Cinque partite, tutte con tre punti in palio, apparentemente tutte uguali, ma tale equazione non può mai essere verificata quando una di esse è il North London Derby. La domenica di Premier League prevede un calendario ricco sotto tutti gli aspetti possibili, dallo spettacolo all'equilibrio, dalla necessità di riscatto alla caccia delle conferme.

Si inizia però in grande stile, con the clash tra Arsenal Tottenham. La sede è l'Emirates Stadium, casa dei Gunners, squadra lanciatissima verso l'alto e imbattuta dalla prima giornata di campionato, coppe comprese. Non è tutto rose e fiori però per Wenger, poiché la situazione in infermeria preoccupa: l'unico quasi certamente recuperabile tra quelli in dubbio è Bellerin, e restano numerose incognite, a partire da Monreal e Gibbs sulla sinistra. Nel caso, sarebbe Jenkinson a finire dirottato sul lato opposto del campo, mentre in mezzo confermati Mustafi e Koscielny. In mediana c'è pessimismo riguardo alle condizioni di Cazorla, è dunque possibile che ci sia Elneny al fianco di Coquelin, anche se Xhaka, frenato dagli eccessi disciplinari, cerca una maglia. Ozil e Iwobi appaiono sicuri del posto sulla trequarti, da capire se con loro ci sarà Walcott (non al meglio), Chamberlain o Sanchez: quest'ultimo potrebbe partire dal primo minuto, con Giroud pronto a subentrare a gara in corso, insieme a Ramsey.

Pochettino versa in una situazione simile al collega, inoltre gli Spurs hanno bisogno di fare punti per non perdere contatto con le altre di testa, visto che la vittoria, tra Capital One Cup, Champions League e Premier, manca da ben 6 partite. Il tecnico ha annunciato la disponibilità di Kane, ma non dal primo minuto, resta dunque serrato il ballottaggio con Son, che sarebbe comunque titolare anche in caso di presenza dell'inglese, ma sulla corsia mancina. In mezzo al campo potrebbe inserirsi Winks, viste le assenze di Lamela, Sissoko e quella probabile di Dembelé. Hanno una maglia certa invece Alli, Eriksen e Wanyama. Difesa a quattro davanti a Lloris che sembra annunciata: Walker e Rose sulle corsie, Dier e Vertonghen in mezzo.

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Al termine del NLD, il cui fischio d'inizio è fissato alle 13.00, tocca al Liverpool, a braccetto con i Gunners in classifica a quota 23 e con l'obiettivo di effettuare il contro-sorpasso sul Chelsea di Conte, momentaneamente primo dopo il 5-0 di ieri sull'Everton. Ad Anfield arriva il Watford, e Klopp sembra avere tutte le intenzioni di confermare l'undici che tanto bene sta facendo nelle ultime uscite, ma con il dilemma in mediana tra Can e Wijnaldum: possibile che la scelta ricada sul tedesco, ma l'olandese offre un'alternativa più offensiva che stuzzica il tecnico, e non poco. Mazzarri deve invece risolvere qualche questione in difesa, dove mancherà Prodl: salgono le quotazioni l'utilizzo di Kabasele dal primo minuto, mentre Janmaat rientra sulla fascia destra del 3-5-2.

Contemporeneamente ai Reds in campo anche il Southampton, reduce dal 2-1 sull'Inter di giovedì. Turnover che pare annunciato quello di Puel sul campo dell'Hull City: Boufal prenderà il posto di Redmond nel tridente, mentre in mediana Clasie e Davies affiancheranno Romeu. Sei sconfitte consecutive invece per le Tigers, alla ricerca di nuova linfa, le quali affronteranno la sfida con il 3-5-2 e la coppia Keane-Hernandez davanti, viste le assenze di Diomandé e Snodgrass, anche se per quest'ultimo esiste una speranza di recupero.

Fonte immagine: This Is Anfield

In cerca di riscatto ci va anche il Manchester United, alle 16.00 sul campo dell'abbordabile Swansea. Sembra però tutto difficile al momento per i Red Devils, tanto che la statistica delle ultime sette gare in assoluto parla di due sole vittorie, tre pareggi e due sconfitte. L'ottavo posto deve essere presto cancellato da Mourinho, il quale si affiderà ancora a Ibrahimovic, lasciando Rooney in panchina e lanciando Lingard e Rashford sugli esterni. Forti dubbi su Pogba e Smalling, entrambi acciaccati. 4-2-3-1 anche per i gallesi di Bradley, con le conferme di Mawson in difesa e Llorente davanti.

Il programma verrà chiuso alle 17.30 dai campioni in carica del Leicester City, impegnati in casa contro il West Bromwich. Ranieri non avrà Schmeichel per qualche settimana, mentre Slimani appare in fase di recupero ma non dovrebbe partire titolare. Spazio per Musa sull'esterno mancino, ballottaggio King-Amartey in mezzo. Gli ospiti non potranno invece contare su McClean, Berahino, Olsson e soprattutto Chadli: Pulis pensa a rendere la mediana più folta, inserendo Morrison nel 4-5-1 di partenza, che prevede Rondon come unica punta.