Il nuovo Leicester, quello del post Ranieri, è ripartito come meglio non ci si sarebbe potuti attendere. È tornato il Jamie Vardy dei giorni migliori, Drinkwater ha ripreso a disegnare palloni fantastici, e la difesa ha registrato una prestazione più che rassicurante. Cinismo, qualità, intelligenza. Sono queste le 3 parole chiave del Leicester di stasera, in grado di concretizzare molto rapidamente le palle gol capitategli, capace di mostrare un gioco semplice, geometrico, e molto verticale.

Ma che soprattutto ha saputo correre e soffrire, come la squadra che abbiamo spesso potuto ammirare lo scorso anno, lontana parente da quella sinora vista in questa stagione. Primi punti, prima vittoria e prime reti dell’anno in Premier League, contro un Liverpool che continua la propria carestia esterna (0 vittorie nelle ultime 4 trasferte) e che rimane incagliato in quinta posizione, a 49 punti. Il Leicester invece balza in avanti, al 15esimo posto, con 2 lunghezze sulla zona rossa.

Come detto, i locali si sono mostrati forse con la migliore prestazione stagionale, questa sera al King Power Stadium. La prima mezzora di gara, caratterizzata dalla tipica intensità britannica, è totalmente targata Foxes, che con un’apprezzabile convinzione - quest'anno mai palesata in stagione se non in Champions League - costringono una squadra atta ad offendere come quella di Jurgen Klopp, a rintanarsi nella propria area di rigore. Pericoloso prima con la testa del granitico Robert Huth, il Leicester trova poi il gol del vantaggio con il bomber di casa, Jamie Vardy, che sbuca alle spalle di Leiva e insacca con un destro fulmineo il pallone che vale l’ 1 a 0 al 20' minuto.

La formazione di Klopp resta inspiegabilmente timida, impacciata, e inconcludente. Ne approfittano quindi i campioni d’Inghilterra, che con una deliziosa volèe dai 25 metri di Danny Drinwater, guadagnano il doppio vantaggio sui Reds. Uno Schemichel in versione Kasper, su Emre Can al 45’,  permetterà alla squadra si Shakespire di recarsi nelle spogliatoi con il rassicurante bottino di 2 reti di vantaggio.

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Frenetico e frettoloso il rientro del Liverpool sul campo di gioco: troppe le imperfezioni in fase costruttiva, troppi gli errori individuali sui fraseggi dalla metà campo in avanti. Il Leicester attende silente, compresso nella propria trequarti difensiva pronto a scattare in avanti come una molla grazie alla velocità dei propri effettivi, Vardy su tutti. Proprio il 9 dei locali, al 59’, svetterà in area di rigore e spedirà l’ottimo cross di Fuchs in fondo al sacco: 3-0 e partita virtualmente chiusa all’ora di gioco. Una fiammata del genio di Coutinho (il più positivo dei suoi) ,al 59’, regala una minima speranza al Liverpool che, grazie alla frustata dal limite dell’esterno brasiliano, vive la minima possibilità di rimettere tutto in discussione.

Nonostante l'arrembaggio finale dei ragazzi di Jurgen Klopp, il 3-1 permarrà sino al triplice fischio di Oliver, che sentenzia una partita piacevole sia dall'ottica del ritmo che dal punto di vista della qualità. Il migliore in campo di questo Monday Night è stato senza dubbio Jamie Richard Vardy, che con la sua fantastica doppietta rimette in carreggiata la sua squadra, pronta a ripartire senza il suo condottiero Claudio Ranieri.