Finisce due a due la sfida “testacoda” tra il Liverpool e il West Ham: un pari che non accontenta nessuno, specialmente i Reds, che vedono allontanarsi la vetta della Premier League, con il Chelsea di Conte a sei lunghezze di distanza, mentre gli Hammers di Bilic si rammaricano per essersi fatti recuperare da Origi nella ripresa, dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale con le reti di Payet e Antonio, non riuscendo a trovare punti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Ora gli Hammers sono quart’ultimi, con un punto in più dello Swansea, mentre la truppa di Klopp si piazza al terzo posto, con trentuno all’attivo.
Klopp si affida al 4-3-3, con Origi leader del reparto avanzato, assieme a Firmino e Manè esterni, spalleggiati da Henderson nel cuore della mediana, affiancato da Wijnaldum e Lallana. Matip e Lovren centrali di difesa, con Clyne e Milner terzini, davanti a Karius tra i pali.
Slaven Bilic dispone il suo West Ham in un 4-2-3-1, affidandosi ad Antonio come punta di riferimento, mentre Payet ed Ayew operano sugli esterni bassi, con Lanzini sulla trequarti a dettare le geometrie. Obiang supporta Noble in mediana, mentre Ogbonna si guadagna la maglia da titolare nel cuore della difesa, coadiuvato da Reid, con Cresswell e Nordtveit sulle fasce, mentre in porta c’è Randolph.
Già al kick-off è il Liverpool a farsi vedere dalle parti di Randolph. Pressione nella metà campo difensiva del West Ham e vantaggio dopo soli cinque minuti di gioco: Manè sull’out sinistro scarica in area, dove Origi non arriva, ma Lallana è lesto nell’insaccare di prima intenzione, firmando l’uno a zero. Il West Ham prova a reagire tre minuti dopo, con Antonio che prova a beffare la difesa dei Reds con un missile di destro, ma Karius si oppone reattivamente e manda la sfera in angolo, sventando il pericolo. I padroni di casa insistono per trovare il raddoppio, ma la difesa di Bilic resiste e prova a pungere con i lanci in profondità per Antonio. Al ventottesimo minuto di gioco, Payet firma il pari con l’ennesima punizione-capolavoro. La truppa di Klopp accusa il colpo, con il West Ham che esce dal guscio e riesce a mettere in difficoltà i Reds e Antonio ribalta il punteggio al 39’, abilissimo nello sfruttare una dormita di Matip e beffare Karius in uscita. Prima dell’intervallo, c’è spazio per un’ultima grande chance del Liverpool, con Matip che trova un colpo di testa su corner, ma la palla si infrange sulla traversa e le due squadre vanno negli spogliatoi sul due a uno ospite.
Di ritorno sul prato dell’Anfield, è subito pari del Liverpool, con Origi che insacca in tap-in sulla ribattuta di Randolph, aiutato dal palo, al minuto 48’. Il pari raggiunto alimenta le speranze dei padroni di casa, che cercano di ribaltare nuovamente la sfida, con le scorribande di un pericolosissimo Winjaldum, che innesca un duello personale con Randolph, ma non riesce a gonfiare la rete. Al settantesimo minuto, grande parata del numero uno ospite, su un tiro di Henderson che finisce sotto l’incrocio, ma Randolph è provvidenziale e toglie le ragnatele dal sette. Nei minuti finali, i Reds provano ad allestire l’assedio, alla ricerca del gol-vittoria, che permetterebbe al Liverpool di non perdere il treno per la vetta del campionato, ma Cresswell e compagni salvano il risultato e finisce due a due il posticipo di Premier League, al termine di una partita pirotecnica.