Ci sono pochi Paesi in cui il calcio è considerabile un'istituzione alla pari di quello inglese. Il football, d'altronde, l'hanno inventato loro: per questo sono così legati alle loro tradizioni che, un tempo, li rendevano padroni di uno sport che oggi si è diffuso in tutto il mondo. La Premier League si è evoluta, ma lasciando dei chiari paletti di rispetto verso ciò che è stato del - al momento - miglior campionato al mondo; uno di vuole che le fasi successive ai 32esimi dell'FA Cup si giochino durante i weekend e non in settimana, per metterle alla pari con la competizione massima che, ovviamente, si ferma.
E in questo sabato abbiamo assistito nuovamente al realizzarsi delle particolari condizioni sopracitate perchè c'erano da giocare - e ci sono, visto che il quadro si chiuderà soltanto nella giornata di domani - i 16esimi. Nei due anticipi avevamo già avuto due discrete sorprese: prima i campioni d'Inghilterra del Leicester si erano fermati col Derby County, ed oggi il Liverpool è stato sbattuto fuori dal modesto Wolverhampton, fra l'altro giocando in casa. Vediamo dunque come se la sono cavate le squadre - in particolare le big - impegnate dalle ore 16. Totale? 10 partite, 30 gol!
Chelsea 4-0 Brentford (min. 14 Willian, min. 21 Pedro, min. 69 Ivanovic, min. 82 Batshuayi rig.)
Tutto facile per la truppa di Antonio Conte che passa in vantaggio - dopo la prima chance capitata a Pedro che però calcia alto - con il destro dal limite di Willian che si insacca all'incrocio. Il raddoppio viene servito da Pedro poco dopo, soltanto al 21esimo: azione meravigliosa di squadra conclusa dallo spagnolo che infila Bentley e raddoppia. Chance in serie per Loftus-Cheek nella prima parte di gara, in mezzo viene anche annullato un gol a 12' dal duplice fischio a Batshuayi per fuorigioco. Primi 45' a senso unico è dir poco.
Non è davvero giornata per il talento di Loftus-Cheek: la conferma arriva al 58esimo, quando il trequartista per una volta non sbaglia la scelta di conclusione ma spedisce la palla sulla traversa, con una dose incredibile di sfortuna. Gli ospiti quasi rientrano in gara, non essendo affondati definitivamente, quando il cronometro dice 63': Yennaris nell'area piccola ha la chance di fare 2-1 ma trova uno strepitoso Begovic a negargli la gioia. Sale in cattedra per evitare ulteriori rischi Ivanovic: la sua conclusione dopo uno splendido filtrante sorprende Bentley e pone una pietra tombale sul duello. Un penalty nel finale regala una gioia anche al buon Batshuayi, che lo realizza perfettamente.
Crystal Palace 0-3 Manchester City (min. 43 Sterling, min. 71 Sané, min. 90 + 3 Yaya Touré)
Match da Premier a Londra sponda Palace, dove vanno i Citizens che dominano sin dalle prime battute del match. Prima occasione per David Silva che trova però sulla sfera scodellata da Touré le mani di Hennessey; stessa sorte per Sterling, che non la sblocca al 16esimo dopo una bella azione corale. Poco oltre la mezz'ora si propongono offensivamente i padroni di casa: il colpo di testa di Benteke è però alto di poco sopra la traversa. Caballero provvidenziale nel negare il gol a Tomkins sugli sviluppi di un corner poco dopo; è così che si apre la strada al gol di Sterling, servito alla grande dal debuttante Gabriel Jesus: l'inglese batte Hennessey nell'uno-contro-uno e porta avanti i suoi.
Grande protagonista di oggi l'esterno inglese già marcatore: al 51esimo con uno splendido colpo di tacco trova soltanto il palo a negargli la doppietta personale. Stessa sorte per il tiro di Delph di poco dopo: c'è Hennessey a dirgli di no. Dalla distanza ci prova Ledley al 62esimo: la sua idea è buona, la sua esecuzione larga. Consideriamo la gara chiusa dal passaggio di David Silva al minuto 71: la conseguente realizzazione di Sané nell'angolo basso più lontano è soltanto un contorno. Anzi: menzione d'onore anche per un altro campione, Yaya Touré, che con uno splendido calcio di punizione chiude con classe e potenza la gara, fissando un rotondo 0-3.
Tottenham 4-3 Wycombe (min. 23 Hayes, min. 36 rig. Hayes, min. 60 Son, min. 64 Janssen rig., min. 84 Thompson, min. 90 + 7 Son)
Incredibile a White Hart Lane, con un pazzo Tottenham. I londinesi rischiano tanto dopo neanche un minuto (sponda di Akinfenwa per Hayes, il tiro di quest'ultimo va sulla traversa), ma non subiscono nulla di concreto; al 18esimo anzi quasi vanno in vantaggio sull'errore del portiere Blackman che concede a Son una chance, ma il giapponese spara largo. Un'uscita pazza su un corner di Vorm al 23esimo, però, concede il vantaggio agli ospiti: il tocco di Onomah trova la conclusione al volo in girata sul secondo palo di Hayes, che vale lo 0-1. Son (fermato da Blackman nell'uno-contro-uno prima, poi con un tiro dal limite alto) e Trippier (di testa, largo) sprecano le occasioni per il pari: è così che arriva un rigore per gli ospiti, che lo trasformano ancora con Hayes e chiudono il primo tempo sullo 0-2.
Nella seconda frazione l'ingresso di Janssen cambia il volto dell'attacco dei padroni di casa, che fino a quel momento avevano ottenuto un dominio sterile senza concretizzare la marea di occasioni avute. Però a iniziare la rimonta è Son, che segna sugli sviluppi di un corner trovando una conclusione difficile da un angolo complicatissimo. Poi proprio il centravanti olandese si guadagna e trasforma il rigore: siamo soltanto al 64esimo, adesso gli Spurs sono più vivi che mai. L'infortunio di Trippier e i cambi esauriti degli ospitanti fanno in modo che il ritmo dei calciatori del Tottenham, rimasti in 10, si abbassi di molto. Tanto che gli ospiti si ripropongono in avanti e anzi, con un cross dalla sinistra, sfruttano i centimetri di Thompson che all'83esimo sembra chiudere una gara che, in realtà, è infinita: l'orgoglio dei padroni di casa prevale con la rete di un altro dei neo-entrati, Alli, che si improvvisa centravanti sulla battuta aerea di Dembelé e mette a segno la deviazione decisiva. Non è finita, perchè se una squadra è folle lo è fino in fondo: ecco perchè al settimo minuto di recupero Son ha tutta la freschezza di fare un 1-2 al limite con Janssen e mettere la parola fine a questo spettacolare incontro.