minuti per quattro giornate consecutive -, De Bruyne, che sfrutta l’unica incertezza del portiere avversario, Sterling ed Otamendi, alla prima rete stagionale.

De Bruyne e Sanè esultano dopo il terzo goal, www.premierleague.com

Tutti ampiamente sufficienti, a cominciare dal belga ex Chelsea e Wolfsburg, a segno per la quinta volta in questa Premier League ed autore di due assist, che lo fanno salire a quota 17, e David Silva, prezioso sia in zona goal che in fase di costruzione; bene la difesa, con entrambi i centrali in rete e quasi sempre in controllo sugli attaccanti avversari, e Yaya Tourè, padrone assoluto del centrocampo. C’è poi da sottolineare la prova di Gabriel Jesus, alla seconda da titolare dopo l’infortunio. Il brasiliano non segna ma si trova a suo agio nel calcio inglese ed in questa squadra, serve a De Bruyne l’appoggio per il 3-0 e si fa sempre vedere con un gran movimento su tutto il fronte d’attacco. E qui si apre il capitolo Aguero: il Kun era out per infortunio, ma la definitiva esplosione dell’ex Palmeiras fa sorgere dei dubbi sull’effettiva necessità per il City di tenere un giocatore che inevitabilmente è destinato a fare la riserva.

I discorsi sul mercato saranno poi da posticipare in estate, quel che è certo è che gli uomini di Pep Guardiola, non potendo alzare più alcun trofeo, hanno ben chiaro l’obiettivo del terzo posto, da raggiungere senza se e senza ma, per evitare l’insidia del preliminare. Le prossime due gare si disputeranno all’Etihad, contro Leicester e West Bromwich, per poi concludere a Vicarage Road, a casa del Watford di Mazzarri: per non dover sedersi davanti al televisore per “gufare” il Liverpool, i Citizens hanno bisogno di 9 punti e di almeno mantenere il vantaggio sui Reds per quel che concerne la differenza goal, che ora dice +33, contro il +29 della squadra di Jurgen Klopp.