L'Europa League è ormai entrata nel vivo e nella scorsa giornata sono stati effettuati i sorteggi per gli ottavi di finale. Gli accoppiamenti sono pronti a regalare goal ed emozioni. Di seguito ecco una più approfondita analisi degli ottavi.
LIONE-ROMA: La squadra di Luciano Spalletti ha intenzione di vincere questa competizione, ma per farlo dovrà superare l'ostacolo Lione. I francesi hanno a disposizione un bagaglio tecnico interessante con i vari Lacazette, Tolisso, Gonalons, e oltre ai titolarissimi godono di una panchina in grado di fare la differenza. La gara contro l'Az è la prova: secco 7-1 con in campo "riserve" del calibro di Fekir, Ghezzal e Darder. Gli uomini di Genesio vanno rispettati: sono reduci dalla Champions League e hanno incassato solamente 3 goal in tutta la fase a gironi, uno tra l'altro su calcio di rigore da Higuain. E' una squadra che attacca e difende con idee ben chiare, e sfrutta al meglio la velocità del tridente d'attacco. L'ultimo precedente risale al 7 marzo 2007, data nella quale i giallorossi riuscirono ad imporsi per 2-0 grazie ai goal di Totti e Mancini, con il brasiliano autore di un super goal.
APOEL-ANDERLECHT: Sfida molto interessante e aperta ad ogni risultato. Il progetto Anderlecht continua a regalare soddisfazioni: è una squadra molto giovane e ricca di qualità con i vari Tielemans e Dendoncker che fungono come principali protagonisti. Guardandoli giocare non ci annoia mai, ma l'unica pecca da sistemare è la retroguardia, apparsa ancor più in difficoltà del solito nell'ultima trasferta russa. L'Apoel, invece, torna ad assaporare palcoscenici del genere dopo aver eliminato l'Athtletic Bilbao di Aduriz. I ciprioti sono molto organizzati tatticamente la rendono una squadra difficile da affrontare. In rosa spiccano elementi di esperienza come De Camargo - 33enne attaccante belga con 176 presenze e 45 goal tra Bundesliga e Jupiler League - e Lorenzo Ebecilio, olandese scuola Ajax. Questo match scriverà l'ennesima pagina di storia di questo glorioso club di Cipro, visto che la società può vantarsi di essere arrivata a giocarsi i quarti di finale della Champions League 2011-12 contro il Real Madrid.
CELTA VIGO-KRASNODAR: La squadra di Berizzo - ultimo "discepolo" di Bielsa rimasto in corsa - è riuscita ad eliminare lo Shakhtar Donetsk solamente ai tempi supplementari. Gli spagnoli stanno disputando una stagione di alti e bassi, ma a quanto pare vogliono provare ad arrivare il più lontano possibile in questa competizione. L'elemento chiave è sicuramente Iago Aspas, ma il 4-3-3 presentato dal tecnico argentino è ricco di qualità e, soprattutto, di imprevedibilità. Il leader della difesa è Cabral, ma attenzione anche alla fluidità delle fasce con Mallo e Jonny. A centrocampo è presente il giusto mix di quantità e qualità con i vari Wass, Hernandez e Diaz, mentre il tridente d'attacco va a concludersi con Guidetti e Sisto. Le armi? Arrivano dalla panchina con i vari Rossi, Bongonda e Radoja, centrocampista serbo classe '93. I russi guidati da Shalimov - ex centrocampista di Foggia, Inter, Udinese, Bologna e Napoli - non hanno intenzione di fermarsi. La storia di questa squadra ha dell'incredibile: è natà solamente nel 2008 per volontà del miliardario Sergey Galitsky, grande appassionato di calcio nonché uno dei 15 uomini più ricchi di tutta la Russia, con un patrimonio di diversi miliardi di dollari a disposizione. Nel giro di pochi anni ha investito molto per rendere la sua squadra competitiva sia in Russia che in Europa e all'interno della rosa sono presenti calciatori molto interessanti come i brasiliani Wanderson e Joazinho.
SCHALKE 04-BORUSSIA M'GLADBACH: Volevate il derby tedesco? Eccolo. Entrambe le squadre non stanno attraversando un grande momento in campionato, ma quando assaporano l'atmosfera dell'Europa si trasformano. Lo Schalke 04 è guidato da Weinzierl, tecnico che propone un 3-5-2. Probabilmente ha una rosa più lunga e qualitativa rispetto al Gladbach, ma entrambe le squadre soffrono di lagune difensive che rendono questo match aperto ad ogni risultato. Da un lato troviamo talenti del calibro di Goretzka, Meyer e Konoplyanka, dall'altra la solidità in mediana composta da Kramer e Dahoud, le giocate di Hermann sulla fascia, la fantasia di T.Hazard e i centimetri del duo difensivo danese composto da Christensen e Vestergaard. Il Borussia di Hecking è una squadra che concede molto a livello difensivo, ma in compenso riesce a fare sempre male quando attacca: è la fotocopia del sua ex Wolfsburg, squadra che si era messa in mostra grazie al suo bel calcio corale e propositivo.
ROSTOV-MANCHESTER UTD: Per molti è un sorteggio facile e abbordabile, ma i russi hanno dimostrato di non regalare niente a nessuno. E' una squadra che ha fatto bene in Champions League piazzandosi al terzo posto in classifica. Nella fase a giorni è riuscita a vincere contro il Bayern Monaco e a conquistare due punti con il PSV. Probabilmente sarà stato l'entusiasmo a far ottenere questi risultati importanti perchè all'interno della rosa si fa fatica a trovare qualche elemento giovane e di prospettiva. Calciatori con età media intorno ai 30-32 anni e con un Noboa che funge da pilastro per via della sua maggiore esperienza a livello internazionale. Lo United, invece, proverà a vincere questa competizione visto che non è mai riuscito a conquistarla durante il corso della sua straordinaria storia. I pronostici, ovviamente, sono tutti dalla parte dei Red Devils.
OLYMPIACOS-BESIKTAS: La squadra di Paulo Bento sta attraversando un momento difficile. Il tecnico portoghese è riuscito a mantenere la panchina solamente grazie al passaggio del turno, ma bisognerà assolutamente cambiare rotta se vogliono superare l'ostacolo Besiktas. Tuttavia i greci possono vantare di una rosa interessante per provare ad andare avanti: nel 4-2-3-1 vi sono elementi del calibro di Seba, Elyounoussi e Cardozo abbinati a un quartetto difensivo d'esperienza composto da Figueiras, Botia, Da Costa e Cissokho. In porta spazio al nostro Nicola Leali, ormai un titolare inamovibile. Rosa più qualitativa, invece, per quanto riguarda i turchi: anche qui abbiamo un 4-2-3-1 propostivo con un quartetto d'attacco rappresentato da Quaresma, Talisca, Babel e Aboubakar. In mezzo al campo presente l'ex napoletano Inler che fiancheggia spesso con il giovane e promettente Ozyakup. C'è altro? Si. Pensate che ai box hanno gente come Demba Ba e Erkin.
GENT-GENK: Oltre al derby tedesco, spicca un sentitissimo derby belga pronto a regalare emozioni. In Belgio queste due squadre ricoprono ruoli da protagoniste insieme ad Anderlecht e Brugge, e sono divise in Jupiler League da un solo punto. Il Genk è avanti, 42 punti dopo 27 gare giocate a differenza dei 41 del Gent. 34 gol fatti e 32 subiti per il Genk, 36 fatti e 26 subiti per il Gent con entrambe le formazioni ora però fuori dalla corsa per i play-off (sono settima e ottava). Entrambe godono di calciatori di qualità: da una parte troviamo una squadra capace di eliminare il Tottenham con Mitrovic, Foket, Coulibaly e Milicevic, dall'altra Ryan, Castagne e lo spagnolo Pozuelo. Si prospetta una gara equilibrata e incerta: sulla carta il Gent sembra avere qualcosa di più, ma sarà il campo a parlare.
AJAX-COPENAGHEN: La mentalità dell'Ajax rimane sempre la stessa: gioventù sempre e comunque per mantenere la tradizione del club. E' per questo che gli olandesi sono apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, ma a "causa" di questo progetto la squadra non riesce ad ottenere risultati in Europa da diverso tempo. E' una squadra ricca di talenti cristallini che tra qualche anno faranno un figurone in qualche top club europeo, ma l'obiettivo del tecnico Bosz è quello di arrivare il più lontano possibile. L'avversario non è impossibile: si tratta del Copenaghen, squadra che non è riuscita a qualificarsi agli ottavi di Champions League per soli due punti. All'interno della rosa spicca qualche nazionale danese, ma per il resto è una squadra che non dispone di elementi in grado di fare la differenza. Cornelius è il simbolo dell'attacco, mentre il reparto difensivo gode del roccioso Okore e di due laterali propositivi come Ankersen e Augustinsson. In mediana occhio al giovane Keita, ivoriano classe '97.