L'Everton continua a sognare l'Europa, timbrando la settima vittoria consecutiva in casa in campionato e mettendosi alle spalle due gare senza i tre punti. Nel posticipo domenicale della 32esima giornata di Premier League, Lukaku (protagonista, tanto per cambiare) e compagni battono un ottimo Leicester per 4-2, interrompendo la serie di sei vittorie di fila che durava dall'addio di Claudio Ranieri.
Le scelte - Soliti problemi in difesa per Koeman, in ultimo la squalifica di Williams; il tecnico punta ancora sui giovanissimi Holgate e Pennington, mentre l'altro giovanissimo, Davies, accompagna a centrocampo Gueye e il rientrante Schneiderlin. Confermato l'attacco. Ne cambia invece cinque Shakespeare, a partire da Mahrez, che si accomoda in panchina, a riposo in vista della Champions. Fuori Ndidi, in avanti si rivede Slimani al fianco di Jamie Vardy.
Pronti-via ed è subito show, perché Mirallas si incunea in un varco centrale arrivando fino all'area, dove viene chiuso, forse fallosamente, ma la palla carambola tra i piedi di Tom Davies che è freddo, si crea lo spazio per calciare e fa 1-0 dopo trenta secondi. Il pareggio è pressoché immediato, a firma Slimani su assist di Gray: l'algerino, innescato da Gray, gela un incerto Robles con un tunnel. Il momentaccio del portiere spagnolo è destinato a proseguire, perché al 10' le Foxes arrivano addirittura al ribaltone immediato, con un errore grossolano del portiere Toffee, che si fa scavalcare da una punizione di Albrighton, che lo sorprende colpevolmente fuori posizione e si va ad insaccare. Una beffa per i padroni di casa, perchè Mirallas aveva avuto la palla del 2-0, mancando però un facile aggancio da posizione privilegiata.
L'Everton non subisce comunque il contraccolpo, riesce a gestire la situazione con polso e cavalcando i propri talenti, i quali, al giro di boa, realizzano il pareggio: Barkley si fionda a destra e pennella dalla trequarti un cross al bacio per la testa di Lukaku, che spinge in rete il nuovo equilibrio nel punteggio. Sempre il belga prova a mettersi in luce al 37', quando svirgola in curva un mancino dal limite, al termine di un'azione che poteva meritare miglior sorte. Il vantaggio è nell'aria, prima Barkley lo manca in maniera abbastanza clamorosa, facendosi fermare in piena area da un ritorno di fiamma, da terra, di Schmeichel che gli impedisce la conclusione - anche per demeriti dell'inglese, che aspetta troppo - poi Jagielka lo realizza, staccando sopra a tutti al 41'. Per chiudere a meraviglia il primo tempo, mancherebbe solo il nuovo aggancio, ma Benalouane da ottima posizione di testa manda alto.
In avvio di ripresa è Toffee-show, inizia ben presto a girare la testa al Leicester: Barkley si inventa la magia che smarca Mirallas al tiro, centrale e facile per Schmeichel. Poi, al 57', è di nuovo Romelu Lukaku a timbrare il cartellino, di nuovo da corner, col destro in diagonale sul secondo palo dopo una spizzata di Jagielka. Il ritmo scende vistosamente col doppio vantaggio della squadra di Koeman, Shakespeare prova a rialzarli inserendo forze fresche, la velocità di Musa e la fantasia di Mahrez, ottenendo risultati comunque discutibili, vista l'ottima gestione della gara da parte di un Everton in controllo pressoché totale.
Fa meglio Ulloa, subentrato ad Albrighton e pericoloso sfruttando le palle alte sui piazzati, impegnando estremamente Robles a tre minuti dal termine: il portiere spagnolo, aiutato anche da Jagielka, è stavolta prontissimo e salva il parziale, che diventa finale dopo tre minuti di recupero in cui succede poco.
I Toffees si vendicano della sconfitta in Fa Cup di tre mesi fa, rafforzano la settima piazza, agganciando anche l'Arsenal (che ha tre partite in meno) a quota 54, mentre il Leicester rimane in zona relativamente tranquilla, a 36 punti, con un margine di 8 lunghezze sulla red zone e in undicesima posizione.