L'Arsenal, dopo due sconfitte consecutive, rialza la testa: nella gara inaugurale della 25esima giornata di Premier League, i Gunners ritornano alla vittoria. All'Emirates è decisiva una doppietta di Alexis Sanchez per stendere un Hull City volenteroso, ma sfortunato.
Ancora emergenza a centrocampo per l'Arsenal. Hull con 6 nuovi acquisti in campo.
Wenger cambia poco rispetto all'undici abbattuto a Stamford Bridge. Recupera Bellerin per la fascia destra, a sinistra Gibbs è invece preferito a Monreal. Confermata la mediana improvvisata con Chamberlain, davanti c'è Sanchez, con Giroud inizialmente in panchina - insieme a Lucas Perez e Welbeck. Risponde Marco Silva con la conferma, per nove undicesimi, della squadra vincente contro il Liverpool. Gli unici cambi sono in avanti: Markovic e Niasse prendono il posto di Evandro e Abel Hernandez.
Alla partenza a tuono dei padroni di casa, con un paio di iniziative più che interessanti sventate dalla difesa Tigers, corrisponde una reazione ospite, soprattutto in contropiede con la velocità degli esterni. La prima conclusione nello specchio è di Niasse, un'incornata su splendido cross d'esterno di Grosicki, messa in angolo da Cech. Al quarto d'ora risponde l'Arsenal, con una splendida triangolazione in area tra Bellerin e Chamberlain, lo spagnolo è però impreciso. Neanche un giro d'orologio dopo è Sanchez a mancare i pali di un nonnulla. Le occasioni di marca Gunners non intimoriscono l'Hull, che continua nel pressing a tutto campo per ostacolare il giropalla avversario, subendo però l'ottima verve degli avanti di Wenger (ancora in tribuna per squalifica).
Lo scorrere dei minuti vede Ozil salire in cattedra, ispirando e tentando anhe di concludere al 25', un mancino volante complicatissimo che termina alto. L'occasione è la prima di una lunga serie: più di una volta i londinesi vedono le proprie battute verso la porta spegnersi sugli avversari, che si immolano a difesa dello specchio. Ci vuole un po' di fortuna - e una mezza svista di Clattenburg - per sbloccare la gara: un'azione convulsa, con salvataggio sulla linea di Maguire su battuta di Gibbs, si risolve con il tocco sotto porta di Sanchez. Il cileno calcia da pochi passi, la palla sbatte su Jakupovic e poi sul braccio (largo) del numero sette, per poi terminare in rete. Il tocco è tanto influente quanto involontario, l'arbitro indica però con sicurezza il centrocampo, decretando l'1-0 Arsenal al 34'.
I ritmi calano leggermente negli ultimi minuti di primo tempo, per poi risalire in avvio di ripresa: i Gunners, come nella frazione d'apertura, partono meglio con ottime iniziative, ma al 51' ci vogliono le mani di Cech per salvare il bel destro da dentro l'area di Niasse. Sale anche il nervosismo oltre all'intensità, Maguire e Walcott non stringono amicizia, poi viene ammonito anche Gibbs (rischiando anche il rosso). Prova Ozil a riportare la calma con le sue giocate: di tacco, in piena area, arma il destro dal limite di Iwobi, che sfiora solo l'incrocio dei pali.
Dopo il quarto d'ora iniziale, la gara entra in una fase abbastanza di stanca, dove le difese hanno la meglio sugli attacchi e le emozioni latitano abbastanza. L'Hull tenta di reagire, producendo un colpo di testa innocuo di Markovic. Ci (ri)prova anche Niasse su azione da corner, non inquadrando lo specchio.
Bould si gioca le ultime carte con Welbeck e Lucas Perez, tentando di avere maggiore velocità e freschezza in avanti. Dopo qualche minuto in affanno, l'Arsenal riparte con Sanchez e, nel primo di recupero, la difesa Tiger sbanda: Clucas è costretto a parare sulla linea un colpo di testa di Lucas Perez, rimediando il rosso, stavolta ineccepibile, e regalando il rigore ad Alexis Sanchez; il cileno ringrazia, incrocia e fissa il 2-0 finale.
I Gunners ritrovano dunque i tre punti, agganciando il Tottenham a quota 50, momentaneamente al secondo posto. Resta invece ancorato in zona retrocessione un Hull City che esce sì sconfitto, ma conscio di avere tutte le carte in regola per mantenere la categoria.