È il momento. Dopo quasi 44 anni, il record di marcature con la maglia del Manchester United, di proprietà di sua maestà Sir Bobby Charlton, è battuto. Sull'altare, il giocatore più rappresentativo, non solo dei Red Devils, ma di tutto il calcio inglese: Wayne Rooney. Lo scenario non è il più suggestivo possibile, il bet365 Stadium di Stoke-on-Trent, ed il calcio di punizione vincente serve allo United per evitare la sconfitta al 94’. Ma l’unica cosa che conta è che il pallone calciato da Rooney entri in rete, per la 250esima volta.
Sir Bobby si è fermato a 249, in 17 anni di carriera a Old Trafford. Dal 1956, anno del debutto in prima squadra, Charlton è sceso in campo 758 volte con quella maglia, guidando la squadra, insieme a Law e Best, la Santa Trinità, alla vittoria di 3 campionati inglesi, 1 FA Cup, 4 Charity Shields e della Coppa dei Campioni del 1968, alla quale ha contribuito con 2 goal in finale contro il Benfica di Eusebio. Non solo gioie però nella carriera di Charlton: dieci anni prima della vittoria in Europa, si verificò l’evento che rimase indelebile nella memoria di tutti gli appassionati di calcio, il disastro aereo di Monaco di Baviera, nel quale persero la vita 8 compagni di squadra oltre a membri dello staff e giornalisti.
Wayne Rooney viene acquistato dal Manchester United nell’agosto 2004, versando oltre 30 milioni di euro all’Everton. La prima presenza avviene nel match di Champions League il 28 settembre a Old Trafford, contro il Fenerbahce, in cui Wazza segna 3 reti diventando il più giovane calciatore a realizzare tale impresa, a 19 anni non ancora compiuti. In totale sono 17 i goal stagionali, ma nessun titolo. Per alzare il primo trofeo deve aspettare la seconda stagione, con la League Cup vinta in finale contro il Wigan, in cui segna una doppietta. Il terzo anno è quello della prima Premier League conquistata dopo 4 stagioni, mentre in quello successivo indossa la maglia numero 10 e guida lo United al titolo di Campione d’Europa. In dicembre decide la finale del Mondiale per Club contro l’LDU di Quito e viene nominato miglior giocatore del torneo. Nella stagione 2009-10 i suoi 26 goal non bastano per vincere la quarta Premier consecutiva, ma gli viene assegnato il titolo di miglior calciatore del campionato.
Il 3 aprile 2011 segna il goal numero 100 in Premier League; qualche mese più tardi, in agosto, segna la 150esima rete in maglia Red Devil. Altro record raggiunto nella stagione 11-12, le 350 presenze con lo United. Stagione conclusa con un finale thrilling che dà poi il titolo ai cugini del Manchester City, grazie al goal di Aguero contro il QPR in pieno recupero. La stagione 12-13 è l’ultima di Sir Alex Ferguson dopo 27 anni sulla panchina dei Red Devils. 20esimo titolo della storia del club e nona stagione consecutiva in doppia cifra per Rooney.
L’arrivo del nuovo manager David Moyes porta la squadra al settimo posto finale in campionato. Wazza è molto vicino alla cessione in estate, ma poi si rivela l’uomo in più nella stagione disastrosa: capocannoniere di squadra con 19 goal e miglior assist man con 20 assistenze. Nel Boxing Day segna all’Hull City il suo 150esimo goal in Premier League, diventando il secondo giocatore – dopo Henry con l’Arsenal – a raggiungere tale cifra con la stessa maglia. Nella stagione 14-15, con l’addio di Vidic, Rooney diventa il capitano sotto la guida di Van Gaal. Le prestazioni sono sempre faticose. Pur di aiutare la squadra, Rooney si rende disponibile ad una evoluzione del suo ruolo: infatti molto spesso viene schierato da mediano, dimostrando anche ottime doti di impostazione.
La stagione 15-16 è ancora deludente per il gruppo ma non per Rooney, perlomeno sul piano delle statistiche: il 2 gennaio 2016 segna il goal 188 in Premier League superando Andy Cole al secondo posto assoluto, dietro solo ad Alan Shearer, ed il 238esimo con la maglia dello United, scavalcando Denis Law e mettendosi all’inseguimento di Charlton.
Inseguimento concluso in questo inizio di 2017. Contro il Reading in FA Cup arriva il 249esimo, come Charlton, e contro lo Stoke City il goal n.250, che permette a Wayne Rooney di guardare tutti dall’alto in questa speciale classifica. A dare ancora più valore è il numero di partite necessarie per raggiungere tale obiettivo: 546, oltre 200 in meno del leggendario Sir. Lo stesso Charlton si congratula di persona al termine della partita, scendendo negli spogliatoi. Come sempre al seguito della squadra, vista la grande correttezza e sportività dimostrate in tutto l’arco della sua carriera, sarà stato sicuramente il primo ad esultare vedendo quel pallone insaccarsi.