Una vittoria schiacciante, che definire straripante è poco, quella del Chelsea di Antonio Conte sul Manchester United di uno spento Josè Mourinho, che porta i Blues al quarto posto, ma soltanto perchè ci sono tre squadre prime in classifica. Il risultato finale parla per sè: 4-0 il totale, 2 reti per tempo e si è capito dopo pochissimo come sarebbe andata: il tempo che una distrazione di De Gea concedesse a Pedro di sbloccarla dopo 29,6 secondi. Da lì in poi è stato facile: niente di concreto i tentativi dei Devils, e allora Cahill, Hazard e Kanté hanno dilagato e concretizzato questo finale che pesa tantissimo. Così Mourinho si ritrova settimo in classifica e Conte torna a crederci. Di seguito il racconto del match.

La formazione iniziale dei Blues scelta da Conte vede un 3-4-3 come modulo. In porta c'è Courtois. Trio difensivo composto da Cahill, David Luiz e Azpilicueta. A centrocampo larghi vengono scelti Moses e Marcos Alonso, mentre in mezzo un duo di quantità con Kanté al fianco di Matic. Pedro e Hazard compongono il trio insieme all'attuale capocannoniere del campionato, Diego Costa. La risposta dei Devils, invece, vede la formazione di Mourinho il quale non si smuove dal 4-2-3-1 classico. In porta confermatissimo De Gea. Valencia e Blind si muovono da terzini, mentre Bailly e Smalling sono scelti come centrali. Fellaini e Pogba la coppia in mediana; dietro all'unica punta, Ibrahimovic, ci sono Lingard, Ander Herrera e Rashford.

Pronti-via vantaggio del Chelsea: lancio lungo di Marcos Alonso che si accorge di una posizione fuori dai pali estremamente distratta di De Gea e un altro spagnolo, Pedro, controlla e segna praticamente a porta vuota il più facile dei gol. Episodio favorevole che rischia di essere immediatamente annullato quando è in corso il giro d'orologio numero 8: cross di Valencia dopo uno scatto impressionante che trova l'incornata di Ibrahimovic in area piccola che però non è decisiva, sfera alta. Botta-risposta che va avanti poco più di 600 secondi dopo: cross da corner e taglia sul primo palo Hazard colpisce di testa, colpendo paradossalmente troppo bene con un tiro troppo dritto, che va largo. E' davvero una giornata no per gli ospiti in fase difensiva, con un cross da corner al minuto 21 che trova prima una deviazione voluta e sbagliata di Valencia e poi la girata di uno smarcato Cahill al centro dell'area, che la piazza all'incrocio più lontano complice una rimbalzo su Blind quando comunque la sfera aveva già superato De Gea. La gara procede su ritmi alti, con le occasioni che fioccano da una parte e dall'altra: la prima per i padroni di casa (26esimo, liscio di Diego Costa a due passi dalla porta su cross basso e potente di Hazard), la seconda per gli ospiti (2 giri d'orologio più tardi, tiro di Herrera da fuori con respinta di Courtois costretto ad un altro intervento dalla ribattuta di Lingard che era defilato sulla destra). L'unico altro assist degno di nota sarà per Rashford in pieno recupero, ma la conclusione dell'inglese chiuderà in maniera indegna il primo tempo: schiacciata bene sul terreno, ma larga e lenta. Si chiudono così i 45', il parziale è di 2-0.

Un altro inizio grandioso degli ospitanti nella ripresa: il tris arriva al 48', ma Diego Costa al momento della conclusione di Kanté si trovava in fuorigioco. Al settimo del secondo tempo altra brutta notizia per i Devils che si trovano senza Bailly, che esce per infortunio, lasciando spazio a Rojo. Non cambierà nulla questo ingresso nell'ergonomia della gara che viene di fatto chiusa poco oltre l'ora di gioco: Matic trova Hazard che guarda l'angolino alla sinistra di De Gea ed infila proprio lì il pallone dopo essere rientrato con il più classico dei dribbling sul proprio piede preferito. Non è finita: ne hanno ancora i padroni di casa che trovano a 20 dalla fine della mattanza l'inserimento spacca-United di Kanté tutto palla al piede per 30 metri sul centro-destra: lanciato all'1-contro-1 guarda la porta, il francese ha tutto il tempo di prendere la mira e non lascia scampo al portiere avversario. Ormai è crollata la squadra ospite che ci prova solo con qualche strappo di Pogba o Ibrahimovic, senza successo, e anzi rischiando di subire per la quinta volta con una fuga sul centro-sinistra di Diego Costa che col sinistro tira ma viene fermato con discreta facilità dal suo connazionale De Gea, che ogni tanto, sì, ha anche visto la palla prima che questa toccasse la rete. Si fa vedere Ibra di nuovo a 9' dal termine: controllo e girata in semirovesciata dal limite, rasoterra e centrale, ma che comunque impegna Courtois in calcio d'angolo. Questo l'ultimo episodio che vi raccontiamo: nient'altro a Stamford Bridge, vince 4-0 il Chelsea.