5 maggio 1990, la data degli ultimi festeggiamenti dei tifosi del Liverpool per la vittoria del campionato. La massima serie si chiamava ancora First Division, l’allenatore era Kenny Dalglish e i bomber della squadra erano John Barnes e Ian Rush.

Da quella stagione ai Reds è sempre sfuggito il titolo nazionale. Si sono susseguiti diversi allenatori, diversi giocatori, ma quell’agognato primo posto non è più arrivato. Certo, sono arrivate 3 coppe d’Inghilterra, 4 coppe di Lega, 2 Community Shield, 2 Supercoppe europee, 1 Coppa UEFA e soprattutto la Champions’ League nel 2005, quella della pazzesca rimonta sul Milan ad Istanbul.

La stagione 2013-14 sembrava fosse quella buona, quella del ritorno al successo. Alla 36esima giornata ad Anfield arriva il Chelsea di Mourinho che sembra ormai fuori dai giochi, mentre il Liverpool è lanciatissimo, questo match è l’ultimo ostacolo verso il titolo. All’ultimo minuto del primo tempo Steven Gerrard, proprio lui, il capitano, scivola sulla sua trequarti difensiva e spalanca la strada a Demba Ba, che batte Mignolet. Il secondo tempo è un assedio Reds ma la porta del Chelsea pare stregata e nel recupero del secondo tempo, in contropiede, Willian segna il definitivo 0-2 che sbarra la strada agli uomini di Brendan Rodgers.

Brendan Rodgers e Steven Gerrard | Fonte immagine: Eurosport

L’anno successivo la squadra inizia male ed il tecnico nordirlandese viene esonerato, sostituito da Jurgen Klopp. In campionato l’allenatore tedesco fatica ad applicare il suo calcio alla Premier League, ma in Europa League la musica è diversa: raggiunge la finale, prima volta dal 2007 che il Liverpool si qualifica in all’atto conclusivo in una competizione europea, dopo aver eliminato il suo Borussia Dortmund con una rimonta incredibile nei quarti di finale. È però il Siviglia ad imporsi Basilea per 3-1.

La stagione in corso è cominciata molto bene per i Reds, che hanno conquistato 16 punti in 7 partite, a meno 2 dalla capolista Manchester City. Detiene il miglior attacco del torneo con 18 goal al pari degli uomini di Guardiola. È la squadra che ha calciato di più verso la porta avversaria, 135 volte, e la prima per tiri nello specchio, 49. È anche la squadra con la percentuale di realizzazione più alta, dietro solo all’Arsenal. Il gioco di Klopp prevede possesso ragionato e giro palla veloce ed in Premier solo il solito City del cultore del Tiki-Taka Guardiola fa meglio in questa classifica: 62.9% a partita contro il 61.3%. Per quanto riguarda il numero di passaggi i Reds sono primi, con oltre 4200 passaggi, e Jordan Henderson è il primo nel campionato per passaggi completati.

Dal punto di vista tattico, gli acquisti di Sadio Manè e Georginio Wijnaldum si stanno rivelando fondamentali: il primo, acquistato dal Southampton per 40 milioni di euro, fa da raccordo tra centrocampo e attacco facendosi sentire in zona goal, 3 reti e 1 assist in 6 presenze, mentre il secondo, pagato 30 milioni al Newcastle, viene schierato come mezzala sinistra, facendosi notare sia dal punto di vista quantitativo, sia da quello qualitativo, visto che ha realizzato 2 assist per i compagni. In attacco poi il tecnico tedesco può scegliere tra Sturridge e Firmino, entrambi adattabili sia al centro dell’attacco che esterni, mentre Philippe Coutinho sembra aver raggiunto la definitiva maturità.

Fonte immagine: This is Anfield

È però in difesa che Klopp sta compiendo un capolavoro, adattando Milner al ruolo di terzino sinistro. L’ex Man City, alla seconda stagione in rosso, è fondamentale negli schemi di quest’anno. La scorsa annata è stata negativa per l’inglese, spesso contestato dai tifosi; ma in questo campionato è sempre stato schierato titolare nella sua nuova posizione, ad eccezione della prima sfida che ha saltato per infortunio, segnando già 4 reti, seppur tutte su calcio di rigore, ed ha fornito un assist vincente.

Dal punto di vista di tutta la fase difensiva però c’è qualcosa da rivedere. Infatti il Liverpool ha sempre subito goal in campionato e la coppia Lovren-Matip non sembra affidabilissima. Il croato non ha ancora convinto da quando è approdato ad Anfield, mentre il camerunense, trasferitosi a parametro zero in estate dallo Schalke 04, deve ancora adattarsi ai ritmi inglesi. Da ultimo, Klopp sembra non aver ancora deciso a chi affidare il ruolo di portiere titolare: Mignolet ha giocato le prime 5 partite subendo 8 goal, Karius invece, arrivato dal Mainz per 6 milioni in estate, è stato schierato nelle ultime due uscite, entrambe vincenti ma subendo goal anche lui in entrambe le gare.

Se il manager tedesco riuscirà ad attuare gli accorgimenti in zona difensiva, contando anche sul fatto che il Liverpool non partecipa alle coppe europee, questo potrebbe essere davvero l’anno giusto per tornare al successo, 27 anni dopo l’ultima volta.