Tegola in casa Arsenal: Hector Bellerìn sarà relegato in infermeria per almeno tre settimane, verosimilmente un mese, secondo quanto dichiarato da Arsene Wenger. L'alsaziano ha descritto l'infortunio nel North London Derby contro il Tottenham, in cui lo spagnolo è rimasto vittima di un forte tackle con Danny Rose negli ultimi dieci secondi di partita. Quello che sembrava solo un forte colpo destinato a riassorbirsi (tant'è che il laterale ha risposto alla convocazione della nazionale under-21) si è invece rivelato qualcosa di più di una semplice contusione. Lo staff medico dei Gunners non ha reso pubblica la diagnosi specifica, ma lo stop è oramai certo. I londinesi contano di riaverlo in campo a cavallo tra metà dicembre ed il boxing day.
Brutta tegola, dicevamo, soprattutto alla luce delle notizie dei giorni passati: fortissimo infatti l'ottimismo per il rinnovo del contratto dello stesso Bellerin e di Ozil. Sostanzialmente, secondo i media inglesi, manca solo l'ufficialità. Nonostante avesse ancora tre anni di contratto, sul gioiellino catalano si erano intensificate negli ultimi mesi le voci di possibile rientro in patria, in maglia Barcellona, e per questo Wenger ha messo le trattative per il rinnovo in cima alla lista delle priorità. L'agente Albert Botines è stato avvistato diverse volte a Londra per incontrare la dirigenza del club, e si è detto fiducioso sulla chiusura dell'accordo: “Hector è felice all'Arsenal. Si tratta del suo quarto contratto con questo team, e se non ci saranno colpi di scena firmerà”.
Bellerin è arrivato nell'Academy dell'Arsenal giovanissimo, ad appena 16 anni, dopo aver scalato tutte le categorie della Cantera del Barcellona. Due anni con l'equivalente della nostra Primavera, dopodiché il (breve) prestito al Watford e l'esplosione nella stagione 2014/15 in cui, complice l'infortunio di Mathieu Debuchy, il natìo di Badalona ha potuto dare sfoggio di tutte le sue qualità tecniche ed atletiche, fino a diventare uno dei punti saldi di Wenger, che mai ha rinunciato a lui nelle undici gare di Premier di questa stagione.
La Bellerin-revolution si basa su pochi semplici precetti: diagonali indiavolate, buona tenuta difensiva dell'uno contro uno, ma soprattutto una straordinaria capacità di ribaltare l'azione sfruttando la rapidità (velocità massima 36.4 km/h) in verticale per innescare il talento di chi sta davanti. Senza disdegnare inserimenti e sovrapposzioni. A soli ventun anni, lo spagnolo è riuscito nell'obiettivo di maturare nei movimenti quando la palla la hanno gli altri, anche se continua (e probabilmente continuerà sempre) a soffrire abbastanza il contatto fisico, soprattutto sui calci piazzati. Per il resto, la muscolatura quasi animale gli permette di sviluppare un atletismo decisamente fuori dal normale: l'arma segreta di Wenger, spesso, sono le sue puntate in attacco per allentare le maglie della difesa o provare il cross dall'ala -altra caratteristica che in casa Bellerin non manca- verso la punta di peso. Per non parlare dei break palla al piede: passato il primo pressing, la velocità nell'attraversare la metà campo è tale da rendere quasi ogni azione da lui condotta un contropiede in piena regola.
Insomma, ad Arsene Wenger, il (duro) compito di rimpiazzarlo, magari adattando modulo e tattiche alle diverse caratteristiche di Jenkinson e Debuchy, gli altri due terzini a roster.