L'Hoffenheim raccoglie il proprio quindicesimo risultato utile in Bundesliga, mantenendo l'imbattibilità e muovendo ancora la classifica, ma questa volta si porta fuori dalla Rhein-Neckar-Arena qualche rimpianto di troppo. Finisce infatti 2-2 la partita contro il Borussia Dortmund: i gialloneri si mostrano capaci di riagganciare una partita che sembrava persa dopo il disastro di Reus, espulso al 41', e una difesa assolutamente inguardabile. L'ancora di salvataggio è Ousmane Dembelé, autore di due assist decisivi e unico con idee e spunti.
I padroni di casa recuperano Demirbay dopo un'assenza di quattro giornate, rimettendolo in mezzo al campo con Rudy e Amiri; parte dalla panchina invece Kramaric, c'è Uth ad affiancare Wagner. Risponde Tuchel con la classica formazione ultra-offensiva, con i quattro trequartisti alle spalle di Aubameyang e il solo Weigl a centrocampo. Dieci assenze per il BVB, ma la rosa lunga permette di non patirne eccessivamente il peso.
Pronti-via ed è subito disastro difensivo giallonero: una banale palla in profondità di Hubner non viene letta dalla difesa, permettendo a Uth di trovarsi di fronte ad un estremamente incerto Weidenfeller, saltandolo agevolmente e battendolo senza grattacapi. L'1-0 sveglia il Dortmund, che reagisce e lo dimostra coi fatti, prima sfiorando il pari con la testa di Schmelzer e poi con un destro largo non di molto di Aubameyang; all'11' arriva il meritato pareggio con Gotze, lesto nell'aprire il piatto e gelare Baumann concludendo un rigore in movimento, "procurato" da un incontenibile Dembelé.
Il gol porta ulteriore fiducia agli ospiti, il pressing degli avanti si rivela efficiente e i padroni di casa faticano ad uscire, ma appena riescono a farlo riescono a capitalizzare. Weidenfeller manda in corner una botta da fuori di Demirbay, ma sul corner Hubner fa la torre per il solito Sandro Wagner, che si mangia fisicamente Bartra e devia sottoporta ripristinando il vantaggio. Questa volta il contraccolpo psicologico è notevole perchè il BVB rallenta e perde incisività, perdendo anche un uomo a quattro dal termine: Reus, già ammonito, ferma maldestramente un contropiede di Uth, finendo sotto la doccia anzitempo. L'inerzia dell'Hoffenheim aumenta, tanto che il solito Wagner deve accontentarsi di lambire il palo con un'incornata in torsione su palla inattiva.
Ancora il centravanti ex Darmstadt si mette in luce in avvio di ripresa, mangiandosi però il 3-1 da pochi passi non riuscendo a concretizzare l'ennesima galoppata sulla destra di uno scatenato Kaderabek. Gol sbagliato, gol subito: Dembelé, il solito Dembelé, lavora un pallone magistrale lanciando in profondità l'altrettanto solito Aubameyang, che taglia davanti a Vogt e con un leggero scavetto gela Baumann. La scena rischia di ripetersi poco dopo, ma il gabonese manca di lucidità e telefona al portiere tedesco, sciupando 40 metri favolosi in slalom del compagno francese. Di nuovo l'ex Rennes prova ad ispirare al 55' e per poco non induce Hubner all'autogol.
Nagelsmann si affida alla freschezza di Atik e Kramaric per avere più gamba, quella che al Dortmund non manca, specialmente in situazioni di transizione offensiva, anche se la pericolosità va scemando dopo l'uscita di Dembelé. La partita si mantiene molto intensa ma perde di qualità, la squadra di Sinsheim arriva alla conclusione un paio di volte ma senza angolare, facilitando la vita a un Weidenfeller in serata no.
Il numero uno è però decisivo a un minuto dal termine, quando si trova al posto giusto al momento giusto, ovvero nella direzione della conclusione di Kramaric da dentro l'area. Di fatto resta questa l'ultima occasione del match, perchè nel recupero la linea da sette uomini su cui si schiaccia il Borussia non concede spazi. Finisce con un pareggio, un 2-2 che accontenta maggiormente l'Hoffenheim, ancora imbattuto, ma anche con qualche rimpianto di troppo per le occasioni mancate. Il Dortmund rischia di scivolare a -10 dal Bayern.