Le scatole, rigorosamente Reds, da scartare sotto il Sir Alex Ferguson Stand, andranno a rievocare ricordi sopiti dal tempo, nascosti nel cuore e nei cassetti sbagliati della memoria: quelli delle delusioni.
Nel giorno più atteso dell'anno, il famigerato Boxing Day, Old Trafford si appresta ad accogliere il Sunderland terz'ultimo della classe; il Sunderland del piccolo Bradley Lowery e Jermain Defoe; soprattutto il Sunderland di David Moyes.
The Chosen One, - così era stato ribattezzato lo scozzese quando fu scelto dallo stesso Ferguson come suo successore - non ha lasciato il segno nel Teatro più prestigioso, quello dove i sogni diventano realtà. Ora, dopo l'inutile tentativo messo in atto da LvG, quella poltrona rialzata sul prato spetta allo Spcial One, non uno qualsiasi, non uno banale.
José Mourinho, con modi e metodi singolari, è entrato a piedi uniti nell'universo United, cercando di imporre fin dal primo istante la sua legge: quella del più forte. I risultati però, stavolta non hanno certificato la fama dello Special, - o Happy, se preferite - vittima di una partenza lenta in Premier e di una qualificazione ai sedicesimi di Europa League più faticosa del previsto.
Il dicembre dei Red Devils però, sembra aver inviato segnali incoraggianti ai tifosi del Diavolo: lo United arriva al Boxing Day - il primo dell'era Mourinho sulla panca di Old Trafford - forte di un tris di successi consecutivi che hanno permesso di ricucire in parte lo strappo con la zona Champions League, obiettivo minimo della stagione. L'Arsenal dell'odiato Wenger è distante quattro punti appena; il secondo posto di proprietà Guardiolista, a sette lunghezze.
La stagione è ancora lunghissima, e Mou, Maestro infallibile del periodo natalizio, conta di sfruttare al massimo questo tour de force per ricucire definitivamente lo strappo con il vertice - Chelsea escluso.
Il pedigree del portoghese di Setubal, nel Boxing Day è incoraggiante; quello dello United, più che confortante: i Red Devils infatti, sono il club che ha ottenuto per più volte i tre punti in un match giocato al giorno di Santo Stefano, 18 per l'esattezza.
Dall'altra parte però, a guidare la riscossa dei Black Cats c'è un uomo, forse immortale, - certamente eroe dei due mondi - che di gol e di Boxing Day se ne intende come pochi: Jermain Defoe alla soglia dei 34 anni è uno dei calciatori più decisivi della Premier League. Il Sunderland, grazie ai gol dell'ex stella degli Spurs, sta cercando di tirarsi via da una posizione di classifica assolutamente difficile. Defoe, che in questa stagione ha oltrepassato anche le 150 reti in Premier League, è uno specialista del 26 dicembre: sono 6 i gol messi a referto dall'ex Toronto nel giorno delle scatole - record tra i calciatori ancora in attività. Solo Robbie Fowler ha fatto meglio, timbrando per 9 volte il cartellino nel Boxing Day di Premier.
In Defoe, soprattutto in Defoe, sono riposte le chances dei tifosi del Sunderland e del piccolo Bradley Lowery, certamente impegnato a scartare i tanti regali che, materialmente e non, il mondo intero sta inviando al meraviglioso tifoso Black Cat.
Nella conferenza stampa andata in scena alla vigilia di Natale, José Mournho ha confermato che i problemi fisici di Luke Shaw stanno per abbandonarlo. Il terzino inglese è quasi pronto per rientrare, ma nel Boxing Day, il biondo ex Saints sarà ancora in tribuna a tifare per i compagni.
Mou ha confermato che i suoi ragazzi stanno attraversando un buon momento di forma, e che senza troppi infortuni, il suo Team può sen'altro risalire la china. Gli uomini della provvidenza, sin qui sono stati senz'altro Paul Pogba e Zlatan Ibrahimovic. I due crack, entrambi alla prima apparizione nel giorno di Santo Stefano, stanno trascinando lo United a suon di gol e assist. Un dato, - che ha dell'incredibile - racconta quanto sia spietato un calciatore come Zlatan Ibrahimovic: dall'inizio di novembre ad oggi, Ibra ha messo a segno sette reti a fronte di otto conclusioni in porta. Una statistica pazzesca, che spiega quanto sia decisivo un 35 enne ancora nel pieno delle forze come lo svedese.
Natualmente, Ibra sarà il terminale offensivo nel 4-2-3-1 disegnato da José Mourinho, stuzziacato anche dall'idea di un più pragmatico 4-1-4-1. Alle spalle del gigante svedese, è bagarre aperta per i tre posti a disposizione: Rooney sembra certo della titolarità, mentre sono in ascesa le quotazioni di Lingard. Possibile, anche l'impiego in una posizione più avanzata per Paul Pogba, provato da Mou anche come trequartista.
Il Polpo comunque, giocherà in ogni caso: a centrocampo, accanto a Carrick potrebbe posizionarsi uno tra lo stesso francese ed Herrera - i due sono anche interscambiabili tra la mediana e la trequarti. In caso contrario, la scelta, come terzo trequartista, andrebbe a ricadere su Martial o Rashford, arretrando con estrema certezza il raggio d'azione dell'ex Juve.
In difesa, Shaw non è ancora pronto, dunque è probabile che sugli esterni tocchi al nostro Darmian e ad Antonio Valencia. La coppia centrale, che agirà davanti a De Gea sarà composta da Jones e Rojo (Smalling infatti, è pronto, ma Mourinho sembra intenzionato a non rischiarlo).
MANCHESTER UNITED: (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Jones, Rojo, Darmian; Pogba, Carrick; Lingard, Rooney, Martial; Ibrahimovic. All. Mourinho.
Se lo United è reduce da tre successi consecutivi e da un record casalingo di due vittorie nelle ultime due gare con i Balck Cats, gli ospiti, vittoriosi solo tre volte in Premier contro i Devils, stanno cercando di dare continuità di risultati ad una stagione sin qui altalenante. Nelle ultime cinque sfide, ad esempio, sono arrivate due vittorie e tre sconfitte.
Risultati che nel complesso hanno evidenziato un certo miglioramento, ma che non possono di certo far rilassare Moyes, sempre messo in discussione da società e tifosi. Con il Chelsea di Conte, la squadra ha disputato un match ai limiti della perfezione, inchinandosi solamente alla giocata di Fabregas e ai guantoni miracolosi di Courtois. Con Watford e Leicester invece, ha brillato la stella del solito Defoe, uomo della provvidenza, al quale si affida Moyes anche per la trasferta nel nord ovest dell'Inghilterra.
Sul tavolo da biliardo dell'Old Trafford, è molto probabile che il Sunderland si schieri con l'ormai classico 5-4-1, modulo adottato da un Moyes alla continua ricerca del giusto equilibrio nelle gare in trasferta.
Tantissimi gli assenti in casa Black Cats: Januzaj è ineleggibile perché in prestito dai Red Devils. Come lui, out anche Cattlemore, Kirchhoff e Watamore. Assenti anche McNair, Manquillo e Pienaar. Dunque, formazione da ridisegnare, con Pickford a proteggere i pali. Love, Van Aanholt, Djilobodji e Kone e il grande ex O'Shea comporranno la difesa a cinque; Denayer e Ndong saranno i due centrali di centrocampo, con. Fabio Borini spostato sulla fascia per sfruttare le sue doti da centometrista, e Anichebe, alle spalle del pericolo numero uno, Defoe.
SUNDERLAND: (5-4-1): Pickford; B.Jones, L.Kone, O'Shea, Djilobodji, Van Aanholt; Anichebe, Denayer, I.D.Ndong, Borini; Defoe. All. Moyes.