Dopo una gara brutta e senza emozioni, abbandona prematuramente l'Europa League il Nizza, sconfitto dallo Schalke 04 e dunque ultimo del proprio raggruppamento, a -4 dalla seconda piazza. Sotto a causa di Konoplyanka, i francesi non riescono a rimontare, subendo il definitivo 2-0 da parte di Aogo, su rigore. Nettamente superiori, comunque, i tedeschi.
Padroni di casa che, nonostante la qualificazione, scendono in campo adottando un coperto 5-3-2: davanti a Fahrmann, difesa composta dal trio Reither-Naldo-Kehrer sostenuto, in qualità di terzini, da Caiçara e Baba. Meyer il centrocampista centrale, con Stambouli ed Aogo a sostegno. Completano l'undici tedesco, Tekpetey e Konoplyanka. Sorprendente 3-5-2, invece, per gli ospiti, che piazzano Souquet, Dante e Bodmer davanti a Cardinale. Boscagli il mediano, protetto ai lati dalle mezzali Walter e Koziello. Sulle fasce, pronti a sostenere in manovra offensivo il tandem Donis-Belhanda, i fluidificanti Ricardo ed Estevao.
Gara subito molto aggressiva da parte del Nizza, che già al 7' potrebbe segnare con Donis, bravo a concludere da posizione defilata non trovando però lo specchio della porta. L'attaccante numero 22 risulta essere il migliore dei suoi, come conferma il potente tiro che si stampa malamente sulla traversa al minuto numero tredici. E' però un fuoco di paglia, da parte dei francesi, che nonostante il tanto impegno subiscono la beffarda rete dello Schalke, in vantaggio praticamente alla prima occasione. Autore del gol, al 14', Konoplyanka, che approfitta di un'indecisione di Cardianale al momento di trattenere la precedente conclusione di Meyer. La rete di casa ammazza mentalmente i nizzardi, consci dell'impossibilità della sconfitta e dunque abbattuti dopo un inizio spumeggiante ma, di fatto, inconcludente.
La disposizione tattica delle due formazioni, inoltre, non favorisce il gioco verticale, con tedeschi e francesi incapaci di tagliare in due le rispettive difese avversarie. Dopo una lunga fase di "paralisi", si mette in luce Walter, che al 34' conclude, però, poco fuori. E' di fatto l'ultima azione di prima frazione, con il primo tempo che ci chiude dopo solo un minuto aggiuntivo. Davvero poco da parte del Nizza nella prima metà di gara, nonostante l'obbligo dei tre punti per non compremettere in maniera decisiva la qualificazione. Unico, velleitario, squillo nel recupero, il tiro di Bodmer, che al 46' trova la deviazione di Stambouli pronto a ripartire e a far finire le ostilità sportive.
Secondo tempo che comincia sempre all'insegna della tranquillità e senza repentini capovolgimenti di fronte. Primo a mettersi in luce, il neo-entrato Reese, che al 54' non riesce a superare Cardinale dopo un ottimo passaggio di Caiçara, abilissimo a far involare il compagno praticamente a tu per tu con il portiere nizzardo. Come svegliato da una sorta di sortilegio, il Nizza comincia ad alzare il proprio baricentro dopo il grande spavento, non trovando però spiragli tra le maglie della difesa tedesca. E, se questo non bastasse, a partire dall'ora di gioco Weinzierl stravolge l'assetto dei suoi, abbassando ancor di più la squadra con l'ingresso di Bentaleb al posto dell'ucraino Konoplyanka. Al 73' è proprio il numero 10 di casa a mettersi in evidenza, con un'insidiosa conclusione messa in corner da Cardinale, deciso a farsi perdonare per l'erroraccio del primo tempo.
Due minuti dopo ci prova invece Plea, il cui destro da posizione laterale trova solo l'esterno della rete. Quando dunque la gara sembra essere indirizzata verso almeno l'1-1, l'episodio inaspettato: minuto numero ottanta, fallo di Souquet su Tekpetey e rigore fischiato senza indugi dal direttore di gara Aghayev. Sul dischetto va Aogo che, senza paura, marca il tabellino con il brivido. Cardinale, infatti, ci arriva ma non riesce a deviare fuori dalla porta. All'86' ci prova invece di testa Naldo, Cardinale respinge con i pugni. La reazione nizzarda tarda ad arrivare, con la gara che si conclude senza emozioni. Migliore in campo per i padroni di casa, Konoplyanka. Per gli ospiti in evidenza Cardinale.