Solo la matematica mantiene viva l'ultima speranza di titolo, ma, con il Chelsea a +10 dalla seconda, bisogna pensare più che altro a conquistare un posto in Champions League. Dato per assodato che i Blues parteciperanno alla prossima edizione della Coppa, restano 3 posti disponibili ed in lizza ci sono 5 squadre: Tottenham, Manchester City, Liverpool, Arsenal e Manchester United, le big, quelle più accreditate, senza dimenticare l’Everton, che attualmente è appaiato ai Gunners a 50 punti, anche se i Toffees hanno giocato 2 gare in più. Tenendo conto anche degli impegni in FA Cup, ecco come si prospetta il finale di stagione delle contendenti, tra scontri diretti e turni favorevoli.

Tottenham

Gli Spurs sono secondi a quota 59 punti e si sono qualificati per la semifinale di FA Cup, da giocare contro il Chelsea. Il cammino da qui alla fine non è complicatissimo: il Tottenham affronterà il Burnley dopo la sosta, poi lo Swansea, il Bournemouth, il Leicester, il Crystal Palace, l’Arsenal, il West Ham, il Manchester United e l’Hull City. I due big match contro Gunners e Red Devils si giocheranno a White Hart Lane, dove gli uomini di Pochettino non hanno mai perso in stagione – è qui che la striscia di vittorie da record del Chelsea si è interrotta – mentre le altre sfide sono tutte abbordabili, con squadre di bassa classifica che dovranno sì lottare per non retrocedere, ma probabilmente la salvezza se la giocheranno in altre occasioni.

Il 22 aprile l’appuntamento è a Wembley, dove Tottenham e Chelsea si contenderanno il passaggio in finale di FA Cup, stadio che non evoca buoni ricordi in stagione – gli Spurs hanno giocato i match internazionali in questo stadio, perdendone 2 su 3 in Champions League e venendo eliminati dal Gent in Europa League. L’infortunio di Harry Kane alla caviglia lo costringerà a guardare i compagni per circa 4-6 settimane secondo le previsioni e quindi potrebbe rientrare proprio in concomitanza con gli ultimi turni.

Dele Alli, www.standard.co.uk

Manchester City

I Citizens sono subito dietro al Tottenham, a 57 punti, reduci dal pareggio interno contro il Liverpool. Dopo l’inattesa eliminazione in Champions League subita per mano del Monaco, per Guardiola è necessario perlomeno mettere un pezza alla stagione, andando alla conquista della FA Cup – il 23 aprile la seconda semifinale sarà Man City-Arsenal – ed assolutamente non toppare la qualificazione alla prossima edizione della Coppa dalle grandi orecchie, il che sarebbe un fallimento clamoroso.

Il ritorno in campo dopo la sosta sarà rovente: in 3 giorni il Manchester City sarà di scena all’Emirates contro l’Arsenal ed a Stamford Bridge contro il Chelsea, poi però il calendario si ammorbidirà, con le sfide a Hull City, Southampton, West Brom, Middlesbrough, Crystal Palace, Leicester e Watford, senza dimenticare il recupero del derby contro lo United, che si giocherà all’Etihad il 27 aprile. 5 delle 10 gare in Premier League saranno in casa dove il City ha vinto però solo il 50% delle partite totali – 7 su 14 lo score in campionato – con una media punti di 1.92, mentre lontano dalle mura amiche la media sale a 2.14. L’obiettivo di Guardiola sarà anche quello di incrementare la differenza reti - discriminante principale per la classifica avulsa – attualmente a +24, inferiore rispetto a Tottenham e Liverpool.

Sergio Aguero, www.thecourier.co.uk

Liverpool

I Reds, per via del crollo verticale in corrispondenza dell’inizio del nuovo anno, si sono ritrovati ingolfati nel traffico della corsa Champions, dopo aver accarezzato l’idea di lottare per quel titolo che manca dal 1990. La squadra di Klopp da una parte è svantaggiata rispetto alle avversarie perché ha giocato più match finora – 29, contro i 28 di City e Tottenham ed i 27 di United e Arsenal – ma è anche l’unica a potersi concentrare esclusivamente sul campionato. Nel weekend dopo la sosta ad Anfield arriva l’Everton per il derby del Merseyside, poi il calendario è in discesa: Bournemouth, Stoke, WBA, Crystal Palace, Watford, Southampton, West Ham e Middlesbrough. Almeno sulla carta è in discesa, perché il Liverpool si è reso protagonista di diverse uscite a vuoto in partite che sembravano semplici, come la sconfitta interna contro lo Swansea o in casa dell’Hull, o come la rimonta pazzesca subita al Vitality Stadium contro il Bournemouth.

Gli uomini di Klopp sono imbattuti con tutte le contendenti alla qualificazione in Champions League e il Liverpool è l’unica squadra che non ha mai perso contro il Chelsea in stagione – finora sono anche gli unici che hanno violato Stamford Bridge – i tanti punti lasciati per strada avrebbero quindi proiettato il Liverpool verso altre ambizioni. I punti ora sono 56, che equivalgono al quarto posto, ma come detto i recuperi potrebbero far scivolare i Reds indietro.

Sadio Manè e Philippe Coutinho, www.goal.com

Manchester United

I Red Devils hanno conquistato finora Community Shield e League Cup e sono in corsa per l’Europa League – nei quarti di finale troveranno l’Anderlecht – mentre il sogno FA Cup si è infranto a Stamford Bridge. In 27 giornate i punti sono 52 ed oltre ai recuperi in casa di Manchester City e Southampton, Josè Mourinho troverà West Bromwich, Everton, Chelsea a Old Trafford, Burnley, Swansea, Arsenal all’Emirates, Tottenham a White Hart Lane e Crystal Palace.

Guardando il calendario forse il Manchester United è quella con gli impegni più gravosi, contando anche l'Europa League, con i rossi ora favoriti; a complicare ulteriormente la situazione, l’unico big match da giocare in casa, quello con il Chelsea, cadrà a cavallo delle due sfide europee. Tra tutti gli scontri diretti, i Red Devils hanno vinto solo contro il Tottenham, 1-0 a Old Trafford, realizzando 3 punti negli altri quattro – due pareggi con il Liverpool, uno con l’Arsenal e la sconfitta nel derby. In più per adesso lo United ha la differenza reti peggiore in questo “campionato”, +19.

Zlatan Ibrahimovic, www.foxsports.it

Arsenal

I Gunners sono quelli che stanno peggio senza dubbio: i 10 goal subiti dal Bayern negli ottavi di Champions League, le continue contestazioni ad Arsène Wenger, le complicazioni sui rinnovi di due uomini chiave come Sanchez ed Ozil e chi più ne ha più ne metta. A mitigare gli animi c’è la semifinale di FA Cup da disputare contro il City, dopo un cammino di per sé non impossibile – Preston, Southampton, Sutton e Lincoln, con i soli Saints a militare in Premier League.

Al ritorno in campo dopo la sosta, all’Emirates arriverà proprio il Man City, poi ci saranno West Ham, Crystal Palace, Middlesbrough, Sunderland, Tottenham, United, Stoke ed Everton, a cui si aggiungono i recuperi contro Southampton e Leicester. La sconfitta contro il WBA ha complicato notevolmente la corsa dei Gunners verso l’Europa – attualmente i 50 punti valgono il sesto posto – e c’è un disperato bisogno di invertire la tendenza, soprattutto nei big match – l’unica vittoria quest’anno è arrivata contro il Chelsea di inizio anno.

Alexis Sanchez, www.eurosport.com

Everton

Una menzione particolare la meritano i Toffees di Ronald Koeman, che con 50 punti sono alla pari con l’Arsenal. 9 i turni ancora da disputare per l’Everton, contro gli 11 di Arsenal e Manchester United, ma è indubbio che Lukaku e compagni possano e debbano credere alla qualificazione in quella Champions League che manca dalla stagione 2005-06 – preliminari persi contro il Villarreal. È proprio il belga, capocannoniere attuale del campionato con 21, che sta trascinando i Toffees, guidati dallo splendido lavoro di Koeman, verso una posizione di classifica invidiabile, dopo l’undicesimo posto raggiunto negli ultimi due anni.

Il calendario non è semplicissimo – trasferte in casa di Liverpool e Manchester United dopo la sosta, sfida col Chelsea a Goodison Park il 30 aprile, per poi concludere la stagione all’Emirates, contro l’Arsenal. È forse pretenzioso pensare di arrivare tra le prime quattro, però tra i numerosi impegni delle altre...

Romelu Lukaku, www.indianexpress.com