L'Everton torna alla vittoria dopo quattro partite di digiuno, e lo fa in grande stile: in uno dei due posticipi domenicali della decima giornata di Premier League, i Toffees raccolgono tre punti pesanti a Goodison Park contro il West Ham, in una gara divertente, terminata 2-0 per effetto delle reti di Lukaku e Barkley, arrivate entrambe nella ripresa, dopo un primo tempo equilibrato. Padroni di casa che si dimostrano competitivi e completi, mentre per gli ospiti riemergono vecchi fantasmi che si pensava fossero stati scacciati nelle ultime partite.
Oltre al lungodegente Besic, Koeman non può contare nemmeno su McCarthy e Baines: sulla corsia sinistra di difesa va ancora Oviedo, mentre in mezzo Gueye e Barry offrono copertura ai tre fantasisti Bolasie, Barkley e Mirallas. Bilic risponde confermando il 3-4-2-1 con Antonio unica punta, supportato da Lanzini e Payet: Zaza retrocede così in panchina, mentre a destra a centrocampo gioca il giovane svizzero Edimilson Fernandes. In mezzo, spazio per Obiang. Assenti i soliti noti, da Tore a Byram, passando per Carroll, Masuaku e Sakho.
Le compagini si affrontano immediatamente a viso aperto, rispondendo alla propria vocazione offensiva. Inizia meglio il West Ham, pericoloso soprattutto con i due trequartisti e gli inserimenti dei mediani: Joel Robles - sostituto di Stekelenburg, che non è al meglio - deve rispondere in un paio di circostanze, specialmente su Payet. Al quarto d'ora arriva a concludere anche l'Everton, con un mancino a giro di Barry che sorvola di pochissimo la traversa. L'episodio tende a girare l'inerzia della gara, tanto che al 26' Adrian deve superarsi per parare con la mano di richiamo la conclusione a botta sicura in piena area di Barkley. Nonostante il brivido, gli Irons non si scompogono e mostrano un'ottima attitudine, mancata nelle prime giornate, accettando la sofferenza e continuando a proporsi in avanti, nonostante la partita scenda leggermente di intensità. Ultima fiammata di Payet nel recupero, dribbling in area e conclusione respinta, mentre per l'Everton è Bolasie a regalare un paio di sprint, compreso un tiro-cross sul quale Adrian deve intervenire, mostrando reattività.
Il portiere spagnolo non può però nulla al 50', sul colpo di testa ravvicinato di Lukaku, ispirato uno splendido assist di Bolasie: il congolese è lesto nell'anticipare Reid su una corta respinta proprio di Adrian, messo in difficoltà dal mancino di Coleman. Questa volta il West Ham subisce il colpo, tanto che Barkley sfiora il raddoppio con un bel destro da fuori; Bilic si gioca così la carta Ayew, retrocedendo Antonio e passando a quattro dietro. Con il nuovo assetto, i londinesi guadagnano pericolosità e tornano a creare occasioni: una follia di Williams regala proprio ad Antonio il tu-per-tu con Robles, ma la conclusione finisce addosso a Robles; il duello si ripropone due minuti dopo, quando il destro da fuori dell'inglese, deviato, vola di poco a lato del palo. In campo entra anche Zaza, ma sono i Toffees a trovare la via della rete al 76': Barkley recupera palla su Lanzini a centrocampo, apre a destra per la fuga di Lukaku, sul cui cross arriva proprio il numero otto, pulito nella chiusura in rete con il sinistro di controbalzo in piena area.
Il gol del 2-0 sancisce di fatto la fine della partita del West Ham, è ancora l'Everton con il solito Lukaku a sfiorare anche il terzo gol - conclusione potente ma centrale in transizione, come poco dopo il destro di Cleverley - ma il punteggio non cambia più fino al triplice fischio finale di Taylor. Koeman e i suoi volano al sesto posto solitario, staccando di tre punti lo United, mentre i londinesi restano fermi a quota 10 e riscoprono la sconfitta dopo tre risultati utili.