Delirio Spurs a White Hart Lane: il Tottenham mette intensità e pressing per ogni singolo minuto della partita contro il Manchester City, incartando la squadra di Guardiola e battendola con un perentorio 2-0, un risultato quasi riduttivo rispetto alla differenza di occasioni e di gioco creato. A firmare la vittoria sono Kolarov (nella porta sbagliata) e Alli, da segnalare anche un rigore fallito da Lamela. Per i Citizens piani da rivedere: prima sconfitta in Premier League.
Gli ospiti si presentano con meno qualità e più muscoli, con Fernando in mezzo al campo insieme a Fernandinho e Silva. Navas va largo a destra, panchina per Gundogan, assenti De Bruyne e Nolito. Rispondono i padroni di casa con un Eriksen più basso e Alli trequartista dietro all'unico riferimento Son; panchina per Janssen, Lamela e Sissoko occupano le corsie.
Il Tottenham entra in campo con ottima aggressività, corre un rischio con un affondo a destra di Navas il cui cross vien lisciato da Silva sotto porta, ma poi sblocca con l'aiuto di Kolarov: un traversone dalla sinistra di Rose viene svirgolato e depositato nella propria porta dal serbo al 9', regalando il vantaggio ai padroni di casa. 1-0 comunque legittimato dall'intensità e dalla mole di occasioni creata, tanto che Bravo deve superarsi un paio di volte su un Son strabiliante, everywhere-man nell'attacco che manda continuamente in crisi la difesa Citizen. La reazione dei ragazzi di Guardiola è affidata ad Aguero, un destro da fuori che sfiora solo il palo.
Ritmo infernale impresso dagli Spurs che provoca appannamento nella testa degli ospiti, i quali non riescono a fraseggiare, complice anche l'assenza della qualità di De Bruyne e Gundogan in mezzo. Pericoli anche dai piazzati, uno per parte, ma Aguero e Eriksen sono entrambi imprecisi, anche se di poco. Chirurgico è invece Dele Alli, già pericolosissimo in precedenza, ispirato dal solito Son al 37': l'inglese taglia e col destro in piena area gela Bravo per firmare il meritato raddoppio.
Dopo aver iniziato nuovamente in apnea e vedendo due pericolose conclusioni da fuori terminare larghe, il City prende coraggio e al 50' va vicinissimo al gol con una botta di Aguero in area, deviata un po' goffamente sul palo da Lloris, in maniera comunque efficace. Guardiola si gioca anche la carta Gundogan, ma la frittata rischia di completarsi dopo l'ora di gioco: Alli si imbuca in area, gli franano addosso in tre e Marriner indica inevitabilmente il dischetto. Lamela però non è cinico, incrocia a mezza altezza permettendo a Bravo di parare con un buon tuffo.
Dopo il rigore, gli Spurs perdono dinamismo e Pochettino si copre inserendo Dier al posto di un acciaccato Sissoko; il City spinge anche con un Iheanacho in più, proprio il nigeriano ha sul mancino il pallone per accorciare le distanze, ma Lloris allunga il piede. Il francese è provvidenziale anche a dieci dal termine nel mettere in angolo un destro di Aguero deviato da Walker. L'ultimo assedio, con anche Sané inserito a speranze ormai sfumate, porta poco o nulla. Il Tottenham vince e mantiene l'imbattibilità, mentre Guardiola assapora il gusto amaro della sconfitta, la prima da quando è in terra britannica.