HULL CITY - STOKE CITY 0-2
26' e 50' Shaqiri
Hull City (4-1-4-1) - Marshall; Elmohamady, Davies, Dawson, Meyler (55' Hernandez); Huddlestone (68' Maguire); Snodgrass, Livermore, Mason, Clucas; Keane (68' Diomandé). All. Phelan
Stoke City (4-2-3-1) - Grant; Bardsley, Shawcross, Martins Indi, Pieters; Whelan, Cameron; Shaqiri, Allen, Arnautovic; Bony (72' Diouf). All. Hughes
Va tutto bene a Mark Hughes e al suo Stoke City, finalmente vincente e convincente, anche se sul campo dell'Hull potrebbe apparire più facile. Sono due magie di Shaqiri a fissare il risultato finale sullo 0-2 e far risollevare i biancorossi. I padroni di casa arrivano in emergenza massima sulle corsie, dove si adegua Meyler, e lanciano Keane in attacco dal primo minuto. Potters invece senza Bojan, lasciato in panchina per scelta tecnica: gioca Allen sulla trequarti.
La gara vive di pochi momenti di calcio e tanta lotta in mezzo al campo, con lo Stoke ad imporre la qualità e l'Hull i muscoli, con alcune fiammate derivanti dagli esterni avanzati. Quella che apre le danze proviene per la precisione dalla destra, da un mancino quale Xherdan Shaqiri: la sua botta da oltre venti metri sul primo palo è strabiliante e al 26' regala il punto del vantaggio allo Stoke. Anche nella ripresa cambia poco, è sempre lo svizzero a punire le Tigers, con una splendida punizione che blinda il punteggio. Allen poi rischia di incrementarlo, ma il suo tentativo vien murato da Marshall. Termina 0-2.
BURNLEY - EVERTON 2-1
39' Vokes, 58' Bolasie, 90' Arfield
Burnley (4-5-1) - Heaton; Lowton, Keane, Mee, Ward (84' Flanagan); Gudmundsson, Arfield, Marney, Hendrick, Kightly (74' Tarkowski); Vokes (90' Bamford). All. Dyche
Everton (4-2-3-1) - Stekelenburg; Coleman, Williams, Jagielka (90+1' Valencia), Oviedo; Gueye (85' Cleverley), Barry; Mirallas (76' Deulofeu), Barkley, Bolasie; Lukaku. All. Koeman
Il Burnley fa il colpaccio e miete un'altra vittima al Turf Moor: è l'Everton a crollare nei minuti finali, quando la gara sembrava indirizzata verso il pareggio. Il 2-1 rappresenta un cattivo passo falso per i blu del Merseyside. Padroni di casa senza due perni quali Defour in mezzo e Gray, ancora alle prese con la squalifica, in attacco. Koeman risponde togliendo un mediano e inserendo un trequartista nell'undici tipo.
Primo tempo intenso, controllato dai Toffees ma giocato anche dal Burnley, sfruttando la compattezza in mediana, nonostante un brivido immediato provocato da Mirallas. Gara anche nervosa, ricca di cartellini. A sbloccarla ci pensano però i Clarets, grazie a un break di Arfield e una papera di Stekelenburg, il quale spinge debolmente alla sinistra una palla filtrante lenta tentata proprio dal centrocampista avversario: la sfera arriva proprio nella zona di Vokes, il cui tap-in è elementare e vale l'1-0, provocando la rabbia di Koeman, sia per le occasioni non sfruttate che per la serie di errori difensivi sull'azione del gol.
Lo spartito resta simile anche nella ripresa, è sempre l'Everton a mantenere il comando delle operazioni, aggiungendovi però il gol del pareggio, grazie a un Lukaku decisamente più pericoloso: è però Bolasie a scrivere 1-1 a tabellone con il destro da dentro l'area, ispirato comunque dal compagno belga. Gara viva, decisa però nel finale da un episodio che sorride al Burnley: dopo una traversa abbastanza clamorosa di Gudmundsson, Arfield realizza il più semplice dei tap-in allo scadere dei regolamentari.
LEICESTER - CRYSTAL PALACE 1-0
42' Musa, 63' Okazaki, 80' Fuchs, 85' Cabaye
Leicester (4-4-2) - Schmeichel; Simpson, Morgan, Huth, Fuchs; Mahrez, Drinkwater, King (87' Amartey), Musa (81' Gray); Okazaki, Slimani (75' Vardy). All. Ranieri
Crystal Palace (4-2-3-1) - Mandanda; Ward, Tomkins, Delaney, Kelly (77' Fryers); McArthur, Ledley (72' Lee); Zaha, Cabaye, Townsend (72' Campbell); Benteke. All. Pardew
Dopo quattro giornate senza vittorie, il Leicester torna a raccogliere tre punti, disputando un'ottima gara e battendo meritatamente per 3-1 il Crystal Palace tra le mura amiche. Le Foxes si presentano senza Vardy, lasciato in panchina, ma con Musa sulla fascia al posto di Albrighton. Poche sorprese per i londinesi, con Benteke ancora unica punta e Cabaye trequartista.
Tanto equilibrio tra le due squadre sul rettangolo di gioco, dopo un timido inizio prende fiducia il Crystal Palace, più volte alla conclusione ma in poche davvero vicino al gol. Il passare dei minuti premia sempre di più la proposta offensiva di un Leicester aggressivo e impreciso, ma che passa al 42': Slimani di punta allunga per Musa un pallone vagante, il nigeriano non ci pensa due volte e scarica il destro con buona precisione alle spalle di Mandanda. Nella ripresa poi i ragazzi di Ranieri dilagano e controllano in scioltezza: apre le danze Okazaki, lesto nell'appoggiare una palla vagante, poi raddoppia Fuchs con un preciso mancino in diagonale da fuori area. Un buon inserimento di Cabaye accorcia le distanze ma non cambia la sostanza, Palace da rivedere.
WEST HAM - SUNDERLAND 1-0
90+4' Reid
West Ham (3-4-2-1) - Adrian; Reid, Kouyaté, Ogbonna; Antonio (63' Feghouli), Noble, Obiang, Fernandes; Lanzini (85' Fletcher), Payet; Zaza (69' Calleri). All. Bilic
Sunderland (4-3-3) - Pickford; Manquillo, Koné, O'Shea, van Aanholt; Rodwell, Ndong, Pienaar (80' McNair); Watmore (76' Gooch), Defoe, Khazri (86' Jones). All. Moyes
La possibile gara della svolta per il West Ham potrebbe essere finalmente arrivata, grazie alla vittoria per 1-0 in pieno recupero in casa contro il Sunderland. Bilic si gioca la salvezza sulla panchina con il 3-4-2-1, con il giovane Fernandes titolare sulla corsia sinistra, mentre Moyes azzarda il classico 4-3-3 e modificando un po' la difesa.
Il primo tempo è ben giocato dai padroni di casa, con il solito Payet a zonzo per il campo a mietere vittime, e rappresentando un pericolo costante e concreto. Sono soprattutto due le enormi occasioni che il francese si crea calciando da fuori, una si schianta sul palo e l'altra viene parata da Pickford. Nella ripresa si vede anche il Sunderland con il solito Defoe, ma la scena nel finale se la prende tutta Reid: al quarto minuto di recupero controlla al limite, se la sposta sul sinistro eludendo un paio di avversari e calcia rasoterra, Pickford non può vederla partire e si trova beffato. e gli Hammers respirano.