Stavolta i gabbiani possono spiccare davvero il volo verso lidi paradisiaci in cui tutto sembra perfetto. Quei gabbiani hanno forti tinte bianco e azzurre, rispondono al nome di Brighton, e ieri sono stati promossi aritmeticamente in Premier League dopo trentaquattro lunghissimi anni. Grande festa per la città di 156 mila abitanti situata nell'Est Sussex, una festa scoppiata dopo la vittoria sul Wigan ed il contemporaneo pareggio dell'Huddersfield che ha regalato la promozione alla squadra di Hughton con tre giornate d'anticipo e novantadue punti in classifica, una cavalcata trionfale.
Una cavalcata i cui meriti vanno soprattutto all'allenatore Chris Hughton che, per ironia della sorte, ha ottenuto una sorta di vendetta sul Newcastle secondo che, a detta di tutti, doveva ammazzare il campionato visti gli acquisti ed il blasone. Una doppia vendetta per l'allenatore del Brighton visto che nel 2010 è stato esonerato proprio dal Newcastle quando era undicesimo in classifica in Premier League, strane storie della vita che alla fine, però, ripresenta sempre il conto che mai come questa volta è dolcissimo per Hughton che si dimostra come il solito tipo tranquillo che, però, nasconde una grinta da far paura e lo si capisce dalle sue parole: "Non riesci a sopravvivere facendo un lavoro come questo se non hai questa durezza, devi avere le spalle larghe. Ogni giorno devo prendere tante decisioni difficili, non ho mai problemi a dire a chiunque qualsiasi cosa. E non sono così gentile come sembra".
Il passato lo ha resto forte ma il sangue freddo è di casa visto che il presidente, il quarantasettenne Tony Bloom, viene soprannominato "The Lizard", la lucertola, appunto. La sua storia è particolare visto che nasce proprio a Brighton nel 1970, laureato in matematica e appassionato dal gioco d'azzardo tanto che ha trascorso più tempo sui tavoli da poker che a casa. La famosa frase "Il tempo è denaro" calza alla perfezione al signor Bloom visto che lo ha portato a investire in un sito di gioco online negli anni 2000 e costruirsi una fortuna che si aggira intorno al miliardo. Un genio con il sangue freddo e un portafoglio che ha l’ha portato a riqualificare le strutture del club con il nuovo stadio e a spendere dal 2009 in poi una cifra inferiore ai 4,9 milioni sul mercato, al netto dei costi dei trasferimenti.
I protagonisti più importanti e folcloristici sono loro ma non va dimenticata la squadra che in quarantatré partite ha ottenuto novantadue punti e ha tutte le carte in regola per chiudere oltre quota cento visto che mancano ancora tre giornate. Un cammino memorabile che ha visto i Seagulls vincere 28 partite, pareggiarne otto e perderne solo sette con 73 gol fatti e 36 subiti con il secondo miglior attacco e la miglior difesa della Championship.
Non è finita qui perché la prossima stagione per il Brighton potrà tornare l’M23 derby contro il Crystal Palace. Il nome prende spunto dal fatto che la M23 è un’autostrada che collega Londra alla costa sud e diventa la A23 che lega dunque il Crystal Palace al Brighton, 50 miglia verso sud, da Selhurst. L'ultimo derby fu giocato cinque anni fa ma in Championship, ora si tornerà a giocarlo nel palcoscenico migliore perché i Gabbiani sono solo all'inizio di un volo magico e non vogliono fermarsi più.