Se fossero due squadre qualunque, quella tra Liverpool ed Arsenal potrebbe essere definita una sfida al vertice della Premier League, con i Reds quinti ad inseguire i Gunners ad un solo punto di distacco, nonostante i londinesi debbano recuperare la partita col Southampton. Eppure, parlare di vertice con queste due squadre è sempre paradossale; Liverpool ed Arsenal incarnano lo stereotipo britannico dell'eterno secondo. Da diverse stagioni a questa parte, entrambe continuano a navigare ai piani alti, lottando, raggiungendo spesso anche la testa momentanea della classifica, prima che qualcosa si rompa facendo crollare gioco e risultati.
Se per i Gunners oramai la crisi di gennaio/febbraio ed il quarto posto a fine campionato sembrano oramai un disco messo in repeat da quando il dj è Arsene Wenger, negli occhi di tutti i tifosi della parte rossa del Merseyside c'è ancora quella maledetta scivolata di Steven Gerrard nella sfida scudetto con il Chelsea dell'aprile 2014: l'istantanea di un titolo sfuggito davvero per un nulla, e di una siccità che oramai dura da 27 anni. L'ultimo titolo, è infatti arrivato nella stagione 1989/1990, quando il campionato era noto ancora come First Division.
Il match di Anfield arriva in un momento abbastanza delicato per entrambe le compagini. I Reds continuano a sprofondare nel loro 2017 da incubo: due sole vittorie, di cui una a Plymouth in F.A. Cup, e ben sei sconfitte in dodici partite. Dopo la reazione di personalità contro il Tottenham (2-0 di uno splendido Sadio Mané), Klopp ha visto i suoi cadere ancora in trasferta, contro il Leicester City, proprio all'indomani del discusso esonero di Claudio Ranieri. Liverpool che occupa attualmente il quinto posto a 49 punti, ma deve guardarsi le spalle dal Manchester United (48) che potrebbe attuare il sorpasso dovendo recuperare il caldissimo derby col City.
Dall'altra parte, un Arsenal che non gioca in Premier da quasi un mese: l'ultima partita è la vittoria per 2-0 contro l'Hull City dell'11 febbraio, arrivata dopo le due sconfitte in cinque giorni che hanno probabilmente pregiudicato le speranze di titolo anche quest'anno: prima il Watford che vince 1-2 all'Emirates, poi la grande prestazione per il 3-1 del Chelsea nel derby. I Blues, con una gara in più, possono comunque amministrare 13 punti di vantaggio sui cugini con un calendario abbastanza favorevole.
Le ultime dai campi.
Le ultime dal campo fanno sorridere a metà Jurgen Klopp: non ce la fa Jordan Henderson, che ancora non ha recuperato dalla contusione al piede che lo ha tenuto fuori già contro il Leicester, mentre Daniel Sturridge ha smaltito l'influenza ma sembra comunque indirizzato verso la panchina. Probabile infatti la conferma del tridente di qualità formato da Sadio Mané, Roberto Firmino e Philippe Coutinho. In mezzo, sarà Emre Can a fare da diga tra Wijnaldum e Lallana. Infine, a completare il 4-3-3 previsto del tecnico tedesco ci saranno Clyne, Matip, il ristabilito Lovren ed il solito Milner come terzino sinistro. In porta le gerarchie sono oramai chiare: quando sta bene, gioca Simon Mignolet.
Anche gli ospiti fanno il conto degli assenti: ancora out il lungodegente Cazorla, mentre è più recente (risalente allo 0-2 con i dilettanti del Sutton) l'infortunio alla caviglia di Mohamed Elneny, che lo costringerà a tre settimane di stop. Dovrebbe essere però ristabilito Aaron Ramsey, guarito dai problemi al polpaccio e indiziato numero uno per completare con Xhaka il centrocampo. Torna titolare anche Laurent Koscielny al centro della difesa: problemi alla coscia passati, completerà il reparto con Bellerìn, Mustafi e Monreal davanti a Cech. In attacco, si va verso il quartetto classico, con Olivier Giroud ancora una volta relegato in panchina: dovremmo vedere dal primo minuto Theo Walcott, Mesut Ozil e uno tra Iwobi e Oxlade-Chamberlain a supporto di Alexis Sanchez.
Le probabili formazioni.
Liverpool (4-3-3): Mignolet; Clyne, Lovren, Matip, Milner; Wijanldum, Henderson, Lallana; Mané, Firmino, Coutinho. All. Klopp
Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerìn, Mustafi, Koscielny, Monreal; Ramsey, Xhaka; Walcott, Ozil, Iwobi; Sanchez. All. Wenger