L'Europa League riparte, e riparte molto bene per l'Italia. Dopo la sconfitta di ieri sera per il Napoli in Champions, infatti, arriva una grande gioia per le squadre nostrane in ambito internazionale: la Fiorentina passa al Borussia-Park (casa del Monchengladbach) per 0-1 con la firma di Bernardeschi. Una punizione magica, "alla Messi ", volendo esagerare, a firmare un successo esterno importantissimo in chiave passaggio del turno agli ottavi, senza nemmeno un'enorme prova dei viola: tanta solidità difensiva (grandi prove per Rodriguez e Astori), gestione della sfera e un po' di fortuna unita a un grosso talento, sempre più evidente, quello del numero 10. I tedeschi sicuramente avranno da recriminare con la dea bendata, avendo fallito principalmente nel primo tempo tantissime chances per andare in vantaggio. Di seguito, il racconto del match.
Hecking punta su un solido 4-4-2 all'inizio della gara. A difendere il portiere Sommer ci sono Jantschke, Christensen, Vestergaard e Wendt. Sulla linea mediana agiscono larghi Herrmann e Johnson, in mezzo tutta la qualità di Kramer e Dahoud. In attacco, in appoggio a Stindl agisce Thorgan Hazard.
La risposta di Paulo Sousa è schematizzata con un 3-4-2-1. Tatarusanu fra i pali. Carlos Sanchez, Rodriguez ed Astori formano il comparto difensivo. I tornanti sono Tello e Maxi Olivera, in mezzo duo Badelj-Vecino. Sulla trequarti, Bernardeschi e Borja Valero supportano Kalinic, che agisce da prima punta.
I tedeschi si muovono meglio in avvio, e con rapidi scambi trovano qualche volta gli spazi concessi da una retroguardia viola troppo passiva: la prima conclusione, non troppo pericolosa, la tenta Dahoud col mancino dopo un corner battuto rasoterra: il suo tiro da fuori termina alto. Al 14esimo c'è invece una grande chance per Herrmann, che in area riceve fra le linee appoggiando ad Hazard, che a tu-per-tu con Tatarusanu preferisce appoggiare di suola nuovamente verso il suo servitore, che calcia: il portiere rumeno si distende e salva i suoi. Wendt qualche secondo dopo crossa dentro e provoca un altro brivido ai tifosi ospiti con un traversone pericoloso che viene respinto a fatica da Maxi Olivera, che rischia anche di comminare ai padroni di casa un penalty nella situazione (nessun fischio, comunque).
Piano piano però le qualità degli italiani sembrano venire fuori: sempre più personalità nel gestire le combinazioni palla al piede. Il tutto si concretizza nella buona chance per Vecino, uno col piede sempre caldo: la sua botta termina larga non di molto. Poi però un paio di enormi brividi: Stindl prima, al 40esimo, ccalcia un rigore in movimento spedendo alta la sfera servitagli dalla destra.
Sulla stessa corsia si sviluppa l'azione che porta al taglio Hazard su un cross: il belga trova soltanto il palo, poi ancora il tedesco che già si era divorato un occasione non inquadra lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: Bernardeschi, che oggi festeggia il suo 23 esimo compleanno, guadagna e calcia una punizione forte sul primo palo. La sfera è all'incrocio, Sommer non la vede partire ed è impotente: a 2' dal termine della prima frazione il numero 10 porta avanti i suoi.
L'atteggiamento dei teutonici anche nella ripresa è tutt'altro che negativo sotto il piano del gioco. La gara perciò, anche se su ritmi non altissimi, vive di folate che regalano alcune emozioni: un errore di Gonzalo Rodriguez su un cross apparentemente di semplice lettura dalla corsia destra concedono, in area, la possibilità di controllo e tiro a Johnson che non ci pensa due volte, spedendo la sfera però oltre il secondo palo.
Passano 120 secondi, siamo al 63esimo, quando c'è la reazione del team in trasferta con la giocata di Borja Valero che taglia coi tempi giusti sull'ultimo cross della partita di Bernardeschi (che poi esce per far spazio a Cristoforo), non trovando però nemmeno lui lo specchio della porta. Il cronometro segna 69' quando Wendt si propone in azione personale andando anche al tiro appena entrato negli ultimi 16 metri: tentativo largo, idealmente rasoterra a sorprendere Tatarusanu, concretamente a regalare al rumeno un rinvio dal fondo.
Nel finale cala la lucidità dei viola, che smettono di ripartire al netto della qualità degli avversari. Siamo intorno all'80esimo quando c'è un'altra possibilità di pareggio: Hahn, uno dei neo-entrati, ci prova con un diagonale interessante che però viene sterilizzato in corner. Anche Cristoforo ha la sua possibilità poco dopo, con una conclusione da fuori dopo una giocata estemporanea: Sommer gli dice di no con una parata sicura. La qualità degli italiani, comunque, è abbastanza per tenere il possesso palla nel finale senza concedere altre occasioni: il risultato finale è di 0-1.