Si conclude un altro matchday di Premier League: Oltremanica, oggi, si svolgeva uno dei grandi classici fra Manchester United e West Ham, ed è terminato sul risultato di 1-1, dopo le reti nei primi 20 minuti di Sakho ed Ibrahimovic. Ma il grande protagonista è stato un altro: il suo nome è Randolph e, ad inizio stagione, sarebbe dovuto essere il secondo dell'altro portiere degli Hammers, Adriàn. Oggi invece è sempre più il goalkeeper titolare della sua squadra, e, se dovessimo basarci sulla prestazione di oggi, potremmo tranquillamente dire che il posto è più che meritato. Un punto guadagnato con almeno 5 interventi straordinari per lui a sventare, per una volta, la grande produzione di gioco dei Devils. Così i londinesi fanno un passo di più nella loro battaglia salvezza, mentre i rossi perdono altro terreno rispetto alle prime 5. Di seguito il racconto del match.
Josè Mourinho non cambia il suo diktat: 4-2-3-1. In porta De Gea, difeso da Valencia, Jones, Rojo e Darmian. In mediana Pogba è affiancato da Ander Herrera. In attacco dietro all'unica punta Ibrahimovic svariano Rashford, Mata e Lingard, solo panchina per Mkhitaryan e Rooney.
La risposta di Bilic si manifesta in un 3-4-2-1; fra i pali, Randolph vince il ballottaggio con Adriàn. In difesa Collins e Ogbonna assieme all'adattato Kouyaté. Linea di centrocampo composta dagli esterni Antonio e Cresswell e le due mezzali Noble e Obiang. Lanzini e Payet si muovono attorno al centravanti Sakho in avanti.
Pronti-via i Devils sono già sotto: il cross di Payet dopo un calcio da fermo sulla sinistra trova lo stacco di Sakho al centro dell'area, isolato dalla marcatura iniziale di Ibrahimovic, che vale il vantaggio dopo meno di 120 secondi. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere più di tanto: siamo al quarto d'ora e Mata entra in area ed immediatamente prova a tirare a giro verso il palo lontano, trovando però il facile intervento del portiere avversario. Ma il pari giunge al 21esimo: Pogba si inventa dalla trequarti un lancio in profondità per il taglio di Ibrahimovic che, sempre di testa, si fa perdonare rispetto all'errore commesso in precedenza e la piazza dritto per dritto nella porta "difesa" da Randolph. Al 28esimo, in seguito ad un'ammonizione per simulazione (corretta) ai danni di Pogba, le proteste dell'allenatore degli ospitanti Mourinho vengono considerate eccessive dall'arbitro Moss che decide di allontanarlo.
Torniamo in campo al giro d'orologio numero 34, quando Lingard ha una bella possibilità sottoporta dopo la sponda di Ibrahimovic nell'area piccola ma l'equilibrio precario non consente un impatto ottimale all'esterno inglese, che la spedisce alta. Un gran matchpoint al 36esimo capita a Rashford: l'inglese, lanciato all'uno-contro-uno con Randolph, si fa ipnotizzare dal portiere nonostante cerchi di angolare la sfera verso il palo lontano. Una grande chance sprecata. Altro flash del primo tempo sempre per Ibra, che con la sua forza fisica svetta sul secondo palo ma la spedisce larga sul fondo. Ancora United nel finale: l'attaccante svedese protagonista in chiave assist questa volta, innescando Lingard che tira sul primo palo defilato sulla destra, potente ma raggiungibile per uno straordinario intervento del portiere avversario che mantiene l'1-1 al termine dei primi 45'.
Seconda frazione su ritmi un po' più bassi rispetto al primo, ma che regala alcune folate di spettacolo: gli Hammers protagonisti dopo 10 minuti di un bis di chances da palla inattiva. La prima per Payet che da 35 metri di distanza, molto defilato sulla destra, è l'unico calciatore del campionato che può permettersi di calciare direttamente verso la porta: la sua conclusione prende un giro clamoroso e De Gea, fra velocità d'esecuzione e paura, la mette in corner. Proprio nel calcio d'angolo che segue il cross dello stesso esterno francese arriva sul secondo palo trova la capocciata di Antonio la quale, vista l'uscita completamente a vuoto del portiere avversario, basterebbe di un tocco per trasformarsi in gol: qualcuno la colpisce, ma si tratta di un calciatore dello United che riesce a liberare.
Entriamo nella fase finale della gara con il tiro a giro del subentrato Rooney che segue la verticalizzazione di Darmian e la sponda a un tocco di Ibrahimovic: la sfera, rasoterra, è troppo centrale e lascia una possibilità d'intervento, sfruttata bene da Randolph, con discreta eleganza. 6 minuti più tardi, al 74esimo, il controllo e destro immediato da parte di Lingard, dopo la conclusione di Mkhitaryan (entrato al posto di Mata) murata, è comunque centrale e gestita dal portiere avversario. Al 77esimo però i padroni di casa affondano: una palla vagante in area trova la girata immediata di Mkhitaryan, ancora, ma la sfera va sul palo interno e trova la ribattuta di Lingard che a porta vuota fa 2-1; tuttavia l'inglese al momento della battuta dell'armeno si trovava in posizione di fuorigioco e dunque la sua marcatura non è valida.
Non passano neanche 60 secondi e Pogba da fuori dopo un appoggio conclude verso l'angolo alla destra di Randolph che riesce a salvarsi in calcio d'angolo. E' assedio dello United: altra chance al giro d'orologio numero 80', col cross perfetto di Rooney che sul secondo palo trova Ibrahimovic: lo svedese, al volo, tenta di piazzarla piano ed angolat(issim)a, ma trova ancora una volta una parata straordinaria a dire di no al vantaggio degli ospitanti. Doppietta sfiorata nuovamente per l'ex PSG che, lanciato all'uno-contro-uno, in palleggio manda al bar finalmente Randolph ma trova l'intervento strepitoso di Kouyaté che salva tutti. 87 sul cronometro e la chance per una volta ha le tinte ospiti: Antonio passa in percussione, entra in area, arriva sul fondo e crossa verso Fletcher che controlla, salta Rojo, ma defilato da distanza ravvicinata trova De Gea sulla sua strada. Termina così la gara: è 1-1 ad Old Trafford.