Si chiude nel peggiore dei modi l’esperienza europea del Sassuolo, sconfitto in casa da un Genk cinico ed oggettivamente meritevole del successo. A causa dei molti cambi, i ragazzi di Di Francesco non mettono in scena una prestazione di spessore, subendo spesso il gioco belga. Avanti con Heynen, i ragazzi di Maes bissano grazie a Trossard, prendendosi così successo e primato del proprio girone.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un 4-3-3 pronto a diventare 3-4-3: davanti a Pegolo, difesa a quattro composta da Lirola, Antei, Cannavaro ed Acerbi, l'insolito terzino che nell'ipotetica linea a tre "spingerebbe" il giovane terzino spagnolo a fare l'esterno. Chiavi del centrocampo in mano a Mazzitelli, protetto ai lati da Adjapong e Missiroli. In qualità di prima punta, confermato Alessandro Matri, sostenuto ai lati da Ragusa ed il giovanissimo Simone Caputo, preferito all'ultimo a Ricci. Confermato, poi, il 4-2-3-1 ospite, con Brabec e Dewaest a protezione di Jackers. Castagne e Walsh i terzini, pronti a sovrapporsi agli esterni Trossard e Bailey. Nella zona centrale del campo spazio ad Heynen e Ndidi, mentre è Karelis il trequartista scelto da Maes per sostenere l'unica punta Samatta.
Gara subito molto pimpante da parte delle due formazioni, con Sassuolo e Genk pronte a battagliare colpo su colpo, generando subito un numero importante di occasioni. Al 3' subito Karelis pericoloso, il cui piatto si spegne a lato da buona posizione. Ottimo, comunque, il fraseggio degli ospiti, praticamente bravi a creare impegnando tre soli uomini: Bailey, Karelis e Samatta. Due minuti dopo si mette invece in evidenza Lirola, il cui tiro dal limite sfiora la traversa. Con il passare dei minuti, l'effetto iniziale inevitabilmente scema, generando una fase più di stallo che comunque non scivola nella noia. All'8' è Acerbi ad intervenire prima su Castagne e poi su Ndidi, cinque minuti dopo il difensore di casa viene invece superato da Bailey, il cui tiro non trova però fortuna, spegnendosi in corner dopo la deviazione del difensore numero 15.
Nonostante le buone intenzioni, i ragazzi di Di Francesco perdono pian piano terreno rispetto ai belga, maggiormente abili nel fraseggio e più abituati a giocare in Europa. I molti cambi optati dal tecnico, inoltre, non aiutano il Sassuolo, spesso zoppicante al momento di proporre qualche trama offensiva. Al minuto numero ventidue è ancora pericolosissimo Samatta, che in area manda fuori un ottimo cross servitogli dallo scatenato Bailey, vera e propria spina nel fianco dell'out destro. Alla mezz'ora ancora indemoniato il giamaicano, che recupera palla e crossa al centro, costringendo la difesa a respingere. Il tentativo di spazzare favorisce però Ndidi, che da ottima posizione si ritrova il pallone sui piedi e non ci pensa due volte a tirare, trovando però la respinta di Antei. Succede poco altro, nel primo tempo, che si conclude dopo un solo minuto aggiuntivo.
La seconda frazione continua a correre sui binari visti nel primo tempo: a fare la gara, infatti, sono i ragazzi del Genk, pericolosi al 49' con Samatta, che a botta sicura trova ancora la decisa deviazione di Antei. Sei minuti dopo ci prova invece Pellegrini, che guadagna un corner contrastandosi con Castagne. Il tentativo neroverde è però solo una tenue fiammella, rispetto al fuoco belga, con il Genk in vantaggio al 58' e dopo tanto attaccare. Autore della rete, Heynen, imbeccato ottimamente da Samatta. Davanti la porta, il giovane '97 non sbaglia, piazzando la palla nell'angolino destro. Il buon momento degli ospiti mette alle corde il Sassuolo, salvato al 62' da Pegolo, davvero miracoloso nel dire di no a Karenis dalla stessa posizione dove si era concretizzato il primo gol.
L'intervento del portiere ex Siena anima il Sassuolo, che lentamente imbastisce un numero importante di manovre potenzialmente pericolose. Dopo una fase di stallo, al 74' ci prova Mazzitelli, che di testa non riesce ad angolare praticamente da pochi passi. Due minuti dopo ancora in evidenza il centrocampista di casa, il cui tiro di prima intenzione si stampa sulla traversa a Jackers praticamente battuto. Quando si sbaglia troppo, però, si irrita la Dea Bendata, che capricciosa scombussola le carte ed inverte l'ordine delle cose. Punendo massimamente il Sassuolo, infatti, la sorte aiuta invece il Genk, che all'80' pareggia grazie ad un colpo di testa di Trossardi, servito sulla fascia da Karelis. La marcatura subita addormenta anticipatamente la gara, con il Sassuolo pronto a tirare i remi in barca negli ultimi scampoli di partita. Migliore in campo per i padroni di casa, Bailey. Per gli ospiti in evidenza Acerbi.